-Questo significa... che c'è qualcosa fra noi due?- chiese Nick alzando un sopracciglio.
-Chi lo sa...- scherzò lei.
-Se Sam si mette sempre in mezzo per separarci, significa che lei ha capito che c'è qualcosa.- continuò lui, sempre con quello sguardo malizioso.
-Lo ha capito lei e non lo abbiamo capito noi?- rise Alex.-Ora mi dici chi è che ti ha parlato male di me?- continuò lei.
-James. È stato lui.- Nick tornò serio.
-Cosa? James?- chiese Alex sbalordita.
-Si... a proposito di lui...-
-Ma perché dovrebbe essere stato lui? Non può essere...- continuò la ragazza senza badare alle parole di Nick.
-Vuoi dire che non lo farebbe perché siete stati insieme, vero?- chiese Nick indispettito.
-Ehm...-
-Era di questo che volevo parlare... a proposito di James... ti ricordi che abbiamo litigato anche per colpa sua? O meglio, colpa mia che me la sono presa perché non mi avevate detto niente.- iniziò Nick.
-Si... mi ricordo. Mi dispiace di non averti detto che siamo stati insieme, ma non pensavo che potesse importarti e poi... volevo farti... un dispetto.-
-Un dispetto?-
-Si... volevo che ti desse fastidio, volevo proprio farti arrabbiare.- ammise Alex.
-E... perché? Non ha senso!-
-Si invece! C'è un motivo...-
-E sarebbe?-
-Beh... non posso dirtelo.-
-Eh no! Ora parli cara!- disse Nick avvicinandosi al viso della ragazza.
Il quel momento qualcuno bussò alla porta della camera e Alexandra si allontanò velocemente dal ragazzo.
Entrò un dottore.
-Buongiorno!- disse ai due che ricambiarono il saluto.
-Ho una buona notizia per te, Nick!-
-Posso tornare a casa?- chiese il ragazzo illuminandosi in viso.
-Certo! Prima però, dobbiamo farti gli ultimi controlli e prescriverti la cura per la riabilitazione. Probabilmente questa sera potrai già tornare a casa.- concluse l'uomo in camice bianco.
Nick era contento della notizia quanto la ragazza affianco a lui, se non di più.Quella sera Alexandra andò a prenderlo, dopo aver ricevuto un chiamata dai medici, che le dissero che Nick poteva essere dimesso.
Le spiegarono alcune cose, come ad esempio che il ragazzo non avrebbe dovuto fare sforzi eccessivi, doveva fare i suoi esercizi giornalieri per le gambe, sia in acqua che in palestra.Verso le otto di sera erano già a casa.
Il ragazzo varcó la soglia aiutandosi con un paio di stampelle.
Anita e Sam gli corsero incontro con ciascuna un sorriso enorme stampato in faccia.
Lo abbracciarono, facendolo quasi sbilanciare indietro, ma Nick si mise a ridere.
-Quanto entusiasmo!- rise lui.
Diana, dopo averlo salutato, lo aiutò a raggiungere il divano per sedersi.
Era finalmente a casa.
E per "casa" non intendeva la villa, ma quelle quattro ragazze a cui era tanto affezionato.
Sam si sedette affianco a lui e iniziò a fargli domande a raffica.
-Allora Nick? Stai bene? Le gambe ti fanno male? Vuoi un massaggio?-
-Frena ragazza!- disse lui alzando una mano davanti al viso di Sam, segno che voleva che tacesse.
-Prima cosa, sto bene! Seconda cosa, i massaggi può farmeli solo una persona!- disse guardando Alex.
-E terza, noi due dobbiamo parlare, Sam.- concluse il ragazzo, diventando serio, pronunciando quella frase.
Alexandra, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, sbarrò gli occhi.
Perché Nick voleva parlare con Sam?
La ragazza iniziò a tossire, le era andata di traverso la saliva.
Si alzò e si diresse in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
Quando la tosse si placò, Alex poggiò le mani alla credenza di legno scuro col ripiano in marmo, affianco al piano cottura e chinò la testa.
"Ora si ricomincia con i litigi." Disse fra sé.
"Tanto non sono mai finiti."-Vado a vedere come sta.- disse Nick, cercando di staccare Sam dal suo braccio e alzandosi dal divano.
Entrò in cucina, e quando vide Alex di spalle, si fermò qualche istante a guardarla.
Quando le fu quasi vicino, Alex si voltò, e vedendolo, si spaventò e balzò indietro andando a sbattere con il gomito contro la credenza.
Nick scoppiò a ridere guadagnandosi un'occhiataccia dalla ragazza.
-Vaffanculo, Nick!- sbottò lei massaggiandosi il gomito dolorante.
-Uh! Siamo di cattivo umore?- chiese ironicamente il biondo, dopo essersi calmato.
-Provaci tu a ridere dopo aver sbattuto contro un mobile!-
-Ma io ho riso... dopo che hai sbattuto contro il mobile!- il ragazzo scoppiò a ridere ancora una volta.
Alex lo fulminò con lo sguardo e provò ad andarsene, ma Nick la fermò prendendole una mano e tirando la ragazza a sé.
-Okay, okay! Scusa principessa, faccio il bravo!- sussurrò maliziosamente.
Alex voltò il viso da un'altra parte, cercando di nascondere un sorriso, che però Nick notò.
-Hai sorriso!-
-No!-
-Si invece! Dai, fammelo un altro sorriso!-
Alex sorrise timidamente e subito dopo distolse lo sguardo dagli occhi del ragazzo, guardando il pavimento.
-Tranquilla. Voglio parlare con Sam per capire perché ti ha detto quelle cose.- ammise Nick come se avesse letto nella mente di Alex.
La prese dai fianchi e la avvicinò ulteriormente a lui.
Mille brividi percorsero la schiena della ragazza, che cercò di allontanarsi, ma lui la tenne stretta.-Ma io sono tranquilla!- sbottò la ragazza.
-Ma dai! Lo so che sei gelosa...-
-Io gelosa? Bah...- mentì lei guardandosi attorno, cercando di non incrociare mai gli occhi di Nick che altrimenti avrebbe capito tutto.
Poggiò le mani sul petto del ragazzo cercando di allontanarlo, ma più ci provava, più Nick aumentava la forza nella presa.-Cosa vuoi?- chiese ad un certo punto Alex.
-Cosa?-
-Cosa vuoi da me, Nick? Perché non mi lasci andare?-
-Vuoi la verità?- chiese il ragazzo, facendo trasparire una certa dolcezza dalla sua voce.
-Direi di si.-
-Bene. La verità è che...-
-Che?- lo intimò la ragazza spazientita.
-Che ti piacciono i miei occhi!- disse il biondo ridendo, staccandosi dalla ragazza e tornando in sala.
Alex rimase spiazzata.
-Non cambierai mai?- urlò lei per farsi sentire dal ragazzo nell'altra stanza.-Cosa dovevi dirmi?- chiese Sam a Nick.
I due erano usciti in giardino per parlare.
Nick aveva detto a Sam che non c'era fretta, ma lei aveva insisto per parlare con lui subito.
Chissà cosa pensava che Nick dovesse dirle!
-Di ciò che hai detto ad Alex.- disse il biondo mantenendo la calma.
-Ehm... cosa avrei detto ad Alex?-
-Non fare la finta tonta! Sam, perché le hai detto che io ti amo? Perché le hai detto che ti ho dedicato canzoni e frasi e che ti ho baciata, quando tutte queste cose sono solo cazzate?-
-Eh no. Che mi hai baciata è vero! Alla festa, non ricordi?-
-No perché io non ti ho mai dato nessun bacio! Alla festa sei stata tu a baciare me!- Nick si stava alterando.
-Nick, dimmi una cosa... sei innamorato di Alex?-
-Io? Sam, ma tu sai con chi stai parlando? Dite sempre che io non so amare, perché dovrei aver iniziato?-Era il ragazzo più confuso del mondo in quel momento.
Aveva mille dubbi, non sapeva se avesse dovuto cogliere l'occasione e quindi allontanarsi da Alexandra, per non farla più soffrire, o se avesse dovuto lottare contro tutto e tutti per stare con lei.
Sapeva però, che se avesse scelto di stare con lei, l'avrebbe fatta soffrire continuamente.
Non riusciva a cambiare e di questo ne era cosciente.-Perché ci tieni tanto?-
-A... a cosa?- chiese il ragazzo confuso.
-Ad Alexandra. Perché tieni tanto ad "aggiustare" il vostro rapporto? Perché non capisci che non cambierà mai niente? Lei non ti vuole! Continuerete a litigare per sempre, Nick! Ascolta quello che ti sto dicendo. Voglio solo che tu sappia come stanno le cose, non voglio che tu ti illuda che potrà mai esserci qualcosa con mia cugina, perché non è così! Ti ripeto che lei non ti vuole, quindi non prendertela con me se cerco di... aiutarti, anzi aiutarvi!- concluse la ragazza, con uno sguardo pieno di invidia nei confronti della cugina.
Nick rimase senza parole.
Per una volta non seppe cosa dire, non seppe come ribattere.
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Never Been In Love
RomanceUn ragazzo e una ragazza, separati da mille motivi. Due caratteri diversi, ma in un certo senso simili. Si conoscono da anni, ma le cose da imparare l'uno dell'altra, sono ancora molte. Devono imparare a conoscere se stessi prima di tutto. Si rinc...