Capitolo 21

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Il giorno dopo, Arianna dovette assentarsi di nuovo da scuola, per andare a fare il test di paternità. Con lei vennero, oltre a Chronos, Byron e Valentine, la presunta madre, anche Jimmy e i suoi genitori. 

Era la prima volta che Arianna incontrava Valentine, e da quando l'aveva vista per la prima volta non riusciva a smettere di lanciarle occhiate. Era come se fosse finalmente riuscita a trovare l'ultimo pezzo di un puzzle, che era andato perduto. Ogni volta che il suo sguardo si posava su di lei, Arianna si rendeva conto di averla già vista, molto tempo prima. 

«Io me la ricordo.» disse a bassa voce a Chronos, in macchina. 

Il fratello si girò, sorridendo. «Anche io! È tutto così strano... Mi sembra di essere in un film.» 

«Già. C'è una cosa che mi piacerebbe sapere, però.» commentò ancora Arianna sempre a bassa voce e aggrottando le sopracciglia. 

«Vuoi sapere cosa li ha spinti a metterci in adozione?» la precedette Chronos. 

La ragazza annuì. «Hai indovinato. Ma non so quando avremo la risposta, e non voglio forzare Valentine a dirmelo.» 

In quel momento, arrivarono alla loro meta. 

~

Doug attraversò il corridoio della scuola di corsa, noncurante degli altri studenti che si accalcavano per entrare.

Era abbastanza seccato di dover fare tutta quella strada di nuovo. Il giorno prima era pieno di motivazione di far meglio, dopo le riflessioni che aveva elaborato in classe, ma quando era arrivato all'aula professori aveva notato che era vuota.

E ci era voluto tutto il suo essere per convincersi a tornare di nuovo la mattina dopo. Anche la notte era rimasto a pensarci e nonostante sapesse qual'era la cosa giusta da fare, pensieri contrastanti cercavano di dissuaderlo e di convincerlo che non serviva a nulla.

Alla fine però, mentre usciva di casa, aveva deciso di ignorare quelle voci. In fondo, non voleva costituirsi per fare un piacere ai prof, ma per aiutare Arianna, e lei non era una persona falsa come i professori.

In fondo, era riuscito a capire che ne valeva la pena.

Bussò alla porta dell'aula insegnanti e, quando gli dissero "Avanti!", facendo un respiro profondo entrò.

~

Quel pomeriggio, dopo il test, Arianna e Jimmy si fermarono da Chronos per studiare, come al solito.

Dopo una sessione di un'oretta, i tre si fermarono per una pausa. «Vado a prendere qualcosa da mangiare.» annunciò Chronos, alzandosi e uscendo dalla stanza.

Jimmy, seduto sul letto accanto ad Arianna, giocherellò con la penna tra le dita. Era stato pensieroso tutto il giorno, realizzò la sorella.

«Tutto ok?» gli chiese.

Il ragazzo annuì, senza però alzare la testa. «Sono solo confuso. È tutto così strano...» mormorò.

«Sì, ti capisco.» gli disse Arianna, dandogli una pacca sulla spalla.

In quel momento, la porta si riaprì ed entrò Chronos, seguito da Byron.

«Byron?» fece Arianna, stupita.

Chronos si sedette accanto a lei, poggiando due pacchetti di patatine sul letto. «Mi ha detto che voleva parlarci.» spiegò poi, facendo segno al padre di sedersi sulla sedia della scrivania.

Mi Piaci Così Come Sei. [Doug McArthur]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora