Capitolo 12.

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Gemma è andata via e io sto già viaggiando con la mente. Mi ha lasciato le chiavi della bellissima villa. Spotify suggerisce Justin Bieber-Sorry e io canto e ballo al ritmo della canzone, sono davvero felice. Gemma mi ha detto che posso saltare le lezioni, le giustifica lei. Non vedo l'ora di andare a dire tutto a S e gli altri.
Vado via dalla casa e penso a come poterlo dire e ho subito un'idea fantastica.

Raggiungo S in camera, si è appena fatta la doccia e preparo le cose per andare anche io. "S, dopo vieni con me, ho una cosa da farti vedere." Subito il suo sguardo è sospetto. "Dove andiamo? Sono curiosa." Le faccio la linguaccia e esco per andare a fare la doccia. Non ci metto troppo, non voglio che si fa tardi.

S è pronta ed è ansiosa. "Dai muoviti, sono curiosa di sapere dove mi porti." Mi piace fare le sorprese. E mi piace anche riceverne. "S, il tempo che metto gli stivali, prendo un foulard e andiamo." Ho intenzione di bendarla prima di arrivare lì.

Siamo quasi arrivate e faccio un passo indietro e bendo S. "Cosa c'è? Sammy dove vuoi portarmi?" Ride e si copre meglio con la sua giacca di pelle, inizia a fare freddo. Le dico di stare attenta agli scalini, apro la porta e accendo le luci. La piazzo in mezzo a quello che dovrebbe essere il salone. Le tolgo il foulard e lei si guarda intorno. Le faccio cenno di vedere tutta la casa. Scende dopo 5 minuti, credo l'abbia esplorata abbastanza bene.

"Sammy, è fantastica, ma di chi è? C'è una piscina lì. È straordinario." Adoro vedere la reazione delle sorprese. "Ti do il benvenuto nella nostra confraternita. Una tutta nostra." Urlo quasi dall'emozione. "Sammy stai scherzando?" Le faccio segno negativo con la testa. E corre ad abbracciarmi dicendomi che era un suo sogno e che farà le selezioni e i riti di benvenuto più belli del mondo. Ne sono certa, non avevo dubbi. Le spiego tutto quello che mi ha detto Gemma ed è entusiasta quasi più di me. Inizia a programmare. "Domani il centro commerciale lo svuotiamo. Dobbiamo comprare tante cose per le stanze."
Fortunatamente le stanze hanno già i letti, i bagni, le scrivanie. Dobbiamo solo vedere come addobbare il resto e se pitturare.
Andiamo via dopo mezz'ora passta a girare la casa e a creare con la fantasia. Adoro l'entusiasmo di S. Mi ha detto grazie già 100 volte, come minimo.
"Sammy, dobbiamo chiamare i ragazzi e fare la lista di tutto quello che ci servirà. 100mila dollari sono parecchi." L'idea non mi dispiace quindi la lascio fare. Ma le selezioni valgono anche per loro, almeno che non vogliano diventare i "direttori", ma anche per quello ci vuole fantasia. Per adesso andiamo nella stanza. Domattina porteremo i ragazzi e gli faremo la sorpresa. Sammy non vede l'ora, non ha fatto altro che dirmi che dividerà la stanza con J. Io immagino la mia stanza, la più grande di tutte. Ogni angolo deve riguardare un tipo di musica. La immagino già. Sono così stanca. Non ho pranzato e non ho nemmeno cenato. Le emozioni hanno avuto la meglio oggi. Domani il primo pensiero sarà la colazione, quasi lo prometto a me stessa. S ha avuto tante belle idee e sono stata attenta su poche, ero distratta da qualcosa. Da qualcuno.
Arrivate in stanza, mettiamo il pigiama e guardiami qualche stupido programma in TV, S si addormenta dopo veramente poco e io invece resto a guardare il soffitto sopra il mio letto e solo adesso resto a guardare un po' la mia stanza. Sembra che in questi giorni non abbia avuto il tempo. I dettagli sono pochi, le foto che ho appeso al muro, attirano la mia attenzione. La mia famiglia e i miei amici mi mancano davvero tanto. I due armadi occupano la maggior parte della camera, sono grandi, fortunatamente. Questa stanza è a forma di L, e non ci avevo mai fatto caso, sono davvero una persona che si fa distrarre da poco. Il mio cellulare segna le 2.00am. Solo adesso sento la stanchezza.

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