Il giorno seguente, tutti e cinque andarono al mare.
Era una bellissima mattina di metà giugno e dopo essersi preparati attraversarono la strada e scesero una scaletta in pietra che finiva sulla spiaggia.
Era un posto tranquillo e isolato, non c'era quasi nessuno e l'acqua del mare non poteva essere più pulita.-Andiamo a fare il bagno?- chiese Sam impaziente.
-Oh yes baby!- le rispose Anita iniziando a correre verso l'acqua seguita da Sam.
Diana fece un occhiolino ad Alex lasciandola sola con Nick che stava sistemando il telo al sole.
-Alex, che ne dici se stasera andiamo tutti insieme a mangiare una pizza?- domandò Nick guardando Alexandra che si stava legando i capelli in un concio spettinato con gli occhiali da sole che le ricadevano sul naso.
-Boh.- rispose lei fredda, non rivolgendogli nemmeno uno sguardo.Avrebbe voluto parlargli, anzi, avrebbe dovuto.
Ma non ci riusciva, non trovava le parole.
Come gli spiegava che era infastidita dal suo comportamento?
Sembrava facile a dirlo, ma quando si trovava faccia a faccia con lui, il coraggio che aveva evaporava.Nick si passò una mano fra i capelli chiari, che al sole erano ancora più belli.
-Che c'è? Alex che succede? Perché da quando sono arrivato mi rispondi a monosillabi?-
-Boh.-
-Smettila di rispondermi così! E guardami negli occhi quando ti parlo, Alexandra.- sbottò Nick alterato, avvicinandosi ad Alex che non lo aveva ancora guardato in faccia.
-Che cosa vuoi che ti dica? Quando io ti chiedo qualcosa, mi rispondi male. Sei sempre scontroso con me e non capisco cosa ti ho fatto. E poi ora mi parli come se niente fosse.- ammise la ragazza fissandolo, facendo riferimento alle discussioni che avevano avuto nei giorni precedenti.Non avevano mai litigato, ma quest'anno era diverso.
Nick difendeva sempre Alexandra, questa volta era il primo a prendersela con lei.
Cosa le aveva fatto?
Era lui che si comportava male ed era lui ad avercela con lei.
Così non andava. In quei giorni litigarono, non si parlarono per qualche giorno e ora lui se ne usciva così, come se non fosse successo niente.
-Vuoi che non ti parli? È questo che vuoi? Se ti do fastidio dimmelo.- sbottò ancora Nick.
-Non ho detto questo! Non mi ascolti mai quando ti parlo.-
-Lascia perdere. Dovevo ascoltare Sam.- sussurrò il biondo.
-Sam? Cosa c'entra lei adesso?- chiese Alex non capendo togliendosi gli occhiali da sole.
-Mi ha fatto capire che persona sei veramente. Mi ha detto che prima che io arrivassi, tu parlavi continuamente male di me e io non ho voluto crederle. Ha detto che mi detesti e che non ti avrebbe fatto piacere se fossi venuto qua a trovarti. E ancora non le ho creduto e ho preso il treno per venire da te, ma mi sono sbagliato. Mi stai dimostrando che davvero non mi sopporti e che non ci tieni a me.- disse Nick convinto alzando la voce.Alexandra non credeva a quello che aveva appena sentito.
Davvero sua cugina voleva metterlo contro di lei?
Perché voleva separarli?
Gli aveva riempito la testa di bugie e lui non se ne rendeva conto, Nick credeva a Sam.
-Davvero? Davvero tu credi che io abbia detto e fatto queste cose? Nick mi conosci. Se veramente ti odiassi ti avrei evitato da subito, non credi?! Ti avrei impedito di venire qua probabilmente. Ma tu credi a lei, giusto? Di lei ti fidi, di me no che mi conosci da quando avevamo quattro anni. Va bene così...- Nick la interruppe.
-Alex, io...- tentò di dire.
-No, lascia perdere. Hai già detto abbastanza.- la ragazza si voltò verso il mare incamminandosi verso sua sorella e le sue cugine che facevano il bagno.Sam aveva sempre fatto la civetta con Nick, ma arrivare a separarlo da Alexandra era troppo.
E per di più lui non si fidava di lei. Alexandra, che non lo aveva mai deluso, che non gli aveva mai dato occasione di dubitare di lei. Sarebbe dovuto essere il contrario.
Lei non avrebbe dovuto fidarsi di lui. Raccontava talmente tante bugie. Come avrebbe fatto a capire quando diceva la verità o quando mentiva? Eppure ogni volta ci cascava.
Ogni volta che lui tornava faceva il carino con lei e ci ricascava sempre.
Non riusciva a dimenticarlo.
Ma se solo avesse saputo la verità...Alex era la persona più importante per lui.
E Nick soffriva quanto lei, ma questo non doveva saperlo.
Il biondo faceva di tutto per dimenticarla, non voleva farla soffrire.
Non sapeva cosa provava veramente per lei. Lui non era mai stato innamorato, non sapeva amare.
Si divertiva solo: feste, amici, ragazze. Ma l'amore non era nei suoi progetti. Sapeva che avrebbe solo fatto soffrire Alexandra perché lui non poteva cambiare, non ci riusciva.Un paio d'ore più tardi i ragazzi tornarono a casa. Diana e Alexandra erano in camera di quest'ultima, stavano provando dei vestiti.
-Dove hai detto che vai stasera?- chiese curiosa Diana alla cugina che frugava nell'armadio in cerca di qualcosa di decente da indossare per uscire.
-Alvin mi ha chiesto di fare una passeggiata.- rispose Alex aprendo l'altra anta dell'armadio.
-E chi sarebbe Alvin? E poi che razza di nome è questo?-
-È un nome normalissimo...- disse Alex ridendo -... e lui è un ragazzo che veniva a scuola con me. È il mio migliore amico.- finì la ragazza tirando una maglia in faccia alla cugina.
-Se lo dici tu!- Diana le fece un occhiolino ridendo.
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Never Been In Love
RomanceUn ragazzo e una ragazza, separati da mille motivi. Due caratteri diversi, ma in un certo senso simili. Si conoscono da anni, ma le cose da imparare l'uno dell'altra, sono ancora molte. Devono imparare a conoscere se stessi prima di tutto. Si rinc...