Le 11 regole di Raymond Carver per scrivere un buon racconto

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Vi voglio segnalare un libro che secondo me è molto interessante e che potrebbe essere anche utile per chi si volesse cimentare (o cementare) nell'arte della scrittura! Il testo in questione è "Il mestiere di scrivere" di Raymond Carver. Non si tratta di un manuale di scrittura, ma di una raccolta di considerazioni sulla scrittura.  

Voglio cominciare dalla prefazione di Marcello Fois perché ci sono alcuni passaggi sui quali riflettere. Lui dice che "uno scrittore è tale solo quando dimostra una qualche capacità di analizzare i motivi che lo hanno spinto a scrivere". Poi dice che "occorre saper descrivere l'istante di rottura, lo straordinario, ma non è possibile ottenere ciò se non si sa descrivere, pensare, l'ordinario". Ancora: "Kafka, il genio russo delle scene a tavola gli aveva insegnato quella che lui si spiega come teoria delle omissioni nell'esercizio della tensione"; vale ciò che si racconta, ma anche ciò che non si racconta affatto. Infine: "la semplicità in letteratura è complicatissima da raggiungere, mentre non c'è niente di più semplice che scrivere complicato".

Una sintesi perfetta del pensiero di Raymond Carver, uno scrittore statunitense che si è contraddistinto per i suoi racconti da molti definiti minimalisti. In realtà, leggendo i suoi saggi e le sbobinature delle sue lezioni, Carter non era un minimalista, ma un attento artigiano della parola.

Ne "Il mestiere di scrivere" ho intravisto 11 ingredienti che Raymond Carver ha reputato importanti da insegnare ai suoi allievi dei corsi di scrittura creativa:

-l'importanza di ricercare e utilizzare la parola giusta

-l'importanza di non appesantire i testi con informazioni delle quali il lettore potrebbe fare a meno

-l'importanza di creare un crescendo di tensione nei racconti

-l'importanza di scrivere quotidianamente

-l'importanza di lasciarsi trasportare dalla storia senza correre il rischio di rimanere incatenati in schemi che abbiamo immaginato; dobbiamo essere flessibili

-l'importanza di trovare un nostro modo di scrivere, processo che passa anche dall'imitazione dei grandi scrittori che leggiamo

-l'importanza di comprendere i limiti che abbiamo davanti: se non abbiamo tempo difficilmente potremo scrivere un romanzo; forse dovremo scrivere dei racconti

-l'importanza di confrontarsi con il mondo che ci circonda intravedendo sfumature che vorremo raccontare

-l'importanza di allenare il nostro punto di vista

-l'importanza di scrivere con umiltà, in modo semplice e per tutti quanti

-l'importanza di rileggere o riscrivere un testo, Carver metteva mano ai suoi racconti decine e decine di volte

Tendenzialmente io mi porterò appresso tre appunti. Il primo riguarda i tempi dello scrittore perché Carver racconta che la vita lo indusse a scrivere racconti e non romanzi in quanto giovane padre di famiglia non riusciva a trovare il tempo per scrivere una storia lunga e complessa; molto meglio un racconto breve da scrivere in poche ore o pochi giorni. Il secondo è l'importanza della scrittura asciutta, semplice e per tutti, dobbiamo cercare di spazzare via quella tendenza a scrivere per pochi imparando a utilizzare una penna adatta ai molti. Il terzo e ultimo appunto è la rilettura, la revisione e la riscrittura aspetti che troppo spesso (colpa anche della frenesia dei giorni nostri) vengono dimenticati.


da tempestadicervelli.com

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