Capitolo 23

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La settimana passò, e tornarono i risultati del test del DNA. Ora era ufficiale: Arianna e Chronos erano i figli di Byron e Valentine.

Arianna, però, ancora non aveva deciso cosa fare. Era una scelta molto difficile, e lei non sapeva su che base farla.

Insomma, si sentiva anche in colpa. La famiglia di Jimmy l'aveva cresciuta, e a lasciarli ora Arianna si sarebbe sentita un'egoista. Eppure, sapeva che era un suo diritto poter vivere con la sua vera famiglia.

Era anche vero che non si sentiva pronta a lasciare i suoi genitori adottivi e suo fratello. Gli sarebbero mancati troppo, e non voleva pentirsene.

Era a questo che stava pensando quando varcò il cancello della scuola. Davanti al portone, trovò Bay, Sky e Njord.

«Ciao, ragazzi.» li salutò. Loro le fecero un cenno con la mano.

«Come va?» le chiese Bay. Lei scrollò le spalle. «Tutto a posto, anche se stavo pensando alla scelta che devo fare.»

«Ancora non hai deciso, eh?» commentò Sky.

Arianna scosse la testa. «Eh no. Cosa fareste voi al mio posto?»

«Mmmh...» ci pensò su Sky. «Non lo so proprio. È una situazione davvero difficile!»

«Concordo.» disse Bay, annuendo. «Non c'è un modo per unire le due cose?»

«Era quello a cui stavo pensando io... Ma non saprei come fare.» fece Arianna, sospirando.

In quel momento, intervenne Njord, che aveva sempre e solo ascoltato Arianna parlare di questo argomento. «So come puoi fare.» disse.

Sky si voltò a guardarlo, stupita. «Ah sì? Dicci pure!» lo esortò, curiosa.

Njord abbassò lo sguardo, preso alla sprovvista dall'entusiasmo della ragazza, ma poi parlò. «Pensavo... Puoi passare una settimana con la famiglia di Jimmy, e una settimana con la famiglia di Chronos.»

«Ehi!» esclamò Bay. «È un'ottima idea!»

«Hai ragione, Njord!» disse Arianna, sorridendo. «È perfetto! Così posso vivere con tutt'e due le famiglie!»

«Di che state parlando qui?» era Jade, appena arrivata insieme a Gabi e Arion.

Arianna raccontò tutto, e anche loro furono d'accordo col fatto che fosse una buona idea. «Tu, zitto zitto, tiri sempre fuori un sacco di cose intelligenti. Ma come fai?» fece Jade scherzosamente, rivolta a Njord.

In quel momento suonò la campanella. Il gruppo salì in classe.

La prima cosa che Arianna notò fu che Doug era tornato. Ripensò alle parole di Bay di una settimana prima, e decise di attendere l'intervallo per vedere un'eventuale reazione da parte del ragazzo.

Perciò, andò a sedersi e seguì le prime tre lezioni. Quando suonò la campanella dell'intervallo, mentre Arianna metteva a posto i libri nella cartella sentì la sedia davanti a sé girarsi.

«Ehi.» Arianna alzò la testa e vide Doug guardarla, con la testa appoggiata allo schienale della sedia.

«Cosa c'è?» chiese, anche se lo sapeva.

Il ragazzo sospirò. «Senti, non sono bravo con queste cose... Ma sappi che ho capito di aver sbagliato. Ho capito che in realtà volevi solo aiutarmi, e mi dispiace davvero di averti messa nei guai. Ora però l'ho detto ai prof, quin-»

«Sì, lo so.» lo interruppe Arianna. «L'ho saputo, e ti ringrazio per averlo fatto.»

Ma poi aggrottò le sopracciglia. «Ho una domanda da farti, però, sempre che tu voglia rispondere... Perché non ti volevi far aiutare?»

Doug girò la testa di lato, evitando il suo sguardo. «Effettivamente no, non voglio rispondere.» disse.

«Ok ok, non ti preoccupare.» fece Arianna, alzando le mani. «Grazie ancora, comunque... Mi ha fatto piacere sapere che hai capito.» concluse per poi alzarsi e incamminarsi verso la porta.

Doug la guardò andarsene, stringendo i denti. Ecco, si era scusato ed era andato a costituirsi, aveva fatto tutto ciò che doveva, e Arianna l'aveva pure ringraziato. E allora perché, perché si sentiva ancora in quel modo orribile?

Sotto sotto, sapeva che un aiuto non poteva fargli che del bene, ma il solo pensiero gli faceva venire in mente tutte le volte in cui aveva provato a chiedere aiuto in passato, e si diceva che non poteva rischiare. Eppure aveva capito che Arianna non era così, era una brava persona.

Perché è tutto così difficile? Si chiese. Sembrava cozzasse tutto, non faceva in tempo ad avere un pensiero che ne arrivava un altro a farci a pugni, non capiva cosa doveva fare. Odiava quando gli succedeva così, eppure...

Eppure qualcosa era cambiato. Fino a qualche settimana prima avrebbe dato la colpa ad Arianna di tutto ciò che gli stava succedendo, ma ora sapeva che non era lei il problema. Il problema era lui stesso.

Sospirò mentre il professore dell'ora seguente entrava in classe. Come quando aveva capito che doveva costituirsi, anche adesso avrebbe dovuto uscire dalla sua comfort zone e andare a chiedere aiuto ad Arianna.

Ma anche questo era difficile. Chi gli diceva che avrebbe accettato? Dopo quello che le aveva fatto, poi. Certo, si era scusato e si era costituito, ma Doug sentiva che non bastava.

Eppure doveva provare. Almeno provare, si disse.

Angolo autrice

Ciaooooooo

Capitolo un po' corto perché è molto riflessivo, e non volevo annoiare hahaha. Nel prossimo però succederanno molte cose ^_^

Alluuuura, finalmente Arianna ha trovato un modo per stare con tutte e due le famiglie. Effettivamente, scegliere tra le due sarebbe stato difficile anche per me!

Poi, Doug finalmente sembra star ragionando un po'. Era ora, direte voi, e c'avete anche ragione HAHAHA

Comunque, come state? Io bene, anche se la scuola come al solito mi torchia. Spero voi stiate meglio di me HAHAHA

Bacini <3 <3 <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2021 ⏰

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Mi Piaci Così Come Sei. [Doug McArthur]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora