36-Sono qui

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Syd si sentiva vuota. Avevano appena lasciato il campo di battaglia in seguito alla loro vittoria. Quasi non le sembrava vero: finalmente il suo più grande tormento era stato eliminato. Eppure si sentiva ancora triste, si sentiva come se la sua vita non avesse più senso.
-Syd?-la chiamò Matt mettendole una mano sulla spalla-Come stai?
La donna si limitò a scuotere la testa mentre continuava a camminare vero il castello.
-Ti va di parlarne o...
-No, ti prego.-lo supplicò la donna-Voglio solo tornare a casa da mia figlia e gli altri ragazzi.
Matt annuì e tornò dalla moglie. Nel frattempo si fece avanti Liam.
-Mi potresti spiegare cos'è successo a nostra figlia?-domandò l'uomo con sguardo severo.
-Sai é stata prigioniera di Justin, puoi immaginare.
-Devo vederla.-disse Liam-Almeno un'ultima volta.
-Sopratutto perché non sa che tu vuoi andartene.
L'uomo si fermò di colpo-Non le hai ancora detto niente?
Syd continuò a camminare scuotendo la testa.
Tre secondi dopo si ritrovò sua sorella al suo fianco.
-Problemi nel regno di ghiaccio?
-Dakota, ti prego.
-Scusami. E solo che, con tutto quello che é successo credo che tu abbia bisogno di parlare con...
-Daki, no. Vi prego, smettetela.
Detto questo la donna accelerò il passo e di ritrovò a tenere il gruppo in prima fila. Come se fossero ancora sul campo di battaglia.
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-Ho vinto ancora!-urlò Lynn stracciando i ragazzi più grandi all'ennesima partita a carte.
-Ci rinuncio.-mormorò Chris appoggiando la testa sul tavolo.
-Dai, mi mancava solo una carta per aprire.-protestò Zack buttando le carte sul tavolo-Io non gioco più contro di te, ci batti in tutto.
-Forse perché la piccoletta é molto più furba di voi.-disse Laura entrando nella cucina.
La donna prese una bottiglia e versò dell'acqua in un bicchiere.
-Su questo non ci sono dubbi.-rispose l'altra ninfa della terra con la testa ancora attaccata al tavolo-Sei appena tornata dalla stanza di Ems?
Laura annuí.
-E come sta?
-Molto meglio. Ora c'é Logan con lei.
-Logan?-chiese Zack sorpreso.
La donna annuí-Sono ore che continua a dirmi che doveva vederla, allora l'ho accontentato. Bhe, sarà meglio tornare in infermeria: tra poco dovrebbero tornare i vostri genitori e devo farmi trovare pronta.
Detto questo la donna uscì dal locale e Lynn tornò in camera sua a giocare con le bambole. Rimasero solo Chris e Zack.
-Credi che tra quei due ci sia qualcosa?-domandò il ragazzo.
-Cosa intendi per "qualcosa"?
Zack si grattò il naso-Riformulo la frase: secondo te, tra quei due, é successo qualcosa di, come dire, amoreggiante mentre erano da Justin?
Chris lo guardò male-Due cose: uno, la parola amoreggiante non esiste. Secondo, fai sembrare il "da Justin" come il nome di un ristorante.
-Rispondi alla domanda e non criticare.
-D'accordo.-rispose la ragazza alzando gli occhi al cielo-Io credo che quello che hanno passato da Justin, come lo dici tu, sia qualcosa di forte: basta vedere com'è messa Emily e le ferite di Lol per capirlo. Non credo che i due si amino, però quello che é successo li ha legati e ora vogliono superare insieme la cosa, come hanno fatto mentre erano ancora lì.
-Wow. Da dove ti sono usciti tutti questi pensieri?Dal buco d.....
Il portone si aprì nel momento più adatto. I due ragazzi corsero all'entrata e Chris andò ad abbracciare il resto della sua famiglia. Fu felice appena vide che stavano tutti bene. Anche Laura, Lynn e Sky arrivarono dagli altri.
-Qualcuno ha bisogno di cure urgenti?-domandò Laura cercando tra la folla qualcuno ferito gravemente.
-Fortunatamente nessuno.-rispose Amy facendosi strada verso la figlia.
-Mamma.-disse Sky andandole incontro-Cos'è successo?
La donna trasse un respiro profondo-Justin é morto.
-Davvero?-domandò Zack sfoderando un sorriso.
-A meno che la sua testa non si sia riattaccata al corpo, direi che é morto sul serio.
Chris e Sky trassero un sospiro di sollievo-Quindi é finita? Non dobbiamo più combattere?
-Forse, ma non tiriamoci la sfortuna addosso per favore.
Syd, che fino a quel momento era rimasta in disparte, si fece largo tra la folla e si mise a capo del gruppo.
-Allora-iniziò a dire, schiarendosi la voce-Volete tornare a casa domani, o volete passare qui un altro giorno?
Un paio di persone risposero a favore del giorno seguente.
-É così sia. Preparate le valigie. Si torna a casa.
La folla si sgretolò e Nick andò da Syd per abbracciarla.
-Sei stata bravissima prima.-commentò l'uomo dandole un bacio sulla fronte-davvero, ricordami che non devo farti arrabbiare o potrei finire sgozzato.
-Non esageriamo.-Syd si sporse in avanti e baciò l'uomo. Quando i due ebbero finito, Liam si fece avanti.
-Non vorrei disturbare, ma Syd, io vorrei vedere come sta mia figlia.
Syd annuì e accompagnò il marito verso la camera di Emily. Dopo aver aperto la porta si trovarono davanti Logan.
-Scusami.-iniziò a dire la donna-Logan vai a riposarti un po', qui ci pensiamo noi.
Il ragazzo, dopo aver visto la coppia uscì confuso dalla stanza.
Syd si girò verso Emily, la quale stava ancora dormendo-Adesso ha ancora la febbre alta ma sta migliorando. Almeno credo.
Liam iniziò ad accarezzare il volto della figlia-Speriamo.
-Aspetta che si svegli prima di andartene.
L'uomo si sedette sulla poltrona accanto al letto-Non mi muovo da qui.
Syd si appoggiò, invece, al bordo del letto e guardò la figlia.
-Assomiglia a mia madre.-comunicò la donna dopo aver sospirato.
-Tua madre?
-Si-rispose- Laura mi ha detto che anche lei era bassina con lunghi capelli biondi e occhi azzurri.
-Davvero?
Syd annuì-Già, a quanto pare abbiamo litigato per anni inutilmente.
-Mi dispiace.-disse Liam prendendo la mano della moglie-Mi dispiace davvero, per tutto quello che ho fatto.
-Ormai é troppo tardi-Syd si guardò le mani e, senza indugio, si tolse la fede e la diede al marito-Hai fatto la tua scelta. Ora ne paghi le conseguenze.
In quel momento, Emily iniziò a svegliarsi.
-Vi lascio soli.-annunciò Syd alzandosi dal letto-Avrete molto di cui parlare.
-Mamma-mormorò la ragazza non appena la donna uscì.
-Ci sono qui io.-rispose il padre avvicinandosi ancora di più.
Emily raccolse tutte le forze che aveva e lo abbracciò-Dov'eri?
-É una lunga storia. Ma ora sono qui con te.
La ragazza si rimise sdraiata sul letto-La mamma?
-Tua madre é arrabbiata con me.-rispose Liam accarezzandole la testa-Forse.
-Come se fosse una novità.
I due rimasero in silenzio finché il padre non prese coraggio-Tesoro, io me ne vado.
-E quanto starai via questa volta? Un mese? O forse due? O magari quattro mesi come l'ultima volta?-commentò Emily arrabbiata e con le lacrime agli occhi.
-Io...non tornerò più a casa. Mentre tu non c'eri sono successe delle cose e...
-Ho capito.-rispose secca la ragazza girando lo sguardo.
-Volevo chiederti un'ultima cosa: con chi vuoi stare? Con me o con tua madre?-Emily non aprì bocca, anche se lo sapeva benissimo dove sarebbe rimasta-La decisione spetta solo a te.
-Io credo che rimarrò con la mamma.
Liam sentì un tonfo nel cuore, immaginava che sarebbe stata quella la risposta ma sentirla con le proprie orecchie faceva male. Anche dopo tutto quello che era successo e dopo tutto quello che aveva creduto, lei era ancora sua figlia.
-D'accordo.-Liam senza dire una parola si alzò dal letto e diede un bacio sulla guancia della figlia. Successivamente uscì dalla porta e Logan rientrò al suo posto.
-Ems, va tutto bene?-domandò il ragazzo avvicinandosi a lei.
Emily iniziò a piangere e il ragazzo tentò di tranquillizzarla con un abbraccio.
-Shhh, va tutto bene.
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La notte arrivò svelta quel giorno, quel maledetto giorno. Erano successe tantissime cose, troppe per una sola settimana. E mancavano ancora un paio di ore alla partenza.
Chris era appoggianta alla finestra della stanza comune ad ammirare il paesaggio. Bhe, in realtà stava aspettando che qualcuno mettesse piede là dentro dato che era da quando Emily e suo fratello erano spariti che qualcuno non ci entrava.
La ragazza guardò l'orologio sulla parete: erano le undici e ancora non era riuscita a trovare un motivo per cui addormentarsi. Passarono altri dieci minuti quando sentì la porta aprirsi.
-A quanto pare abbiamo avuto la stessa idea.-Chris si girò di scatto e guardò Zack in tutto il suo splendore.
-Tu cosa avevi in mente?
Il ragazzo alzò le spalle-Avevo bisogno di compagnia, tutto qui. Non é curioso che abbia trovato te tra tutte le persone in questo posto?
Chris scosse la testa-Credo di no. Cioè si ma, come dire, é un segno del destino.
-Frasi filosofiche a parte, ci facciamo compagnia a vicenda?
La ragazza annuí e Zack si appoggiò accanto alla ragazza.
-Cosa guardi?-chiese guardando fuori dalla finestra.
-Il cielo, é davvero stupendo stanotte.
-Già.-rispose il ragazzo guardando Chris-Davvero stupendo.
I loro sguardi si incrociarono e i due non poterono fare a meno di sorridere.
-Allora, come passiamo il tempo?
-Un'altra partita a carte?-scherzò Chris cercando di evitare di guardare gli occhi di lui. Si sentiva troppo in imbarazzo.
-Io pensavo a qualcosa di meglio.
-Del tipo?
-É una cosa che volevo fare da tanto ma non ne ho mai avuto l'occasione.
Chris iniziò a sudare-Una partita a scarabeo? Guarda che sono forte in quel gioco.
Zack sorrise-Non era quello che avevo in mente.
-Allora cosa vuoi fare?
-Questo.-Zack prese tra le mani il viso della ragazza e le strappò un lungo bacio appassionante.

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