"Quanto hai bevuto Niall?" domando ridendo.
"Un paio di birre, non sono ubriaco!" biascica il biondo dandomi una leggera spallata.
"Tu ti sei scolata tre di quei cosi.. Meglio due birre." commenta Zayn prendendo le difese del biondino. Cerco lo sguardo di Liam, che sembra l'unico disposto a difendere me.
"Lei lo regge bene." Payne, lode a te.
"Lou che ti prende?" lo interpello notando la sua espressione pensierosa.
"Nulla.." finge un sorriso e mi circonda il collo con un braccio.
"Siamo contenti che tu sia tornata tra noi." ammette Liam provocando un "AW" generale.
"Anche io sono contenta di essere qui, con voi." cerco lo sguardo di Ash e Olivia, che ricambiano con un sorriso.
Ora i ragazzi sono tutti single, le loro storie sono finite in un modo o nell'altro. Le promesse, i sogni.
Le storie d'amore hanno la resistenza dei fiori sotto ai temporali.
Harry non c'è, non so se sia stata Olivia a non dirglielo, se sia stato lui a rifiutare. Non mi interessa, mi sto divertendo .
Verso l'1 rientriamo a casa, Ashton insiste per accompagnarmi fin dentro.
"Ora che sono qui, buona notte." biascico leggermente voltandomi.
"Posso dormire qui?" domanda il ragazzo.
Lo guardo imbarazzata, lui si morde il labbro inferiore nervoso grattandosi la coscia.
"Se vuoi." mi limito a rispondere.
Infilo un pigiama enorme e caldo, posizionandomi al meglio sotto le coperte.
"Buona notte." sussurro appoggiandomi alla spalla di Ashton.
"Diana?" domanda dopo poco, sospira ma non chiede nulla. Mi addormento, troppo stanca per i pensieri, le parole.Le mie cuffiette sparano musica a tutto volume mentre percorro le strade affollate di Londra appena sveglia. Devo trovare il negozio di musica di Edward, il ragazzo di Olivia. È ora che mi dia da fare e inizi a dipendere da me stessa, senza appoggiarmi sugli altri.
Il negozio si affaccia su un piccolo bar, ristretto, e soprattutto isolato. Credo che diventerà il mio preferito.
Mi guardo intorno spaesata e meravigliata dalla quantità di dischi e CD appesi al soffitto.
"Hey, posso aiutarti?" mi volto, catturando l'attenzione sul ragazzo davanti a me: capelli rasati, occhi cristallini e labbra fin troppo carnose. Edward.
"Emm.. Piacere sono Diana, un'amica di Olivia." allungo la mano, la stringe, ha le mani gelate.
"Piacere mio! Non ti avevo riconosciuta! Sei qui per il lavoro?" domanda.
Annuisco, e continuo ad ascoltare i consigli e le raccomandazioni.
Sembra facile.
Verso le cinque esco, un po' stanca ma non troppo. Entro nel bar che avevo addocchiato la mattina. È carino, mi ispira.
Il calore del locale è talmente accogliente da farmi chiudere gli occhi e scongelare le ossa, infreddolite dalla temperatura troppo bassa all'esterno.
Li riapro, individuando un tavolo libero. Mi accomodo sorridendo al ragazzo che si avvicina a me poco dopo.
"Un the caldo e un croissant alla crema, grazie?" lui annuisce, sorridendo timidamente.
Porto gli occhi sulla donna davanti a me, anche lei mi guarda: Anne.
Sorrido, lei ricambia. Non so se alzarmi e avvicinarmi, aspettare che lo faccia lei.
L'immagine di Harry si proietta nella mia mente appena incrocio lo sguardo della donna, con gli occhi dello stesso colore di quelli del figlio.
La madre di Harry si alza,sedendosi nella sedia accanto alla mia.
"Diana.." sussurra sorridendo.
"Quanto tempo.." aggiunge malinconica.
"Come stai?"
Come sto? Chi lo sa..
"Sto. Lei?" sono incerta, è passato del tempo, troppo tempo, non so cosa possa pensare di me.. Una volta ci davamo del tu, era normale ma adesso...
"Tutto bene.. Ma dammi dal tu, non sono ancora cosi vecchia." sdrammatizza ridendo.
I suoi occhi, il suo sguardo..È così dannatamente uguale al figlio.
"Harry sa che sei qui?" domanda sorseggiando il the che il cameriere ha appena portato. Dopo le molteplici domande sapevo sarebbe arrivata questa.
Scuoto la testa abbassando lo sguardo.
"Mi spiace che sia finita così.." dice con una spunta di tristezza.
"Anche a me." ammetto.
Non devo pensarci, mi fa ancora male.
È una ferita aperta.
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// Can we start it all over again? //
Fanfic"Era una di quelle cose che era meglio non pensarci troppo su, o ci uscivi matto„