-Ally, ti devo parlare.- sussurrò la voce alle sue spalle. Solo lui la chiamava così. Quel soprannome a lei piaceva tanto, solo se usato da lui.

La ragazza sussultò ma non si girò. Aveva paura che se si fosse voltata, lui si sarebbe allontanato. Voleva che restasse li, il petto di Nick sfiorava la schiena di Alex. Sentiva il suo profumo, la faceva impazzire.

-Cosa devi dirmi?- chiese seria la ragazza, in realtà le scappava da ridere, ma riuscì a trattenersi, era in imbarazzo.
-Voglio... chied...- il ragazzo non riuscì a finire la frase che Sam piombò sulla porta del terrazzo.
-Cosa state facendo?- chiese Sam infastidita incrociando le braccia.
-Sam! Cosa ci fai qui?- le domandò Alex voltandosi di scatto verso di lei.
-Sai, io qui ci abito.- rispose seria la ragazza.
-Sam, puoi lasciarci soli?- le chiese Nick.
-No. Sono venuta a chiamarvi che è pronto il pranzo. Scendete subito.- disse fredda Sam.

Non voleva lasciarli soli. Era gelosa? Non voleva che tra loro succedesse qualcosa. Qualunque cosa, a meno che non fosse un litigio.
Sam non se ne andò, li aspettava. Finché loro non si sarebbero mossi, lei sarebbe rimasta li.
-Sam dai, non...- iniziò Nick, ma Alex lo interruppe.
-No, Nick. Andiamo.- Disse la ragazza incamminandosi e guardando male la cugina. Nick rimase stupito. Perché Alex non aveva reagito davanti al comportamento di sua cugina? Non voleva parlare con lui? Probabilmente era stanca. Stanca della situazione.
Nick e Sam seguirono Alex arrivando in cucina, dove ad aspettarli c'erano Diana e Anita.
-Ci siamo!- disse Alex sedendosi al tavolo.
-Era ora! Ho fame!- Si lamentò Anita.
-Tranquilla, potevi iniziare senza di noi.- disse Nick sorridendo.

Anita era come una sorella minore per lui, più piccola di due anni. Le faceva i dispetti e ci scherzava, ma lei, per un motivo sconosciuto, la maggior parte delle volte gli rispondeva male. Sembrava che non lo sopportasse, ma invece era solo gelosa del feeling che c'era tra sua sorella e Nick.

Poco dopo, finito di mangiare, Alex si alzò per sparecchiare la tavola.
-Bene, ora ditemi cos'è questa tensione.- disse Diana alzandosi per aiutare sua cugina.
-Che tensione?- chiese Alex non capendo.
-Oh ma dai, non avete parlato per tutto il pranzo, non avete alzato lo sguardo dal piatto nemmeno per un secondo. Vuoi dirmi che è tutto a posto?-
-Dany, ma a chi ti riferisci?- Alex continuava a non capire.
-A te, Nick e Sam.- rispose la bionda.
-Ma...- provò a rispondere Alex, ma Nick la interruppe.
-Volevo parlare con Alex, ma Sam ci ha interrotti.- disse quasi con menefreghismo il ragazzo.
-Ohoh!- disse Anita alzando un sopracciglio e facendosi scappare una risata. Alex diede una gomitata alla sorella ricevendo in cambio una minaccia di morte da quest'ultima.

-Tutto qui?- chiese Diana sbalordita.
-Perché?- chiese Sam che non aveva ancora parlato.
-Non potete fare il muso lungo per una cavolata del genere.- rispose Diana.
-Infatti non abbiamo il muso lungo!- ribattè Alex.
-Se lo dici tu!- disse infine Diana.
Si scambiarono tutti uno sguardo perplesso e Alex scoppiò a ridere senza motivo. Tutti la guardarono male, ma poi si unirono alla risata.

-Se stasera volessi fare una festa qui a casa... voi me la lascereste fare?- chiese Nick con tono dolce per convincere le ragazze.
-Se mi inviti per me va bene!- disse Alex.
-Basta che non ti avvicini ai miei amici.- rispose Nick serio.
-Tranquillo, io sto con i miei amici.- rispose la ragazza.
-Vorrai dire con le tue amiche!- Nick la guardò male.
-Anche amici.- disse poi Alex sfidandolo. Nick stava diventando sempre più nervoso.
-Oh, non iniziate voi due!- Si intromise Diana.
-Per me va bene per la festa.- disse Sam facendo l'occhiolino a Nick che scossò la testa incrociando le braccia.
-Anche per me, non ci sono problemi.- disse poi Anita.
-Si ma tu e Sam andate a letto presto!- disse il ragazzo sorridendo, parlando con Anita.
-Perché?- chiesero sbalordite le due in coro.
-Nick ha ragione! Voi due alle 23:00 andate a letto!- disse poi Alexandra. Era sempre stata protettiva con sua sorella minore, senza esagerare ovviamente, ma si preoccupava per lei.
-Finalmente siamo d'accordo su qualcosa!- Nick alzò le braccia in segno di vittoria e Alexandra gli sorrise.
-Eheheh!- rise Anita con sguardo malizioso seguita da Sam. Diana non riuscì a trattenere una risata, Nick e Alex fulminarono con lo sguardo le tre ragazze che continuarono a ridere.
-Bene, vado a decidere cosa mettere stasera.- disse Sam.
-Ma c'è ancora tempo!- parlò Anita.
-E allora mi faccio un pisolino e dopo guardo nell'armadio!- ribattè Sam.
Erano le 15:30 di pomeriggio, Sam andò in camera sua, stessa cosa fece Anita.
-Ragazzi io devo uscire. Starò via un'oretta circa.- disse Diana ad Alex e Nick.
-Va bene, ci vediamo dopo.- le disse Alex salutandola. Diana uscì lasciando soli sua cugina e Nick.
Alexandra si incamminò verso la porta di vetro che dava sul giardino, ma Nick la fermò.
-Ehi... Alex, possiamo finire il discorso di prima?- chiese il ragazzo quasi imbarazzato.
-Certo.- gli sorrise la ragazza.
-Andiamo in giardino?-
-Si, ci stavo proprio andando.-
I due uscirono in giardino e si posizionarono vicino ad un muretto di pietra confinante con delle aiuole di rose.
-Cosa volevi dirmi... prima di essere interrotti da Sam?- chiese curiosa Alexandra.
-Si, già... Sam ultimamente è strana, sembra diversa.- notò il ragazzo.
-Infatti, ma io credo di sapere cosa le succede.- disse Alex con sguardo malizioso.
-Perché fai quella faccia?!- chiese il ragazzo quasi ridendo.
-Sapessi...-
-Credi che io le piaccia, vero?-
-Oh si! E anche tanto!- disse la ragazza guardando Nick negli occhi per vedere la sua reazione.
-Beh è ovvio. Le piaccio come a tutte le altre ragazze.- ammise il ragazzo passandosi una mano fra i capelli.
-Sei sicuro di piacere a tutte?- chiese Alex sfidandolo.
-Certo bella!- Nick le fece l'occhiolino.
Alex scoppiò a ridere, come per prenderlo in giro. In fin dei conti però, le ragazze a cui lui interessava erano molte.
-Perché ridi? Lo so bene che tu impazzisci per me!- disse il ragazzo ovvio, mantenendo un atteggiamento calmo. Alexandra si sentì bruciare le guance, ma cercò di rimanere impassibile.
-Continua a crederci!- disse la ragazza alzando un sopracciglio. Nick la guardò insistentemente accennando un sorriso.
-Perché mi guardi? Lo sai che mi da fastidio essere fissata...-
-Ti guardo perché sei bella!- disse tranquillamente il ragazzo.
Era incredibile il tono che Nick riusciva ad usare. Era capace di non far trasparire le emozioni, persino l'imbarazzo. Sembrava che potesse comandarle. Solo poche volte non riusciva a controllarsi.
Alexandra invece, riusciva a nascondere ciò che provava solo fino ad un certo punto.
-Non mi hai ancora detto ciò di cui dovevamo parlare.- tentò di cambiare discorso la ragazza.
-Volevo chiederti scusa. Mi dispiace per come ti ho trattata e per quello che ti ho detto, ma... io non so perché l'ho fatto. Non ho niente contro Alvin, ma mi infastidisce qualcosa di lui. Forse il fatto che ti sia vicino, cosa che io non ho potuto fare, non per scelta mia. Tu lo sai che... ti voglio bene.- disse Nick lasciando stupita la ragazza.
-In realtà non lo so... forse è come dici tu, ma non me lo hai mai dimostrato.- ammise Alex guardandosi le scarpe.
-Ora lo sai. Alex, io ti voglio bene, più di quanto credi.- Nick sorrise leggermente.

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