Autore:LorenzoRoma99
Counting stars
"Uno, due, tre, quattro, cinque, sei,... ventidue, ventitrè, ventiquattro,... quarantasette, quarantotto,...".
Driss era un bambino di sette anni. Stava contando a mente le stelle nel limpido cielo privo di nuvole. "Aspetta Driss, forse la numero cinquantaquattro l'hai già contata. Già mi sa proprio che l'hai contata." Driss sbuffò, na fece attenzione a non fare troppo rumore. Non avrebbe voluto svegliare la zia. "Dai ricominciamo. Uno, due, tre,..." e continuò a contare.
Era sdraiato da solo al di fuori di una tenda blu, in mezzo al fango del campo profughi di Dankerque, in Francia. Era scappato dalla Siria, dalla sua città che ha sempre amato, Palmira, ora sotto il dominio di quei terroristi islamici. Non si ricordava mai il nome del gruppo. "ISIS!" pensò "Ma perché ci penso?!?! Io devo contare le stelle! E ora devo ricominciare! Karima aiutami, per favore".
Karima era la sua migliore amica. Anche lei era una bambina siriana di sette anni, ma era un pò più alta di Driss e spesso lo prendeva in giro amichevolmente perché Driss era basso. Ma a lui non importava perché si volevano molti bene, erano inseparabili. Le mancava molto Karima. Lei non era riuscita a scappare in tempo, così come i loro genitori. La zia diceva che sarebbero arrivati, che stavano bene, ma il bambino era dubbioso.
L'unica cosa che aveva di Karima era una bambola di pezza con un foro di proiettile all'altezza della milza.
Ma gli bastava per ricordare la sua amica, nella speranza che un giorno si sarebbero rivisti.
"Riuscirò a contare tutte le stelle che si riescono a vedere in questo cielo Karima, è una promessa. Dovevamo farlo insieme, ma lo farò per te.- Dai Driss, muoviti! - disse Karima.
- Aspettami! -
I due bambini stavano correndo fuori dalla città.
Si fermarono ansimando. - Sei lento. E basso. - disse la bambina con una smorfia.
Driss le fece una linguaccia - Sei partita prima! E poi crescerò, diventerò quasi due metri! -
- Non ci credo! -
- Ti dico di sì! -
Detto questo Karima si gettò sopra a Driss, cadendo insieme una sopra all'altro.
- Ahia! - disse il bambino.
- Non ti ho fatto niente. -
Detto questo gli stampò un bacio sulla guancia e poi rotolò accanto, sulla sabbia.
Driss si asciugò la saliva dalla guancia, ma non disse niente.
- Iniziamo a contare? - disse la bambina guardando il cielo.
- Va bene. Inizia tu. -
E Karima inziò a contare.Si era fatto molto tardi.
- Kar, dovremmo rientrare. -
- Mi hai distratto! -
- Continuamo domani. -
- Va bene. Ero arrivata a quattrocentotrentadue. -
- Brava! Io solo a trecentonovanta nel mio secondo turno! -
Si alzarono e tornarono in città, facendo attenzione a non fare rumori.
Abitavano in palazzi uno di fronte all'altro.
- Ci vediamo domani. -
- A domani. -
Questa volta fu Driss a darle un bacio.Si sentirono spari, esplosioni e raffiche di mitra.
Driss si svegliò di soprassalto.
C'era confusione, grida e puzza di fumo. Un'altra esplosione fece tremare il palazzo e crollarono dei piccoli pezzi di soffitto colpendo Driss in testa senza conseguenze.
Sua madre entrò in camera spaventata e gli disse - Dobbiamo andarcene Driss, la città è sotto attacco militare! -
- Dov'è papà? -
- Sta preparando il necessario per scappare. -
- E Karima? - disse preoccupato.
- Non lo so! Ora aiutarmi a prendere la tua roba! -
- Devo andare da Karima, devo vedere come sta! -
- No Driss! -
Ma il ragazzo non la ascoltò e si diresse verso la casa di fronte.
- Drisssss, fermo! - sentì urlare, ma la ignorò.
Entrò nell'altra casa. Non trovò nessuno. Cercò ovunque. Entrò in camera di Karima. C'era un buco nel muro e per terra c'era una bambola di pezza con un foro all'altezza della milza. La prese in mano e la guardò - Dov'è Karima? -
Si sentì un'altra esplosione, molto potente, che aprì una breccia nel muro. Poi un'altra e il soffitto crollò su Driss.Driss si risveglia su un barcone su un barcone in mezzo al mare.
Sua zia lo guarda - Ehi, ciao Driss. -
Ha la bambola di Karima in mano.
La guarda.
- Cos'è successo? -
- C'è stata la guerra e noi siamo scappati. -
- Prima che scappassimo. -
- Ti ho trovato sotto ad alcune macerie, svenuto e ti ho portato in ospedale. Lì ti hanno curato e hanno detto che avresti avuto frequenti amnesie, perdite di memorie che diminuiranno nel tempo fino a scomparire. I medici hanno detto che sei stato fortunato. -
- Dove sono la mamma e papà? -
La zia aveva lo guardò triste e davvero sconsolato.
- Mi fai le stesse domande ogni volta che ti risvegli. -
- Non ricordo zia...-
- Sono rimasti là. Non sono riusciti a scappare... ma stanno bene. -
- E Karima? -
- Non lo so Driss, mi dispiace... -
- Perché l'uomo fa la guerra? -
La zia non si aspettava una domanda del genere, infatti non rispose subito.
- Driss, la sete di violenza dell'uomo è insaziabile e la violenza stessa è appagante. -
Driss la guardò poi si sedette sul fondo di legno dell'imbarcazione, ripensando a tutte le grida dei suoi concittadini.Driss si svegliò di colpo spaventato. Era steso nel fango del campo. Si era addormentato contando le stelle ed era quasi mattino.
Si alzò in fretta e si diresse verso la tenda della zia e si sdraiò accanto a lei.
- Driss, perché sei stato fuori tutta la notte? - disse a bassa voce. Non si era accorto che era sveglia.
- Stavo contando le stelle, come facevo con Karima a Palmira. Però mi sono addormentato. E ho fatto un sogno. -
- Cosa hai sognato? - era preoccupata.
- Quello che è successo prima e dopo la guerra. -
- Hai sognato mamma e papà? -
- Sono morti vero? Dimmi la verità. - aveva gli occhi pieni di lacrime - Sono morti perché sono usciti a cercarmi. Sono morti a causa mia. Sono un assassino zia. Ho ucciso i miei genitori. - non riuscì a trattenere i singhiozzi e lacrime inumidirono il pavimento della tenda.
- Driss! Non è assolutamente vero! Non devi neanche pensare a queste cose! È stata la guerra, gli uomini! Non te! -
- Se avessi obbedito a mia madre sarebbero vivi entrambi! E anche Karima è morta! Ne sono certo! - si alzò e scappò dalla tenda con gli occhi chiusi e con le lacrime agli occhi - Driss! Fermati! - ma continuò a correre verso la strada.
Si fermò sulla striscia che divideva la carreggiata. Vedeva una luce provenire da distante. No, erano due. E Driss era quasi attirato da quelle luci. Sapeva che l'avrebbero salvato e così decise di andargli incontro."
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Concorso By: LePazzeDaLegare[Iscrizioni chiuse]
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