Primo giorno di scuola

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Mi svegliai dopo una nottata passata in preda agli incubi.
Sognavo di trovarmi in una specie di ospedale psichiatrico o una cosa del genere. Le immagini erano confuse. Vidi una cella ma non riuscii a leggerne il numero. All'interno cera Stiles legato al letto circondato da Oni.
Non riuscii a ricordare altro.
Mangiai qualcosa velocemente e aspettai Scott, che mi aveva promesso di portarmi a scuola in moto. Quando arrivò decisi di non parlargli subito del sogno ma di aspettare che ci fossero anche gli altri.
Arrivati al cortile della scuola ci incontrammo con gli altri.
<<Avete notizie di Stiles?>> chiese Lydia.
<<No, il padre di Stiles ha mandato pattuglie in ricerca nei boschi tutta notte ma ancora niente>> disse Scott.
<<Per caso qui vicino c'è un ospedale psichiatrico?>> chiesi io.
Cercai di allacciare cosi il discorso sul mio sogno.
<<Beh si... C'è Heichen House>> disse Kira.
<<Perché?>> Chiese Lydia.
<<Ho fatto un sogno che credo fosse ambientato li ma non ne sono sicura, insomma, io questo posto non lo conosco>> dissi.
Vidi lo stupore sui volti di tutti.
<<Era un sogno o un messaggio?>> chiese Isaac.
<<Non lo so. So solo che mi trovavo li ed ero davanti ad una cella. Al suo interno c'era Stiles legato al letto e circondato da Oni>> sbottai di colpo.
<<Ti ricordi altro?>> chiese Scott, calmando la situazione.
<<No, nient altro>>
<<Questo è troppo poco>> disse Scott ma fu interrotto dal suono della campanella.
<<Ci pensiamo dopo, ora ti accompagno in segreteria cosi prendi gli orari e vai in classe>> disse Scott.
<<Okay grazie>> salutai gli altri e andai con Scott.
Camminammo per vari corridoi e arrivammo in segreteria.
<<Sono nuova e mi servono gli orari per favore>> dissi rivolgendomi ad una signora con dei bellissimi capelli lunghi e scuri.
<<Eccoli, buona giornata.>> disse porgendomi un foglio.
<<Grazie>> mi voltai e subito li osservai.
<<In che classe sei?>> mi chiese Scott.
<<Terza D>>
<<Siamo nella stessa classe, ora abbiamo chimica>>
<<Oh io odio chimica>> mugugnai.
<<Be, penso che la odierai ancora di più con il professor Harris>> accennò una risatina.
Subito dopo entrammo in classe e prendemmo posto vicini.
<<E lei sarebbe..>> disse il professor Harris puntandomi con lo sguardo.
<<Sophia Teller, sono nuova>> dissi timida.
<<Cara Sophia spero che lei non voglia prendere brutte compagnie come quella del signor McCall, vero?>> Disse in tono ironico guardandolo.
Spero che non volesse far ridere perché a me venne solo una gran voglia di tirargli un pezzo di legno in testa. Odio chimica.
<<In realtà mi è stato di grande aiuto. Senza di lui averi ritardato di molto e non avrei assistito alla sua lezione. Inoltre mi sarei persa. Questa è una scuola nuova>> dissi in tono sicuro. Non capii neanche io da dove le avevo prese quelle parole, so solo che il professore mi guardò stupito e Scott accennò una risatina.
<<Bene McCal, visto che hai ritardato per un buon motivo questa volta niente punizione. Ma d'ora in avanti non usare questa come scusa per arrivare in ritardo, chiaro?>> disse il proff.
<<Certo>> rispose Scott.
Quando il prof si girò per scrivere alla lavagna Scott si girò verso di me.
<<Io ti adoro. Stop. Hai messo a tacere Harris, nessuno lo ha mai fatto. Inoltre mi hai risparmiato una punizione perciò ti adoro ancora di più>>
Aveva sussurrato tutto d'un fiato con un'espressione mista tra stupore, eccitazione  e felicità.
Accennai solo una risatina.
La mattina passò abbastanza velocemente, a parte qualche ora passata a scarabocchiare il mio bloc notes in preda alla noia.
Quando suonò l'ultima ora ero tipo 'ora ho bisogno di una pizza'.
Io e Scott ci dirigemmo verso il cortile e incontrammo gli altri.
<<Com'è andata?>> Chiese Lydia.
<<Come primo giorno direi niente male>> ammisi
<<Niente male? Stupendo direi io. Ragazzi lo sapete che io la adoro. Ha zittito in un attimo il professor Harris e mi ha fatto risparmiare una punizione>> mentre lo diceva faceva degli strani gesti con le braccia e per poco non mise un dito nell'occhio a Isaac.
<<Be hai fatto sicuramente una buona impressione su tutti i tuoi compagni>> disse Kira.
<<Vi va di andare a mangiare? Sto morendo di fame e non riuscirei a resistere un minuto di più senza cibo>> dissi ironica.
Tutti accettarono.
Ci dirigemmo in un locale in centro e,come ricompensa per avergli fatto saltare la punizione, Scott pagò per me.
Stavamo uscendo quando chiesi di nuovo a Scott cosa aveva in mente di fare riguardo al sogno. Lui disse solo di andare da Deadon.
Quando arrivammo Scott prese da parte Deadon e gli spiegò cosa voleva fare. Deadon sembrò perplesso e poi si avvicinò a noi.
<<Ragazzi vi ricordate quando abbiamo fatto ricordare ad Isaac il luogo in cui si trovavano Erika e Boid?>> chiese Scott.
<<Si me lo ricordo bene>> sussurrò Isaac.
<<Penso che potremmo fare la stessa cosa con lei. Potrebbe ricordarsi molti particolari importanti che potrebbero essere cruciali per il ritrovamento di Stiles>> disse Scott.
<<Ma è troppo rischioso. Potrebbe non sopravvivere>> disse Lydia.
<<Non esattamente. I suoi sensi non sono sviluppati come quelli dei licantropi tuttavia lei ha la capacità di rigenerarsi come loro>> disse Deadon.
Poco dopo prese un piccolo coltellino e si avvicinò a me.
<<Guardate. Posso?>> mi chiese.
<<Si>> sapevo cosa voleva fare ma non pensavo fosse davvero possibile.
Mi fece una piccola incisione sul dorso della mano. In pochissimo tempo essa si rimarginò e scomparì completamente.
<<Com'è possibile? Insomma, io prima non guarivo in questo modo>> dissi sconcertata.
<<È questo posto. Conferisce un'energia in più agli esseri soprannaturali>> rispose Deadon.
<<È il Nemeton che ti da questo potere>> concluse Isaac.
Nel mio cervello stavo sviluppando tutta questa serie di informazioni e le stavo elaborando in modo da dargli un senso logico.
<<Okay. In cosa consiste questa cosa? Cosa devo fare?>> chiesi spaventata da quello che mi potevano rispondere.
<<Ovviamente quello che proverai non sarà molto piacevole. Immergendoti in una vasca piena di ghiaccio, se il tuo ritmo cardiaco rallenterà abbastanza, entrerai in uno stato di trans>> disse Deadon
<<Come se fossi ipnotizzata?>> chiesi io impaurita.
<<Esatto. Questo ci permetterà di accedere al tuo subconscio>>
<<Quanto deve essere lento il battito cardiaco?>> chiesi io.
<<Molto lento>> rispose Scott.
<<Com'è di preciso molto lento?>> chiesi di nuovo.
<<Quasi morto>> disse Deadon il come se fosse una cosa normale.
<<Cosa ma stai scherzando? Potrei morire!>>
<<Con Isaac ha funzionato e visto che tu hai le stesse capacità dei lupi mannari di rigenerarsi sopravviverai>> disse chiaramente Deadon.
<<È molto pericoloso?>>
<<Vuoi una risposta sincera?>> chiese Deadon.
<<No, no credo di no>> risposi incerta.
<<Non sei obbligata a farlo>> disse Derek
Dovevo farlo. Dovevo scoprire dove si trovava Stiles. Non potevo non farlo. Glielo dovevo, a tutti loro. Stiles era loro amico e loro lo conoscevano molto più di me, gli erano più affezionati.
<<Lo devo fare, prima che sia troppo tardi>> terminai cosi e poi mi cominciai a togliere la maglia.
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Ciao a tutti,
Ecco a voi un nuovo capitolo! Spero davvero che mi piaccia e ci terrei molto a sapere il vostro parere.
A me sinceramente piace molto e spero sia cosi anche per voi.
E niente... Ci vediamo al prossimo capitolo❤️
                                 Un bacio e un abbraccio
                                                                     Ale

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