Autore:VivianaCarta
"Quante volte ti svegli nel pieno della notte con l'angoscia addosso, e ti chiedi se è solo un sogno o la realtà?
Certe volte mi chiedo a cosa serve la vita se poi per una stupidaggine ti viene tolta così in fretta da lasciarti spiazzato.
Un dolore così forte da mozzarti il fiato e da porti tante domande come...
Perchè?
È uno scherzo?
Come faccio ora senza di lui...
Se potessi cancellare la mia memoria lo farei, rincominciare da zero per non ricordare il dolore della perdita di una persona a te cara.
Se potessi dimenticare la morte di una persona la mia anima sarebbe più leggera e senza alcuna traccia di dolore.
Ho voluto così tanto bene a zio Piero e lo perso...la morte se l'ha portato via lasciando un vuoto incolmabile.
Zio Piero per me era come un secondo padre veniva sempre a casa, ogni giorno, quando non poteva mi ricordo che chiamava mio padre per sapere cos'ha fatto nella giornata.
Ho pensato allungo una ragione per cui sia morto.
E quante volte mi sono chiesta...perchè?...la risposta è sempre la stessa...la vita oltre che essere bastarda è anche ingiusta e stupida!
Cercare qualcuno a cui dare la colpa per tutto questo.
Mi ricordo quando mio padre mi ha dato la notizia della sua morte, un fulmine a ciel sereno.
Stavo rientrando a casa ed ero contenta perchè dovevo chiedere a mio padre se potevo mangiare una pizza nella mia cantina insieme alle mie amiche.
Rientrata a casa l'aria che circolava non era tranquilla, neanche il volto di mio padre che cercava di fare un sorriso sforzato, c'era solo lui in cucina non sapevo dov'era mia madre.
<Papà> dissi andando verso di lui e sedendomi sopra le sue gambe
<Ti devo dire una cosa!!> continuai sorridendo, lui era pallido si vedeva che stava male per qualcosa ma non capii subito.
<Dimmi Meredith> mi guardò
<Che c'è papà?> chiedi guardandolo negli occhi un pò lucidi
<Nulla...> rispose semplicemente
<Non ci credo...dimmi cos'è successo?> chiedi innocentemente
<...Meredith...è morto zio Piero...> disse con voce tremante.
Rimasi li impietrita aspettando che qualcuno entrasse da quella porta e mi disse "Sei su kendit camera! È tutto uno scherzo!!" rimasi a guardare la porta per una manciata di secondi sperando veramente che fosse uno scherzo.
Il mio cuore batteva a mille, non riuscivo a crederci, non capivo più nulla.
Nella mia testa c'erano solo due parole...è morto...
Dopo pochi secondi entrarono mia madre e mio fratello, mia madre piangeva, aveva gli occhi rossi dal pianto mentre mio fratello teneva la testa bassa come per nascondere il suo dolore.
Sentì le lacrime scendere sul viso, non mi importava di levarle, il dolore era così tanto che non avevo le forze di farlo.
<Com'è morto?> chiesi tra un singhiozzo e l'altro
<Un infarto...stava andando a lavoro> intervenne mia madre
Nella mia mente scorsero i momenti più belli vissuti con lui, la sua risata, il suo sorriso, le sue battute ma sopratutto il suo modo di essere.
Il giorno in cui è venuto a casa il giorno della befana, aveva una scatola in tra le braccia.
<Tieni questo è per te!> mi disse sorridendo.
Capii subito di che si trattava, apri la scatola e trovai un cucciolo di cane, era tutto bianco con un occhio nero, sembrava una nuvola di zucchero filato, era tenerissimo.
Rimasi colpita e subito mi misi a saltare dalla felicità, nonostante papà non volesse a tenerlo in casa mio zio l'ha convinto.
Ero così contenta il giorno che non mi accorsi di quanto era importante lui per me.
Ti accorgi solo dopo averle perse che erano le cose più importanti della tua vita, quelle che non ti avrebbero mai deluso o ferito in qualche modo.
Io me ne accorsi il giorno in cui mio padre mi diede la notizia.
Quando una persona ci lascia, quando non è più qui e non possiamo toccarlo o sentire la sua voce e la sua presenza...sembra scomparsa per sempre.
Ma io penso che se un affetto sincero non si dimenticherà mai, il suo ricordo vivrà sempre dentro di me anche se la sua immagine inizia sempre di più a cancellare.
Ho sempre pensato che gli angeli fossero la cosa più bella del mondo e oggi credere che lui sia uno di loro con il suo sorriso che non scorderò mai mi fa stare un pò meglio.
Dopo il funerale non smisi un momento di piangere, non uscivo di casa, mangiavo poco e non avevo voglia neanche di parlare...
Il dolore è inspiegabile e indescrivibile anche ora che sono passati tre anni dalla sua morte, ogni giorno il suo pensiero riaffiora nella mia mente facendomi da una parte stare bene ma dall'altra male per non poterlo più abbracciare come una volta.
E se ci fosse una seconda possibilità?
Qualcosa che permetta a lui di tornare indietro, almeno non soffrirò più!
A volte le cose non vanno come vorresti.
Ma questa è la realtà.
La vita purtroppo ti mette a dura prova e non sempre le cose vanno bene.
Io dopo la morte di mio zio sono cambiata completamente, i pensieri che avevo prima sono cambiati, non mi affeziono più come prima alle persone e cerco sempre di non aprire il mio cuore alle persone anche a cui voglio bene.
Adesso lui non viene più a casa...e la sua mancanza ogni giorno che passa si sente sempre di più.
Oggi non ne parliamo quasi mai per non stare male come il giorno della sua morte.
Sono successe tantissime cose in questi anni e lui non c'era purtroppo...
I suoi sogni erano tanti...quello di vedere sua figlia sull'altare, continuare il suo lavoro che tanto lo rendeva felice nonostante tutte le difficoltà...
Aveva tanti sogni che purtroppo sono stati spenti alla velocità della luce, come si preme un interruttore, come un fulmine a ciel sereno...
Lui se n'è andato in un battito di ciglia lasciando tutti spiazzati e senza parole, senza una ragione, senza preavviso, senza poterci vedere e riabbracciare o ridere come solito facevamo.
E oggi mi ritrovo qui a pensare, come se lui ancora fosse qui con me e il suo modo di essere che coinvolgeva tutti.
E a tutte quelle volte che avrei voluto dirgli ti voglio bene.."
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Concorso By: LePazzeDaLegare[Iscrizioni chiuse]
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