Quando entrò in classe, Arianna si accorse subito che Doug stava frugando nello zaino di Njord.
«Ehi! Che stai facendo?» gli chiese, avvicinandosi.
Si aspettava avrebbe smesso, ma non successe. «Fatti i cazzi tuoi.» sbottò invece lui, senza nemmeno alzare lo sguardo.
Arianna sbuffò, seccata. Allontanò le mani di Doug dallo zaino di Njord.
Il ragazzo la guardò, arrabbiato. «Cosa non ti è chiaro della frase DEVI LASCIARMI IN PACE?» sbraitò, dandole uno spintone proprio mentre Njord stava entrando in classe.
Bay li raggiunse. «Ragazzi, non mi sembra il caso.» disse.
Arianna non si fece intimorire dalle parole di Doug. «Njord non ti ha fatto nulla di male! Non ha senso che te la prenda con lui!» esclamò, parandosi davanti allo zaino di Njord.
Njord si avvicinò, confuso. «Arianna...?» mormorò.
Arianna si girò verso di lui. Stava per dirgli cosa stava succedendo quando Doug la spinse di lato, facendola cadere a terra e sbattere la spalla sul pavimento.
«Arianna!» esclamò Bay, soccorrendola.
Anche Arion e gli altri ora erano accorsi. «Ehi, lasciali in pace!» gridò Sky a Doug.
«Ma non ti vergogni?» urlò a sua volta Gabi.
«Non ha senso che vi ostiniate così.» sbottò Doug, seccato.
Successe tutto in un secondo. Njord raggiunse Doug e gli sferrò un pugno sull'occhio. Vedendolo scattare, Arianna si alzò e cercò di fermarlo, ma non ci riuscì. E proprio in quel momento entrò la professoressa.
~
«Questo è un comportamento inaccettabile, da parte di tutti e tre.» erano in presidenza.
Doug, con del ghiaccio sull'occhio, Njord, che si massaggiava il pugno, e Arianna, sconvolta. Non pensava che avrebbe mai assistito a una scena così.
«Ha iniziato lui.» disse Doug, indicando Njord.
«Stavi frugando nel suo zaino!» protestò Arianna.
«Mi ci era caduto qualcosa!»
«Avresti potuto semplicemente dirlo! Hai reagito in modo troppo aggressivo!»
«Smettetela immediatamente!» li riprese la preside, arrabbiata. Arianna tacque, imbarazzata.
Ma inaspettatamente Njord alzò la testa. «Arianna non c'entra.» mormorò.
La preside sembrò sorpresa di sentirlo parlare. «Come?» domandò.
«Arianna mi difende. Doug l'ha spinta.» disse Njord, stavolta più chiaramente.
La preside si girò verso Arianna. «È vero?» chiese.
Arianna annuì.
La preside sospirò. «Ora chiamerò il rappresentante di classe per vedere se ciò che dite è vero. Comunque, Njord, non posso tollerare un gesto del genere un'altra volta. Solitamente in una situazione del genere il minimo è una sospensione di una settimana, ma considerando che sei nuovo e che so che McArthur si diverte a provocare gli altri alunni, per stavolta mi limiterò a sospenderti per tre giorni.»
«Solo? Andiamo, non è giusto! Mi ha tirato un pugno!» protestò Doug.
La preside gli lanciò uno sguardo di fuoco. «Ti conviene stare zitto, se non vuoi peggiorare la tua situazione. Stai giocando un po' troppo col fuoco, McArthur.» lo rimbeccò la preside.
Prima che Doug potesse protestare ancora, la preside li congedò.
I tre ragazzi uscirono con dei pensieri ben diversi in testa.
Quando tornarono in classe, Bay, in quanto ex rappresentante, andò a raccontare alla preside cos'era successo.
Mentre Bay era fuori, la lezione continuò. Arianna si sforzò di prendere appunti, ma non poteva impedirsi di gettare l'occhio a Njord.
Continuava a massaggiarsi il pugno, con lo sguardo fisso sul libro.
Arianna capì che era preoccupato. Gli toccò il braccio, per chiamarlo.
Njord si riscosse dai suoi pensieri e si girò, stupito.
Arianna gli sorrise. «Grazie mille per prima.» gli sussurrò.
Njord le sorrise a sua volta. «Prego.»
«Vedrai che Bay spiegherà tutto alla preside. Capirà.» lo rassicurò Arianna.
In quel momento, entrò la bidella con Bay, che lanciò un sorriso ad Arianna.
Arianna annuì, sorridendo a sua volta.
«La preside riferisce che ha deciso di sospendere Doug McArthur per tre giorni.» disse la bidella.
Arianna si girò verso Doug, per vedere la sua reazione.
Ma lui non disse nulla. Si limitò ad alzare le spalle, guardando dritto davanti a sé.
Le lezioni finirono senza intoppi. Mentre usciva dalla classe, Arianna vide Bay che andava a parlare con Njord e sorrise.
All'uscita da scuola, Arianna individuò subito Jimmy e Chronos.
Jimmy la vide a sua volta e le fece segno di avvicinarsi.
«Ehi, Ari. Scusa se non c'eravamo all'intervallo.»
Arianna agitò la mano. «Non preoccuparti.»
Chronos le sorrise. «Non posso credere di averti veramente trovato...» mormorò.
«Io e Chronos abbiamo parlato ed effettivamente, oltre alla somiglianza con te, lui viene dallo stesso orfanotrofio dov'eri tu e sulla carta d'identità ha due cognomi...» spiegò Jimmy.
«Chronos Fourseasons Love.» finì Chronos, annuendo.
Quindi era ufficiale. Arianna Fourseasons Kirk aveva un fratello di sangue.
Ci fu silenzio per qualche secondo. Arianna non sapeva cosa dire. Ora si sentiva quasi in colpa di non ricordarsi di Chronos, soprattutto vedendo l'espressione felice che il ragazzo aveva dipinta in faccia quando la guardava.
Alla fine, abbassò lo sguardo. «Non so proprio cosa dire... Mi dispiace di non ricordarmi di te.» mormorò.
Chronos rise. «Ma figurati! Non dipende mica da te.» la rassicurò.
«Magari se le racconti qualche cosa dell'orfanotrofio, qualcosa affiorerà.» propose Jimmy.
«Non credo funzionerebbe. Era davvero piccola ai tempi. È normale che non si ricordi.» disse Chronos, scuotendo la testa.
Arianna annuì, concordando con lui. «L'unica cosa che ricordo è una donna, che veniva a trovarmi. Ricordo che mi abbracciava e stavamo lì per ore.»
A quelle parole, Chronos aggrottò le sopracciglia. «Una donna? Com'era?» chiese, con tono speranzoso.
«Aveva i capelli lunghi fino alle spalle, il ciuffo... Ricordo dei segni sul collo, ma null'altro.» raccontò, stringendo gli occhi in concentrazione.
Chronos annuì deciso. «Quella era nostra madre!» esclamò.
Arianna strabuzzò gli occhi. «Nostra madre?»
«Sì! È venuta per il primo anno in cui siamo stati lì, poi ha smesso di venire... Non so perchè. Quindi ti ricordi di lei!» spiegò il fratello.
«Perché, tu no?» chiese Jimmy, stupito.
Chronos scosse la testa. «Ricordo avesse gli occhi chiarissimi... Ma il resto si confonde con altre persone.» spiegò.
In quel momento, il telefono di Jimmy squillò. Erano i genitori, che chiedevano dove fossero.
«Dobbiamo tornare, Arianna.» disse.
Chronos annuì, poi sorrise. «Uno di questi giorni devi venire a casa, così ti faccio conoscere la mia nuova famiglia e parliamo con calma.» disse ad Arianna.
Lei acconsentì. Si salutarono, poi le loro strade si divisero.
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Mi Piaci Così Come Sei. [Doug McArthur]
FanfictionArianna vive la sua vita come una qualsiasi ragazza di sedici anni: studia, si prende cura di sé e ha una famiglia adottiva che le vuole bene. Ma tutto cambia quando, all'inizio del terzo anno, conoscerà un ragazzo che sembra comportarsi in modo ir...