Spari

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Appena varcata la soglia a casa mi butto letteralmente sul letto e sbuffo stanca. Mi prendo un attimo per pensare a tutto quello che sta capitando e di come la mia vita sia letteralmente cambiata da quando sono arrivata qua. Insomma non è che prima la mia vita fosse del tutto 'rose e fiori' ma almeno non era tutto un 'quello è stato rapito' di qua o 'lui è posseduto' di la o peggio 'quello è morto'. Insomma, che cavolo, dovremmo essere adolescenti e avere amici con cui passare interi pomeriggi a chiacchierare e giocare alla play-station, non adolescenti costretti a comportarsi da adulti a causa della morte dei propri amici.
Fino a poco tempo fa l'unica cosa che mi preoccupava erano le verifiche che avevo di chimica, ora invece mi sveglio alla mattina con la paura che qualcuno possa essere stato rapito, o peggio.
Non so più cosa fare, non so se potrei aiutare in qualche modo o se facendo cosi peggiorerei solo le cose. Non ho idea di cosa stia succedendo a Stiles e non ho idea di come stia mio fratello, visto che i medici a cui avevo affidato il compito di chiamarmi se ci fossero state novità su mio fratello, del fatto che fosse uscito o no dal coma, non si erano più fatti sentire. Non so nemmeno cosa fare con i miei presunti "poteri" visto che non so neanche io come gestirli. Non sono capace di fare niente e neanche come amica sono un granché. Non ho più chiamato Rebecca da quando sono qui e non so nemmeno se raccontarle di tutta questa faccenda. Probabilmente non lo farò visto che non voglio coinvolgerla in tutto questo. Come se non bastasse, in questo periodo ho frequenti incubi sui miei genitori, come delle visioni. Ci sono loro che mi dicono che li ho uccisi. Io non so cosa fare, so solo che sono qui da due sole settimane scarse e già sono al limite. In questo momento ho cosi tanti pensieri per la testa che questa sembra che debba scoppiare da un momento all'altro.
Mi viene solo voglia di urlare.
Mi ricordo di cosa diceva Lydia, per lei urlare era una cosa che le usciva spontanea, non si opponeva a tutto ciò.
Forse se smettessi di oppormi a ciò sarei utile anche io in qualche modo.
Mi metto seduta sul letto e chiudo gli occhi. Mi concentro su tutte le voci che ci sono nella mia testa e mi sembra che queste stanno sussurrando. Ma poi qualcosa cambia. Le voci ora sono sempre più forti, tanto che mi devo tappare le orecchie per cercare di farle smettere.
<<Basta>> sussurro.
Calde lacrime mi scendono dalle guance. Le voci sono sempre più forti e mi costringono a mettermi in ginocchio per il dolore.
<<Basta!>> urlo ora normalmente. Non so per quanto riuscirei a sopportarle ancora. Ora più che voci che urlano sembrano più un fischio sordo come quello di un fischietto, ma mille volte più forte.
Decido di lasciarmi andare.
Tolgo le mani dalle orecchie e guardo diritta di fronte a me; inspiro leggermente e tutto d'un tratto urlo. Non un urlo comune, un urlo da Banshee. I vetri della mia camera di crepano leggermente e per un momento tutti i rumori sembrano spariti. Finalmente silenzio. Poi sento di colpo un rumore che mi fa sussultare.
Uno sparo. Gelo sul posto. Mi alzo e mi guardo intorno. Non c'è nessuno nella mia stanza.
Poi sento un secondo sparo, sembra molto più forte del precedente, come se la persona si stesse avvicinando. Vado in cucina, poi in sala ma non c'è nessuno. Da dove arrivano quegli spari?
Sento un terzo sparo ancora più forte. Mi giro ma non vedo nessuno. Ad un certo punto non mi sento più le gambe e cado a terra.
L'ultima cosa che riesco a sussurrare è <<Stiles..>>
Vedo una persona entrare subito dopo ma non riesco più a stare sveglia e tutto si fa nero.

***

Appena riprendo conoscenza la prima cosa che vedo è la faccia di Scott.
<<Si è svegliata>> le sue parole rimbombano nella mia testa e io me la sfioro facendo una smorfia. Mi alzo seduta e mi guardo intorno.
Noto con dispiacere che non sono più a casa mia, ma sono nel salotto di Stiles, di nuovo. Lo vedo steso nel letto, con un aspetto ancora peggiore dell'ultima volta. Vedo Lydia che si fa strada nel corridoio e sta venendo verso di me. Mi giro e riesco a intravedere in cucina Kira che sta medicando una ferita a Derek. Isaac è seduto su un bracciolo del divano di fianco a me e mi sta osservando con sguardo interrogativo.
Lydia, che nel frattempo mi ha raggiunto, mi bombarda con le sue solite mille domande
<<Cosa è successo? Perché sei svenuta? Ora come stai?>>
<<Ero in camera mia e ad un certo punto ho cominciato a sentire delle voci nella mia testa. Dapprima sussurravano poi, quando si facevano sempre più forti, ho urlato e in quel momento tutte le voci sono sparite. Ho sentito tre spari e sono andata in cucina, poi in sala, dove sono svenuta>> dopo aver fatto un breve riassunto della mia esperienza Scott e gli altri si guardavano interrogativi.
<<Hai detto che hai sentito tre spari?>> chiese Isaac curioso.
<<Si perché?>>guardai Isaac negli occhi e lui rivolse lo sguardo verso Derek, cosi lo feci anche io.
<<Quando siete andati via sono rimasto con Stiles per circa dieci minuti. Mi sono alzato per andare a fare la doccia quando due Oni sono comparsi davanti a me e dopo aver tirato fuori le Katane, hanno cominciato ad attaccarmi. Mi stavo difendendo ma ero troppo debole, cosi mi sono inginocchiato a terra pronto per essere ucciso, quando tutto d'un tratto sento degli spari. Delle pallottole d'argento avevano preso in pieno i due Oni, che si erano dissolti, e una terza mi ha preso in pieno la spalla. Quando sono andato fuori per vedere chi aveva sparato non ho visto nessuno. Però ho ancora i proiettili>> dopo aver raccontato tutto ero più che allibita. Io avevo percepito gli spari.
Come per distogliermi dai miei pensieri Derek mi porge le pallottole. Le guardo attentamente e vedo un piccolo lupo inciso su una di queste.
'Non credo sia possibile' pensai.
<<Non mi dicono niente>> cerco di sembrare il più calma possibile.
<<Non ti ricordi cosa hai detto prima di svenire?>> mi chiede Scott cambiando discorso.
<<No, mi ricordo solo che ho visto qualcuno entrare dalla porta e poi tutto si è fatto nero>> adesso che ci penso mi chiedo chi sia entrato in casa mia.
<<Io ti ho sentito urlare da casa mia, grazie al mio udito da lupo, e mi sono subito precipitato qua in moto. Appena sono entrato ti ho vista accasciata a terra e ti ho portata qua. Prima di entrare in casa, però, ti ho sentito pronunciare un nome e poi ho sentito un tonfo...>> dopo aver detto tutto ciò si blocca e si guarda intorno. Solo ora noto che anche Derek e Kira ci hanno raggiunti.
<<Hai detto 'Stiles'>> dice spaventato.
<<E allora? Non capisco>>non riesco a capire il motivo di tutta questa preoccupazione per il solo fatto che io ho pronunciato un nome.
<<Vedi, le Banshee sono dette anche messaggere della morte non a caso. Loro riescono a capire quando le presone sono in pericolo. E visto che te sei presumibilmente tu sei una Banshee..>> ora era Lydia a parlare.
<<Magari mi sbaglio, magari non significa niente. Magari lui non è in pericolo..>> non mi va molto giu il fatto che per colpa mia tutti credano che lui sia in pericolo ma non faccio tempo a finire la frase che subito Derek mi interrompe.
<<Sophia le Banshee non predicono il pericolo, predicono la morte>>

My New Life ❁ Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora