Scrivere una scena erotica, 1

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Premetto che a me non piace leggere storie d'amore ed erotiche. E neanche scriverle, chiaramente, anche se per sfida ho partecipato alla selezione dell'antologia 365 storie d'amore, vincendola. Ma fu una sfida.

Nelle mie letture mi è capitato di leggere due scene erotiche in romanzi di tutt'altro genere e prese da due autori differenti ma che, secondo me, in qualcosa si somigliano: sono due voci diverse nel panorama letterario. Si tratta dello scrittore italiano Guido Morselli e dell'americano Cormac McCarthy.


Divertimento 1889 di Guido Morselli

Scomparve il personale, rimasero soli. Per quanto lusingato dall'epilogo probabile, lo sentiva avvicinarsi con apprensione, relativa agli strapazzi della giornata. Poi si comportò con onore (senza rendersi conto di chi dei due avesse preso l'iniziativa; la signora fu liberalmente disinvolta). Non erculeo, ma esauriente. E contro il suo solito, delicato, con finezze di ritegni e di indugi.

Si uniformava all'eleganza, e intelligenza, del corpo che si moveva vicino al suo. Più tardi si capacitò di avere subito quella superiorità, e gliene serbò il debito, maschile, rancore.


Morselli è un mago con le parole: ha una sapiente proprietà di linguaggio, riesce ad accostare sostantivi, avverbi e aggettivi in modo da creare nella mente del lettore scene precedenti e successive a quelle descritte nelle sue frasi, spesso brevissime, secche.

In questa scena, in cui il lettore immagina tutto pur non avendo letto quasi nulla, c'è poesia e niente altro. Quelle finezze di ritegni e indugi fanno presagire qualcosa che, se scritto apertamente, sarebbe sceso nel volgare.

Morselli dà ampio spazio alla figura maschile (si comportò con onore, non erculeo, ma esauriente), pur non svilendo quella femminile (eleganza, e intelligenza, del corpo, si capacitò di avere subito quella superiorità), per poi far emergere l'amor proprio maschile ferito (gliene serbò il debito, maschile, rancore).

Scomponendo quel brano possiamo leggere questi elementi:

-la scena in cui avviene il fatto (Scomparve il personale, rimasero soli): non ha importanza dire di più, l'attenzione del lettore va puntata sui due amanti;

-le sensazioni dell'uomo e l'incertezza di ciò che sarebbe accaduto (Per quanto lusingato dall'epilogo probabile, lo sentiva avvicinarsi con apprensione, relativa agli strapazzi della giornata): Morselli stuzzica il lettore con quel "probabile", facendogli intendere che forse non accadrà nulla, e accentua questa incertezza aggiungendo le condizioni fisiche del personaggio con "apprensione" e "strapazzi";

-la rivincita sulla stanchezza e l'emergere della virilità (Poi si comportò con onore): è bastato accostare "comportò" con "onore", tanto più che il personaggio è un re;

-l'introduzione, seppur velata, del personaggio femminile (senza rendersi conto di chi dei due avesse preso l'iniziativa; la signora fu liberalmente disinvolta): la donna c'è e non è solo spettatrice, ricevente ma, probabilmente, ha avuto parte attiva;

-l'emersione delle qualità amatorie dell'uomo (Non erculeo, ma esauriente. E contro il suo solito, delicato, con finezze di ritegni e di indugi. Si uniformava all'eleganza, e intelligenza, del corpo che si moveva vicino al suo): l'uomo appare maestro e la donna passa in secondo piano – forse perché la scena è scritta da un autore e non da un'autrice e forse perché il protagonista è un uomo e non una donna;

-la par condicio (Più tardi si capacitò di avere subito quella superiorità, e gliene serbò il debito, maschile, rancore): sempre l'uomo come protagonista, ma la donna riemerge pur non mostrandosi al lettore.


Cavalli selvaggi di Cormac McCarthy

Quando lo raggiunse lui le porse la mano e lei la strinse. Era così bianca nell'oscurità che sembrava ardere. Come un fuoco fatuo in una foresta buia. Che ardeva freddo. Ardeva freddo come la luna. I fluenti capelli neri le galleggiavano intorno nell'acqua. Lei gli mise l'altra mano sulla spalla, guardò la luna a ponente, non dirle niente, non chiamarla, e infine si voltò a fissarlo. Ancor più dolce per quel piccolo furto di tempo e di carne, ancor più dolce a causa dell'inganno. Le gru appollaiate su una zampa sola fra le canne della riva alzarono la testa sfilando il lungo becco nascosto sotto l'ala e li guardarono. Me quieres? disse lei. Sì, disse lui. Poi la chiamò per nome. Dio, sì, disse lui.  


McCarthy ha delle qualità nella scrittura che rari scrittori possiedono. Le parole per lui non sono un mistero, anzi degli ingredienti da usare a suo piacimento. Descrizioni, metafore, termini spagnoli, tecnici, tutto appare naturale nelle opere dello scrittore.

La scena descritta da McCarthy unisce carnalità e poesia, dolcezza e mistero. Tutto si svolge al buio, che si fa complice dell'unione segreta dei due amanti. E il segreto è ancor più vivido con quel "furto di tempo e di carne".

McCarthy rende protagonista la ragazza, ma lascia il punto di vista nell'uomo. È lei il centro della scena, lei che ardeva freddo. Ardeva freddo come la luna. Così come la luna sembra ardere nel cielo notturno e offuscare le stelle, così la ragazza spegne tutto ciò che ha intorno.

Scomponiamo questo brano e individuiamo i vari elementi:

-l'iniziativa della ragazza (Quando lo raggiunse lui le porse la mano e lei la strinse): il ragazzo, pur avendo il punto di vista, è guidato dalle azioni della ragazza;

-l'emergere della ragazza e la scena (Era così bianca nell'oscurità che sembrava ardere. Come un fuoco fatuo in una foresta buia. Che ardeva freddo. Ardeva freddo come la luna. I fluenti capelli neri le galleggiavano intorno nell'acqua): McCarthy accentua la presenza della ragazza accostandola alla luna ardente, a un fuoco fatuo;

-l'attenzione del lettore ancora focalizzata su di lei (Lei gli mise l'altra mano sulla spalla, guardò la luna a ponente, non dirle niente, non chiamarla, e infine si voltò a fissarlo): è ancora di lei l'iniziativa, anche se per un attimo il lettore si sposta sul ragazzo (non dirle niente, non chiamarla);

-la sensazione dei due ragazzi (Ancor più dolce per quel piccolo furto di tempo e di carne, ancor più dolce a causa dell'inganno): le parole "furto" e "inganno" accentuano la clandestinità delle azioni e assieme alla notte intensificano il mistero e la complicità fra i due;

-uno stacco (Le gru appollaiate su una zampa sola fra le canne della riva alzarono la testa sfilando il lungo becco nascosto sotto l'ala e li guardarono): migliora l'atmosfera della scena, rendendola più credibile grazie alla presenza delle gru, pur non togliendo nulla al momento delicato fra i due;

-un dialogo (Me quieres? disse lei. Sì, disse lui. Poi la chiamò per nome. Dio, sì, disse lui): in una sola riga a permetterne non solo la fluidità ma anche, e soprattutto, la veloce chiusura che sottintende il culmine dell'incontro.

Non so se userò mai in una mia storia una scena erotica – abbiamo visto che possono convivere bene in altri ambiti – ma so che, se dovessi descriverne una – userò Morselli e McCarthy come autori a cui ispirarmi.


da pennablu.it

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