Concorso scrittura
Autore:iansome99
Titolo storia:In cerca di una nuova vita
"Entrati in macchina, iniziamo a chiacchierare < dove mi porti ? > chiedo curiosa < andiamo a prendere una cioccolata > dice tranquillo < con la panna ?> chiedo < se ti piace si > < certo che mi piace! Sono molto golosa > dico . < mi piace saperlo. Potrò utilizzare questa nuova notizia a mio favore > < cosa intendi dire ?> chiedo < puoi rilassarti un po? Almeno potremmo divertirci > dice lui < va bene, come vuoi > dico.
Dopo dieci minuti circa di viaggio arriviamo in un "bar-pasticceria " , il mio punto debole!
< forza entriamo > < volentieri > dico entrando insieme al lui . < buongiorno potrebbe portarci due cioccolate con panna, e due fette di torta al cioccolato e nocciole con crema pasticciera ?> chiede mentre ci sediamo al tavolo . < vedi, non sei solo tu golosa, è anche il mio punto debole. Non so se lo hai capito, ma vado matto per il cioccolato, e ho pensato anche tu> dice < hai pensato bene !> dico felice . < ecco a voi, le cioccolate e le fette di torta > dice la cameriera, che è anche molto carina < grazie molto gentile > dico . < bevi piano che è molto calda > dice Erik premuroso < si, grazie per il pensiero> < sai che non devi ringraziarmi, se faccio qualcosa lo faccio perché ho voglia di farlo > dice . Ogni momento che passa è sempre più dolce. < ah, e dimenticavo, stai molto bene in piastra, anche se la verità è che stai bene in ogni modo> dice < g-razie > dice arrossendo . Iniziai subito a mangiare la panna sulla cioccolata come se fosse la prima volta volta che la mangio, e poi inizio con la
Cioccolata , che è veramente buona !
< è squisita questa cioccolata > dico < si, quasi quanto te > dice lui facendo un sorriso malizioso < lecchino !> dico scherzando < mmhh.. Forse un po> ci guardiamo e partiamo a ridere come due matti, mentre la cameriera ci guarda storto, ma non mi importa, è bello sentirlo ridere, mi rende felice.
Finita anche la torta, penso che esiste un posto dove poter continuare a stare insieme tranquilli, e allora dopo aver parcheggiato la macchina, gli faccio strada.
< ecco, questo è IL parco > dico < è fantastico, perché dici " il " ? > dice rimanendo a bocca aperta per il paesaggio < perché è questo parco che mi ha fatto prendere una decisione> < una decisione riguardo cosa ?> < riguardo te > dico, e lui non dice niente. Gli prendo la mano e ci sediamo su una panchina, dove lui, seduto affianco a me, mette il suo braccio dietro il mio collo per potermi abbracciare. < qua mi sento libera, è protetta > < si mi trasmette le stesse sensazioni, e vorrei essere io s trasmetterle a te, sopratutto la seconda > vuole proteggermi, anche io lo vorrei in fondo, e non poco . < sei così tenero, sai stiamo iniziando ad uscire assieme, e non so quasi niente di te > dico. Lui fa un lungo sospiro < hai ragione, la verità è che non amo parlare di me, preferisco parlare di te perché sei molto più interessante. Sono figlio unico, e i miei sono separati. > dice quasi freddo < ti dà fastidio parlare di questo? Se è sì possiamo cambiare argomento, non voglio metterti a disagio> dico veloce. Lui mi guarda negli occhi < no, non mi metti tu a disagio, è che questo è un argomento delicato, molto per me> dice, per fare un altro dei suoi sospiri < però forse è arrivato il tempo di parlarti un po di me. Sei la prima persona con cui ne parlo. Ed è molto difficile farlo. Non so se riuscirò a trovare le parole più adatte per parlare di questo perché, non lo so , perché è così strano parlarne con qualcuno che non sia me stesso. Per anni ho cercato di capire qualcosa, è l'unica cosa che ho capito è che dovevo smettere di cercare una motivazione perché non l'avrei mai trovata. Vedi mio padre non amava mia madre, ma comunque rimaneva sposato insieme a lei per me, per non farmi sopportare il peso di vivere come figlio di genitori di divorziati. Anche se poi alla fine divorziarono. Tutto è iniziato con Kathe, mia zia, cioè non lo era ma io l'ho sempre chiamata così. Io stavo sempre con mio padre, e lui mi portava ovunque, negli stadi, al mare, con lui sono stato dappertutto. Mentre mia madre stava sola a casa, io uscivo con mio padre è l'amante, che io chiamavo zia Kathe. Lei non è stata l'unica amante, ce ne sono state tante, tutte mie zie > dice quasi come per ridere < lui non ha mai amato mia madre, e neanche tutte le sue numerose amanti, e questo mi ha fatto crescere con una concezione un po distorta della vita. Mentre lui continuava a tradire mia madre lei è entrata in depressione, e aveva iniziato a bere, finché io non ho fatto ragionare mio padre, così lui ha chiesto il divorzio e mia madre, superato il primo periodo di dolore, si è rifatta una nuova vita, e ora è felice. Crescendo con mio padre come esempio ho iniziato a usare le ragazze solo per divertirmi, facendo attenzione però a non farle innamorare troppo. Per questo con le ragazze sono stati un classico Don Giovanni > < basta non c'è bisogno di continuare, questo forse è anche troppo. Tu ti fidi di me e mi hai aperto il tuo cuore. Cosa che mi fa fidare di te. > dico poco prima di guardare i suoi occhi tristi dai ricordi di quando era bambino. Non riesco a trattenermi e inizio a baciarlo. Lui corrisponde bisognoso di me, e l'atmosfera del parco ha reso tutto così romantico. Non voglio che Erik continui a soffrire, e cercherò di farlo felice in ogni modo che mi è possibile. Gli starò accanto, come lui sta accanto a me."
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Concorso By: LePazzeDaLegare[Iscrizioni chiuse]
De TodoVolete farvi conoscere al mondo di wattpad? Non sapete come fare? Allora siete nel posto giusto! Concorso di scrittura e di cover, partecipate in tanti! Tutti i dettagli per partecipare nel primo "capitolo".