L'incidente

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La luce del sole attraversava le tende e illuminava la stanza. Senza nessun indugio mi alzai e andai verso l'armadio. Sembravo uno zombie uscito da un film horror ma non ci feci molto caso.
Presi un vestito violetto con delle stelline bianche, senza spalline, mi arrivava fino a metà coscia. Stretto nella parte superiore e largo nella parte inferiore. Scelsi infine un paio di sandali bassi dello stesso colore del vestito. Mi sciolsi i capelli e me li pettinai. Scesi giù e mia mamma mi disse:"Buon giorno tesoro, ascolta io devo partire per lavoro".Io con aria piena di tristezza risposi:"E quanto starai via?Mi mancherai mamma!!".Ero molto legata a lei, nonostante l'apparenza provavo un bene profondo e mi dispiaceva che mi lasciasse sola. Lei mi diede un bacio in fronte e continuò:"Anche tu figlia mia. È solo per qualche mese". Io ero abbattuta, quando diceva 'qualche mese' significava tanto. Il suo lavoro era molto difficile doveva viaggiare per il mondo e ormai ero abituata a tutto questo,mi mancava terribilmente. Io:"Capisco, ti voglio bene mamma". Le feci un sorriso. In fin dei conti lo faceva per me. Lei:"Anche io, tantissimo".
Decisi di accompagnarla all'aeroporto di Melbourne (Australia). Era diretta a New York!!.
Prenotammo un taxi e l'aiutai con i bagagli. Arrivammo a destinazione, fece il check in e al momento del suo volo l'abbracciai forte lei ricambiò e ci salutammo. Quando era sopra le scale mobili gli urlai:"Torna presto". Lei mi sorrise e rispose:"Non preoccuparti, ciao tesoro, ti voglio tanto bene, fai la brava...ti chiamerò!!".Io tra le lacrime annui rispondendo:"Anche io".
Dopo che prese l'aereo, tornai a casa. La scuola l'avevo saltata e ci sarei andata domani.
Stavo andando in salotto quando all'improvviso sento squillare il cellulare. Lo presi. Il display indicava 'Ellie' risposi. Preoccupata, piangendo mi disse:"Ciao Sydney, devo dirti una cosa". Io:"Dimmi tutto". Ellie:"Ryan, non si trova più".Io impallidì alla sua risposta e piansi a dirotto.Quasi in un sussurro gli dissi:"Cosa?". Ellie:"Dopo scuola, io sono uscita per fare una passeggiata e ho visto una folla sulla spiaggia. Mi sono avvicinata e per mia fortuna ho incontrato Jax. A quanto pare Ryan stava facendo surf, ma un onda l'ha travolto e non si trova.....Si sospetta che sia annegato". Il cellulare mi cadde dalle mani e corsi spalancando la porta in tutta fretta con le lacrime agli occhi. Vidi una calca di gente,i nascosi tra gli scogli e mi tuffai. 'Non posso perderlo io.....lo amo' pensai.
Continuando a nuotare vidi da lontano Ryan, stava perdendo ossigeno. Mi avvicinai a lui allarmata e senza pensarci troppo lo portai in superficie, sopra uno scoglio. Avevo paura, e l'ansia non smetteva di crescere.
Diminuì vedendolo svegliarsi, aprire gli occhi di quel blu che mi innamorai la prima volta che l'incrociai. Tossendo pesantemente buttò tutta l'acqua accumulata dall'inghiottimento e mi guardò, prese conoscenza.
Toccandosi la testa e appoggiandosi ad un gomito mi disse:"Mi hai salvato". Io timidamente:"Si". Lui:"Ti ringrazio infinitamente, ma tu chi sei?Continuo a cercarti ma non trovo alcuna risposta". Io sorridendogli risposi:"Non smettere di cercarmi". Lui:"Non lo farò".
Vedendo arrivare la moltitudine di gente compresi Ellie e Jax mi nascosi nell'acqua e me ne andai.
Nuotando in fretta arrivai velocemente alla spiaggia, mi asciugai e corsi verso il pontile trovando tutta la gente appiccicata la scansai dando spallate, fino a quando non lo vidi rialzarsi con la sua tuta da surfista.
Si avvicinò sorridendomi, io lo abbacciai di colpo con le lacrime ancora che scendevano dicendogli:"Come stai? Mi sono preoccupata tantissimo...e". Lui:"E..". Io:"Mi sei mancato".
Lui baciandomi i capelli rispose:"Anche tu, non preoccuparti sto bene". Mi sciolsi in quel abbraccio infinito, io lo amavo, lui no ma.....sentivo che era qui....con me....al sicuro.
Dopo poco lo portarono all'ospedale per fare gli accertamenti, fino a quando non rimanemmo nella stanza seduti sul lettino io e Ryan.
Ryan mi chiese:"Mi ha salvata lei, la sirena". Io con aria premurosa risposi:"Davvero?? Sono contenta..... avevo paura".
Lui con sguardo malizioso disse:"Di cosa?" Io sospirai:"Avevo paura di perderti". Lui mi sorrise e mi prese una mano:"Tranquilla, approposito dove sei finita ieri?"
Ah sapevo che avrebbe fatto questa domanda.Io:"Beh, sono andata a casa era davvero tardi".
Mi torturavo le dita non sapendo cosa dire.
Mi salvò la porta che improvvisamente si sentì bussare. Si aprì e c'erano Ellie e Jax, che sollievo.
Ci corsero incontro e Jax disse:"Come stai?? Ci hai fatto prendere uno spavento". Ellie annui confermando il tutto.
Ryan:"Sì tutto bene non dovete preoccuparvi". Parla facile.
Io mi alzai, salutai Ellie con un un abbraccio che ricambiò,Jax con un cenno del capo e Ryan mi tirò a se stringendomi e mi sussurrò:"Devi già andare via?". Annui e tutti mi salutarono sorridendomi all'unisono.
E uscì da quella stanza.
*****angolo autrice*****
We belle gioie come state???
Spero bene.
Per farmi perdonare della lunga attesa ho fatto questo capitolo spero vi piaccia!!!!
Ringrazio di cuore per chi mi segue, per i like,commenti e visualizzazioni.....insomma tutto!!!!!
Vi voglio tantissimo bene
Baci e abbracci mega galattici:-):-):-):-):-D:-D;-);-);-);-);-)♡♥♡♥
Lucia-pink-love

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