Capitolo 2

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Dopo l'intervallo, Arianna salutò Jimmy e si diresse a tutta velocità verso la sua classe.

Pian piano, arrivarono anche gli altri, insieme alla professoressa.

Mancavano però Doug e Davy Jones, l'altro bocciato.

«Ragazzi, sapete dove sono McArthur e Jones?» chiese la professoressa.

«Mi hanno detto che andavano in bagno.» Arianna si girò verso il possessore di quella voce e scoprì che era Michael. Lo osservò e capì benissimo che stava mentendo.

In quel momento, la porta si spalancò ed entrarono Doug e Davy, senza neanche scusarsi.

«Ragazzi, siete in ritardo.» li riprese la professoressa, accigliata.

Davy annuì impercettibilmente e mormorò un mi scusi, poi raggiunse il suo banco in tutta fretta.

Doug alzò le spalle, invece. «È la vita.» disse.

«McArthur, non cominci subito con le sue pagliacciate. Rientrare in classe in orario è una regola.»

«Sticazzi.» ribatté Doug, con un sorrisetto.

«McArthur! Le sembra il modo di rispondere, questo? Nota sul registro, e la prossima volta ti mando dalla preside!» sbottò la professoressa, paonazza.

Doug alzò le spalle, di nuovo, poi raggiunse il suo banco.

Arianna lo guardò avvicinarsi, ma lui non ricambiò lo sguardo. Si sedette, ignorandola completamente.

Arianna scosse la testa. Fece per parlargli, ma sentì il coraggio mancarle all'ultimo, costringendola a fermare la mano a mezz'aria.

"E se poi mi prende di mira? E se poi non concludo nulla? E se poi peggioro le cose?" pensò, abbassando lo sguardo.

Ritirò la mano bruscamente. Doug sembrò sentirla, perché si girò di scatto.

Arianna sobbalzò, colpita dai riflessi con cui Doug si era girato.

«Che vuoi?» le chiese lui, con tono maleducato. Arianna si rese conto di essere ad un punto di non ritorno. "Cosa dico, cosa dico?" pensò.

«Avevate programmato tutto, vero?» domandò. Poi si maledì per aver chiesto una cosa così stupida.

«Che t'interessa?» rispose lui, freddo, girandosi di nuovo in avanti.

«Il tuo comportamento non ti porterà lontano.» gli disse lei, calma. In una situazione normale avrebbe lasciato stare, ma quel ragazzo le piaceva. Non voleva che finisse su una brutta strada.

«Faresti meglio a non immischiarti negli affari degli altri.»

«Sono la sorella di Jimmy Kirk, lo so che prima non ti comportavi così. Perché ora infrangi le regole? Che cosa ci guadagni?»

Doug si girò di scatto, guardandola dritta negli occhi. «Smettila di seccarmi, come se avessi intenzione di parlare con una mocciosa che ho appena conosciuto.» sbottò, spazientito.

Poi le diede le spalle.

Arianna decise di lasciarlo in pace. Era decisamente più difficile di quanto avesse pensato.

In quel momento, però, la porta si aprì. Entrò la preside con un ragazzo.

«Lui è il ragazzo nuovo?» chiese la professoressa.

A quelle parole, Arianna aggrottò le sopracciglia. Si girò verso Jade, che però allargò le braccia e scosse la testa: non sapeva nulla nemmeno lei.

Mi Piaci Così Come Sei. [Doug McArthur]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora