Capitolo 16.

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Kris ride alla scena e mi sento cosi in imbarazzo, appena fuori di qui.. io.. "Sammy convinci tu a Kris a fare qualcosa. È bravo a suonare la chitarra, a cantare, è bravissimo, ma non riesce mai.." Kris ha smesso di ridere. "Mamma, smettila o non torno più qui." Gemma fa spallucce. "Vai nella loro confraternita." Annuisco io per lui e Gemma mi fa l'occhiolino. È visibilmente contenta.
Kris alza gli occhi al cielo ed è la prima volta che lo fa. O almeno, la prima volta che glielo vedo fare e l'idea non mi spiace affatto.
Andiamo via velocemente. Kris è teso.
In macchina non ho il coraggio di parlare. Perché non mi ha detto che era casa sua? Che Gemma era sua mamma? Ho una tale confusione. E.. domenica c'era la festa da lui.. ma lui è rimasto con me. "Sammy non volevo mi guardassi come mi guardano gli altri. Tutti sono ai miei piedi perché sono il figlio della preside e non me ne vanto. Non vado tanto d'accordo con loro, ne tanto meno con Amy, mia sorella. Mi dispiace." Annuisco, ma sono ugualmente confusa. Ha una sorella. "Fa niente, non devi darmi spiegazioni." Dovrebbe?

Il tragitto fino alla confraternita è silenzioso, Kris è nervoso e me ne accorgo da come stringe le mani al volante. Arriviamo al dormitorio. Sto per scendere dalla macchina quando mi prende per un braccio e mi ritrovo faccia a faccia con lui. Sento il cuore andare a mille. "Sono stato benissimo oggi, grazie." Ah? Perché mi dice grazie. Come sono confusa. Gli sorrido e scendo. Tommy e Jack hanno messo a posto qualcosa in cucina, e il loro lavoro è riuscito più che bene. Gli altri ancora non tornano. "Sammy quando devi aggiustare qualcosa in camera, avvisami." Sorride e mi fa l'occhiolino. Intravedo subito lo sguardo minaccioso di Kris, ma perché? Salgo ridendo, senza pensarci troppo.

Rose e Susan sono tornate, hanno portato tantissimi scatoloni pieni di roba. Tazze, gadget, tute, felpe, pantaloncini, cappellini, lenzuola, plaid, e tantissima altra roba con il nostro logo. "Indovinate? La vedete l'etichetta? Quello è il nostro sponsor, non abbiamo pagato niente, quando vogliamo qualcos altro basta avvisare, 1 ora ed è pronto tutto." Fantastico, meno soldi spendiamo più cibo ci sarà. Entrano J e S con una scatola piena di fogli, sorridendo. "Andiamo a tappezzare l'università di volantini." È contenta e adoro vederla così. Tutti ridono. "Se tutti hanno fatto il loro compito, direi di andare ognuno nella propria stanza e sistemare tutto. Dopo andiamo a fare spese. Mettetevi comodi!" Tutti fanno un cenno con la mano alla 'Si, signor capitano.' "Io vado a prendere le valigie e arrivo." La maggior parte di loro già avevano tutto pronto, io ne approfitto per andare a farle mentre gli altri corrono nelle stanze con i gadget portati dalle ragazze. Le stanze sono grandi. Solo 4 stanze sono con il letto matrimoniale e 1 è singola. Ed è perfetto. Sicuramente Kris vorrà stare da solo.

Dalla camera del dormitorio ho preso tutto in un'ora. Ho fatto anche quelle di S. Penso le farà piacere. Esco e vado alla MED. Ci sono le macchine di tutti, ma in casa non ci sono. Staranno ispezionando il resto della casa. Lascio le valigie di S all'entrata e salgo a portare le mie in camera. Salgo le scale e m'immobilizzo appena sento 'Romeo Santos-Propuesta indecente', adoro il latino e amo ballarlo in una maniera assurda. Con passi lenti arrivo nella mia camera e c'è solo il Juke Box che avevo visto al negozio con Kris. Non posso crederci. Mi avvicino e vedo tutte le canzoni che ci sono e sono tutte quelle della lista, non ce ne manca una. "Avevo pensato fosse un buon modo, ringraziarti con questo. Mi hai facilitato di gran lunga le cose, specie con la lista delle canzoni, rubarti il telefono per vedere le tue canzoni preferite, sarebbe stato solo un perditempo." Lo sento dire dietro al mio collo. Abbastanza vicino da sentire la sua voce sulla musica alta. Mi giro e l'abbraccio. "Grazie. Non ho parole, avevo sempre sognato averne uno. Non mi aspettavo.." Mi posa un dito sulla bocca per farmi stare zitta. "Ti piacerebbe passare del tempo con me"?

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