Hai presente quando fai un castello di sabbia, poi arriva il mare, forte, terribile e lo distrugge?
Ecco.
Il mio corpo é in pezzi, sto perdendo tutto.
Ho perso tutto.
Mi è crollato un muro, una casa, un pianeta.
Mi è crollato il mondo addosso.
Incurante attraverso le vie di Londra, con il trucco sbavato, la faccia stravolta.
Striscio sul terreno, senza forza, senza ragione.
É così surreale, come è possibile?
Perché noi umani siamo così fragili?
Vorrei spaccare tutto.
La vita è una puttana, una stronza. Ci distrugge, bastarda senza cuore.
Di chi è la colpa?
Di chi cazzo é la colpa?
Chi é che causa tutto ciò? Tutto questo male?
È assurdo, è tutto assurdo.
Voglio svegliarmi in una realtà felice, lei al mio fianco, che sorride.
Vorrei solo qualcuno da stringere, che mi aiuti a ricomporre il puzzle di me stessa, andato in mille pezzi dopo la frase di Edward.
Vorrei Ashton, ma é lontano, troppo lontano da me. In India, lontano, felice, ignaro di ciò che si cela dietro la felicità.
E cosi mi presento davanti a casa sua, senza interessi, pensieri.
Ho solamente bisogno di qualcuno che mi dica di svegliarmi, altrimenti faccio tardi. E sapere di essere capitata in un incubo terribile.
"Diana?"
Non ho mai abbracciato nessuno cosi credo.
Cercando in tutti i modi di non lasciarmi trascinare via, di aggrapparmi a quel corpo, a non crollare.
Il dolore é nero, nero pesto, non si vede nulla nel dolore. É tutto nero.
Il mio corpo aderisce perfettamente al suo, vorrei starci tutta la vita tra quelle braccia.
Piango, non ho mai pianto così in vita mia. Lacrime su lacrime, fiumi in piena.
Fa male, fa troppo male.
Dopo tempo, tanto tempo riesco ad allontanarmi da Harry e a respirare con il mio cuore, senza bisogno di sentire il suo battere per non crollare.
Con i polpastrelli dei pollici mi asciuga le lacrime in prossimità delle occhiaie.
"Olivia ha la leucemia."Passo le ore qui, in silenzio, a fissare il vuoto.
Ho un'amica che ha perso tutto e non le so parlare di niente.
Ma lei sorride, nonostante i suoi capelli si stiano facendo sempre più fini, il suo corpo magro, la sua pelle più bianca, i suoi occhi più stanchi e privi di speranza.
Vorrei poter fare qualcosa ma non posso fare niente.
"Diana?" rivolgo lo sguardo verso la mia migliore amica stesa nel letto d'ospedale.
"Mi versi un po' d'acqua?" chiede. La sua voce è cosi debole, si potrebbe spezzare aumentando il tono.
Le porgo il bicchiere, osservando ogni minimo movimento, sguardo, dettaglio.
"Non mi hai detto di Harry.." sussurra chiudendo gli occhi.
"Niente di importante." scende una lacrima senza sapore, bacia le mie labbra.
"Dai dimmi.."
Mi asciugo velocemente la lacrima prima che apra gli occhi, ma continua a tenerli socchiusi.
"Non ha mai smesso di pensarmi."
Sorride leggermente, le labbra scarne e secche si piegano in un sorriso.
"Vai da lui."
"No."
"Diana vai da lui, é meglio così. Non risolvi niente qui..."
"Io voglio stare con te."
"Non serve.. Sto anche da sola."
Possibile che riesca ad essere sempre testarda?
"Vai Diana.. Io mi riposo. Ci vediamo domani."
Le stringo una mano lasciandoci un bacio sopra.
"Domani ti porto una cosa." le sussurro accarezzando la sua guancia.
"Ti adoro." dice.
"Anch'io."
Accosto la porta salutando l'infermiera con un gesto del capo.
Harry si alza vedendomi e mi viene incontro.
"Come sta?" gli trema la voce, è insicuro quanto me.
"Vorrei poter fare qualcosa.." sospiro trattenendo le lacrime.
"Stai già facendo qualcosa."
Mi sfrega una mano sulla spalla spronandomi a proseguire.
"Harry... Mi accompagni all'aeroporto?" domando cercando il suo sguardo.
"Sì.. Torna Ash?"
Annuisco, strano che lo abbia chiamato Ash. Si odiano un po'.
Il viaggio in auto è lungo e silenzioso, sembra non finire mai.
"Ce la farà." dice di punto in bianco.
"Sì... Ce la farà..." il mio tono privo di convinzione mi fa rabbrividire, i miei occhi si appannano a causa delle lacrime.
"Nessuno vuole vederti piangere." dice Harry con tono severo.
"È inutile."
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// Can we start it all over again? //
Fanfiction"Era una di quelle cose che era meglio non pensarci troppo su, o ci uscivi matto„