"E in pratica mi sono girata convinta e gli ho detto «hey baciami le chiappe » ma non era Ash! Sai la figura?"
Gli occhi di Olivia sono stanchi e affaticati ma sorridono.
La sessione della chemioterapia oggi è lunghissima, non so più come passare il tempo.
Edward apre la porta, saluto e li lascio soli.
Edward è freddissimo, non parla, non sorride, non piange. È impassibile.
É una situazione così...
Passerà, come dice Harry.
Incrocio nel corridoio Ash, si pettina i capelli biondi ribelli portando un mazzo di fiori in mano.
"Per me?" domando cercando di sdrammatizzare.
"Uno." sfila una margherita e me la porge.
Gli lascio un bacio sulla guancia stringendolo un po', é così triste anche lui..
"Sei andato a prendere gli esiti?" sussurro.
"Negativo."
"Anche io."
Mi stringo al suo braccio sospirando.
"Troveremo qualcuno." mi rassicura.
"Ho paura." balbetto, come una bambina.
"Non devi. Ci sono, lo sai."
Lo stringo ancora prima di salutarlo.Il suono del campanello mi distrae, abbasso la piastra per evitare di bruciare il toast e vado ad aprire.
Il ragazzo dai boccoli castani é fradicio, sta davanti a me, immobile, la faccia stravolta.
"Harry?!" stupita cerco una spiegazione ne suoi occhi, di un verde talmente intenso da farmi venire le vertigini.
"Indovinato." é incazzato.
"Entra pure.." mi scosto, lui entra prendendo possesso di una sedia.
"Sei fradicio.. Vuoi farti una doccia calda?"
"No."
Vorrei abbracciarlo, ha i nervi troppo tesi, lo vedo dal collo, le vene del collo gli stanno per scoppiare.
"Harry.." richiamo la sua attenzione.
"Ho lasciato Lily."
Ha lasciato Lily.
Cosa me ne frega?
Ho altri mille pensieri, non mi importa della sua vita sentimentale.
"Devo consolarti?" rispondo accennando una risata.
"Senti vaffanculo okay?"
Ah adesso ricordo il motivo per cui l'ho lasciato.
"Esisto solo quando ti vado a genio.." rispondo scocciata. Sono nervosa, non ho voglia di discutere con lui, su questo argomento.
"Siamo tutti frustati eh."
"Harry senti sono stanca, voglio solo andare a dormire." mi passo una mano tra i capelli.
"Avevo solo bisogno di parlare.." si alza dirigendosi verso la porta.
"Harry." lo richiamo sfiorandolo.
"Dai aspetta."
"No."
Lo rincorro per le scale fermandolo del tutto prima che esca.
"Dai vieni.."
"Non devi consolarmi."
"Cristo perché sei così testardo? Vieni e non rompere le palle, sono stanca ma ti ascolto."
Mi fa perdere la pazienza, ma il mio cuore davanti ai suoi occhi su scioglie.
Finiamo per parlare tutta la notte.
Sono stanca, i miei occhi si chiudono eppure Harry non sembra voler smettere di parlare.
Non ce la faccio, le palpebre si abbasso e lascio cadere la testa sulla sua spalla.Quando riapro gli occhi, verso le sette, diluvia e il rumore della pioggia battente risulta come una dolce melodia.
Harry dorme appoggiato alla scrivania, sembra un bambino.
Sorrido e mi alzo senza fare troppo rumore.
Non ho voglia di uscire oggi, vorrei spegnere il mondo tra due cuffiette e le pagine di un libro.
Negli ultimi tempi non va niente bene, non si riesce a trovare un donatore compatibile con Olivia, Ashton si sta chiudendo sempre più in sé stesso e ho paura che possa crollare del tutto, e poi Harry, un pazzo furioso. Ecco cos'è, un pazzo.
Ancora assonnata faccio bollire un po' di acqua per il the caldo e tosto qualche fetta di pane.
É così strano, per un attimo ho l'impressione di essere tornata indietro nel tempo. Lui a casa mia, io a casa sua.
"Hey." la sua voce di prima mattina è sempre stato uno dei miei suoni preferiti, così roca, profonda, che ti entra fin nelle ossa.
"Buongiorno." sorrido leggermente, la mattina appena alzata stranamente riesco a non essere troppo acida.
"Scusa se mi sono addormentata.." mi spettino i capelli portando lo sguardo verso le goccioline d'acqua che fanno a gara sul vetro della finestra.
"Tranquilla."
Tranquilla.
Mi piace sentimerlo dire.
Stai tranquilla, va tutto bene, è tutto okay.
Finirà questo incubo, Olivia guarirà, Ashton tornerà sé stesso...
La normalità .
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// Can we start it all over again? //
Fanfic"Era una di quelle cose che era meglio non pensarci troppo su, o ci uscivi matto„