FOREVER, PLUS ONE DAY.

Capitolo 3.

Avevo intenzione di comprare un diario, per scrivere le cose che mi sarebbero successe. Ma credo che certe cose meglio se le sussurro alla notte, piuttosto che scriverle su un diario dove qualsiasi persona possa prenderlo e leggere i miei pensieri.
Ho avuto una giornata stancante e domani S mi ha detto che andremo a fare un giro insieme ai ragazzi e anche al resto della comitiva. Non che non mi vada, ma non credo di essere tanto simpatica a Kris. Ma l'idea di fare nuove conoscenze non mi dispiace.

QUELL'AGO. LUI CHE STA MALE. IO SULLE SUE SPALLE. IL MARE, LA SABBIA. PIANGO, MA SEMBRO INVISIBILE AI SUOI OCCHI. PERCHÉ? FA FINTA O DAVVERO NON MI VEDE? HO UN DOLORE FORTE AL PETTO. RIESCO A MALAPENA A RESPIRARE.

Mi sveglio sudata, piangendo, come tutte le notti. I miei incubi sembrano di non volermi abbandonare, neanche qui. Fortunatamente S dorme ancora, non sembra si sia accorta della cosa. Mi alzo e decido di svegliarla per andare a fare colazione insieme.
- Dormigliona, alzati, sono le 8.00, vuoi davvero sprecare la tua prima giornata da matricola a NEW YORK? Quasi urlo, lei si alza e mi lancia il cuscino e inizia una piccola lotta e tra risate e cuscinate sentiamo bussare alla porta. Nessuna delle due ha intenzione di farsi vedere in pigiama, quindi ci rifugiamo ognuno nei propri letti.
- AVANTI.
S ha una voce troppo alta per le mie orecchie a prima mattina.
Entrano J e Kris ridendo della nostra reazione, ma subito S si alza senza farsi alcun problema e li sbatte fuori.
Adoro S. Sembra che mi legga nel pensiero.
I ragazzi ci aspettano giù al bar e ci prepariamo per scendere anche noi.

-Vuoi davvero mettere questi, Sammy? Ma dai! È sabato, metti qualcosa di carino e non questa tuta. Dai sbrigati!
-S, ho voglia di camminare e fare una passeggiata e niente è meglio della mia comodissima tuta. Stasera se abbiamo intenzione di uscire, metterò qualcosa di più elegante e non ti deluderò. Promesso.
Non ho intenzione di indossare sempre tute, ma d'altronde, c'è qualcosa di più comodo?

Raggiungiamo i ragazzi al bar nel parco sotto il nostro dormitorio. Ci mettiamo poco per trovarli. Sono seduti a prendere un cornetto.
-Ragazze, siete bellissime. Posso avere l'onore dell vostra compagnia?
J è così simpatico, mi fa davvero piacere averlo conosciuto.
-Dai J, non fare il cascamorto con queste due.
-Kris, sei geloso?
Io e S ridiamo alla risposta di J, abbiamo capito che Kris alla fine è innamorato solo di se stesso!

-Sammy, quali corsi frequenti?
Kris tutta la giornata non ha parlato troppo e la sua domanda mi spiazza, tanto che mi giro per vedere se sta parlando con me.
-Ma stai parlando con me? Ah beh, frequento letteratura inglese, letteratura classica, un po' di cose.. tu?
-Anche io, li frequentiamo quasi tutta la comitiva.
J mi ha detto che tra poco arriveranno anche loro e mi ha detto che sono davvero simpatici.

Kris ha continuato a guardarmi per tutta la mattina e mi sono sentita abbastanza imbarazzata. A volte i nostri sguardi si incrociavano, ma io sono stata sempre la prima a toglierlo, lui non sembrava farne un problema.
Si sta bene stamattina, sembra giugno. C'è il sole e noi ci siamo spostati sul prato per aspettare gli altri.

J alza la mano per farsi vedere dagli amici ed eccoli arrivare.
Io e S ci troviamo un po' in disagio, siamo quelle "nuove". Rose e Susan sono simpatiche e subito si presentano. Jack e Tommy, fanno domande su di noi a J e Kris, e solo dopo un po' vengono a presentarsi.
-Saremmo davvero felici di fare la vostra amicizia, sappiamo essere di buona compagnia per le fanciulle così belle.
Tutti scoppiano a ridere.
-Jack le intimorisci e le fai scappare.
J è protettivo nei nostri confronti e ne sono davvero contenta.
-Kris a te non dispiace la loro compagnia, vero? Vedo che guardi sempre Sammy.
-Tommy sei il solito stronzo, non guardo nessuno.
-Sammy, non farci caso, lui è antipatico.
Quasi non me ne accorgevo. A quanto pare non è stronzo solo con me. Mister antipatico della galassia.