Erano circa le undici di sera, Alexandra e Alvin erano stesi l'uno affianco all'altra. Nessuno dei due parlava, fissavano il soffitto e si lanciavano occhiate di tanto in tanto.
-Alex?-
-Si?- la ragazza si girò verso di lui.
-Cos'è successo con Nick?-
-Perché lo chiedi?-
-Perché non voglio che tu stia male. Voglio sapere cosa ti ha fatto, so bene che è colpa sua se tu stai male.-
-E se te lo dicessi? Cosa si risolverebbe?- chiese tranquillamente Alex.
-Primo, ti sfoghi e ti fa bene. Secondo, posso avere un motivo valido per picchiarlo.- ammise il moro.
-Vuoi dire che volevi picchiarlo anche prima, ma non avevi un buon motivo?- chiese la ragazza.
Alvin rimase in silenzio per qualche secondo e poi voltandosi verso la ragazza la guardò sorridendo.
-Lo picchierei ogni volta che ti tocca o che ci prova con te.- ammise con un tono leggermente malinconico.
Alexandra si voltò di scatto verso il ragazzo.
-Ah si? E perché?- chiese lei quasi balbettando.
-Non l'hai mai notato?-
-Cosa avrei dovuto notare?- chiese Alex fingendo di non capire.
In realtà aveva capito qualcosa, ma aveva paura di sbagliare.
-Alex...- iniziò il ragazzo, ma qualcuno bussò alla porta interrompendolo.
Alex sbuffò mettendosi a sedere.
-Avanti!- disse la ragazza.
Dalla porta si affacciò Sam.
-Ciao Alex... oh, ciao Alvin!- disse la ragazza notando il moro.
-Scusate, non volevo disturbare, ma... Alex, volevo parlare con te.- continuò Sam.
-Dimmi.-
-Puoi uscire un secondo?-
Alex si voltò verso Alvin, guardandolo perplessa e roteando gli occhi, poi uscì dalla stanza.Dietro a Sam c'era Nick appoggiato al muro che fissava la ragazza che notandolo si bloccò.
-Sam... cosa devi dirmi?- chiese Alex guardando storto prima lei e poi Nick.
-Volevo chiederti se per te ci sono stati problemi, se stasera io e lui siamo usciti insieme.-
Alexandra alzò un sopracciglio guardando negli occhi sua cugina e poi il ragazzo.
-Assolutamente nessun problema. Non capisco neanche il motivo della domanda.- rispose Alex, fingendo di non aver provato gelosia neanche per un momento.
Dentro di lei però stava urlando. Urlava tutto quello che provava, tutto il male che sentiva.
Perché non poteva essere felice senza dover ogni volta combattere?
E perché Nick aveva ricominciato a trattarla male? Perché sua cugina faceva di tutto per separarli?
Troppe domande e poche riposte. Forse avrebbe dovuto dimenticare Nick e guardare accanto a lei. Guardare il ragazzo che le era sempre stato accanto, che l'aveva sempre aiutata, fatta ridere e difesa, il suo migliore amico.
Doveva togliersi dalla testa Nick.-Sicura?- le chiese il biondo incredulo.
-Certo! Perché dovrebbe infastidirmi? Potete uscire insieme quando volete...- disse con tono sicuro Alex.
-Ah. Pensavo che...- iniziò Nick, ma la ragazza lo interruppe.
-Nick, non tutte le ragazze sono ai tuoi piedi! Non interessi a tutte!- disse Alex torturandosi le mani.
Il ragazzo non ebbe il tempo di ribattere che la porta alle loro spalle si aprì ed uscì Alvin.
Nick sbarrò gli occhi.
-Cosa ci fa lui qui?- chiese alzando la voce.
Alexandra alzò gli occhi al cielo.
-Tranquillo, ora me ne vado.- rispose Alvin.
-No! Tu resti qui. E tu dimmi, che problemi hai? Hai qualcosa contro Alvin?- intervenne Alexandra parlando a Nick.
Il biondo strinse i pugni cercando di far svanire la rabbia... o la gelosia.
-No. Nessun problema. Sam vieni, andiamo.- disse Nick prendendo per mano Sam e portandola in camera sua.
Alexandra sbiancò di colpo.
-Co... cosa ha intenzione di f... fare?- chiese la ragazza balbettando.
-Tranquilla, lo fa apposta. Non farà niente.- La rassicurò Alvin.
I due rientrarono in camera e la ragazza si buttò sul letto sbuffando.
-Alex, io vado.- disse il moro prendono il giubbotto di pelle.
-Resta qui... per favore.- Lo supplicó la ragazza.
-Vuoi far ingelosire Nick? Alex... io non voglio essere usato.- ammise il moro posando lo sguardo sulla ragazza.
-Alvin, non lo farei mai!-
Il ragazzo la guardò storto.-Cos'hai?- le chiese dopo un po.
-Lo odio...- ammise Alex.
-Questo mi fa piacere,- rise lui -ma non è solo questo... vero?-
-Niente. Mi sento un po sola ultimamente.-
Alvin si mise a sedere affianco ad Alex e le spostò una ciocca di capelli.
-Ti fa stare male, vero?- domandò il ragazzo.
-Litighiamo spesso. Ma ormai ci sono abituata.-
-No Alex, a queste cose non ci si abitua mai. Ti farà sempre male se una persona ti tratta così, non puoi lasciar stare.-
-Lo so.- sussurrò la ragazza.
-Hai provato a parlargli?- chiese il Alvin.
-Non si può parlare con lui! Senti... cambiamo discorso. Cosa volevi dirmi, prima che Sam ci interrompesse?- chiese curiosa Alexandra.Alvin rimase in silenzio per qualche secondo e poi fece un grosso respiro.
-Alexandra, mi sono reso conto di... cioè... Alex ho bisogno di te. Sei la ragazza migliore che conosca, sei solare, ridi sempre, mi aiuti se ho un problema... io con te sto bene, ma non voglio continuare ad essere solo un amico per te. Alex, sono innamorato di te.- ammise il ragazzo.
Era stranamente nervoso, si era dichiarato alla ragazza che lo vedeva solo come un migliore amico.
-Io... Alvin, non so cos...- il moro la interruppe.
-No, tranquilla. Non devi dire niente. So che per te non è la stessa cosa, lo so bene e sto cercando di accettarlo, avevo solo bisogno di dirti questo.- disse il ragazzo con il tono più dolce che avesse potuto usare.
-Tu sei fantastico. Sei dolce, simpatico e tutto quello che vuoi, ma...-
-Ma non ricambi, giusto?- il moro chinò la testa.
-Alvin, tu mi piaci, ma non... non sono innamorata di te. Ti voglio un gran bene...-
A quelle parole, gli occhi di Alvin si illuminarono.
-Vuoi dire che... che ti piaccio?-
Alexandra era la persona più confusa del mondo in quel momento.
Cosa doveva fare? Avrebbe dovuto provare con Alvin?
L'unica cosa sicura era che voleva dimenticare Nick.-Si!- sorrise la ragazza.
Alvin si avvicinò lentamente alla ragazza unendosi a lei in un bacio lento e passionale che Alexandra non rifiutò.
Poco dopo i due si staccarono e rimasero l'uno difronte all'altra guardandosi negli occhi.
-E... ora?- chiese Alvin prendendo le mani della ragazza.
-Ora... cosa?-
-Io e te... tu vuoi?-
-Mi stai confondendo.- rise la ragazza imbarazzata.
-Stiamo insieme?- chiese finalmente il moro.
-Alvin, come facciamo? Tu tra qualche giorno partirai per New York.-
-Ah. Giusto! Ops... mi era passato di mente.-
-Oh ragazzo! Ma come sei messo?- chiese ridendo la ragazza.
-Alex, è colpa tua! Mi distrai...-
I due scoppiarono a ridere. Finalmente Alexandra rideva sinceramente.
-Possiamo stare insieme lo stesso. Mai sentito parlare di "relazione a distanza"?- chiese Alvin ironicamente.
-Si e non mi è mai piaciuta come idea, però... possiamo provare.- sorrise la ragazza.
-Davvero?- Alvin mostrò uno dei suoi migliori sorrisi. Sembrava un bambino a cui era appena stato regalato un gelato.
-Si, se per te va bene.-
-Ma scherzi? L'ho proposto io!- il ragazzo iniziò a saltare sul letto.La serata passò tranquillamente. Alvin rimase a dormire a casa di Alexandra abbracciato a lei, Sam e Nick rimasero chiusi nella stanza del ragazzo e Alex ogni tanto se ne ricordava scordandosi di essere fra le braccia del moro.
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Never Been In Love
RomanceUn ragazzo e una ragazza, separati da mille motivi. Due caratteri diversi, ma in un certo senso simili. Si conoscono da anni, ma le cose da imparare l'uno dell'altra, sono ancora molte. Devono imparare a conoscere se stessi prima di tutto. Si rinc...