Il vestito nero era ancora appoggiato al cesto in bagno, lei da giorni a letto, ma quel giorno era diverso e Carol se ne era resa conto.
Carol's POV
Mi alzo dal letto e vado in bagno a lavarmi, nella doccia l'acqua fredda mi risveglia di colpo e con la spugna gratto via le lacrime che da giorni non vanno via, non posso rimanere a letto e poi per cosa? Per qualcuno che preferisce la prima che gli passa davanti? Ma anche no. Esco e mi asciugo velocemente, cerco di domare i miei capelli e vado a vestirmi: jeans, una t-shirt blu elettrico e le nike dello stesso colore. Ma un problema mi si para davanti, Peter è ancora il mio compagno di banco e devo andare a scuola ma penso di farcela.
Prendo lo zaino e le cuffiette per poi infilarle e far partire Cheap Thrills di Sia, la canzone mi fa non pensare al resto del mondo e mi incammino; il vento leggero della primavera mi scompiglia i capelli che svolazzano nell'aria e il sole mi riscalda la pelle che da troppi giorni è stata nell'ombra di camera mia, così senza accorgermene mi trovo davanti a scuola, sui gradini una massa di studenti intenti chi a fumare e chi a parlottare tra loro e proprio lì che incontro quegli occhi che non volevo vedere, non ora, non oggi, mi volto immediatamente e faccio per entrare nell'atrio quando una mano mi blocca dalla spalla.
-Carol fermati!-
-Cosa vuoi? Lasciami stare!-
-Non mi hai risposto, ti avrò chiamato minimo sessanta volte-
-Sessantacinque-
-Quindi le hai viste... lasciami spiegare-
-Cosa vuoi spiegarmi?! Hai baciato quella e ora vieni da me? Cos'è ti sei già stancato di lei?-
-No... Cioè..-
Non lo lascio finire e mi scrollo di dosso le sue mani per poi spingere la porta e salire di fretta le scale, ora come faccio? Cinque ore di fianco a lui saranno un grande ostacolo... spero di riuscire a non lasciarmi tentare. Suona la campanella e tutti entrano, io mi siedo e tiro fuori il quaderno senza guardare la porta ma dopo pochi secondi sento la sedia di fianco a me spostarsi e la sua voce mi fa sussultare.
-Pensi di ignorarmi per tutto il giorno-
Inizio da ora e non gli rispondo, la prima ora sta passando troppo lentamente quindi prendo una matita ed inizio a disegnare senza un'idea in testa, dopo venti minuti mi fermo e guardo il foglio: una ragazza che piange. Cazzo non devo mostrarmi debole, così cancello subito sperando non si sia accorto del risultato ma è troppo tardi, davanti agli occhi mi trovo un foglietto ripiegato a metà e lo aprò.
Carol, cara piccola Carol non volevo farti star male- mi esce una risatina sarcastica- lei non mi piace e tantomeno la amo. Puoi credermi, lasciami spiegare ti prego. Se hai disegnato una ragazza che piange non è una coincidenza e so che quelle erano le tue di lacrime. Rispondimi Carol se no dopo scuola sarò al parco, tu sai dove e lì capirai tutto.
-Ma che dolce- dico ridendo - proprio tanto dolce, come no-
Finalmente la campanella di fine lezioni suona e io devo ancora decidere se andare o no così lancio una monetina: croce vado testa no. La tiro e... croce. Mi incammino ai giardini vicino a casa mia e vado verso la panchina che tempo fa ha visto noi due per la prima volta innamorati ma quando supero l'albero dietro non riesco a credere ai miei occhi. Lei è lì e proprio mentre mi stavo preparando a correre li vedo, lei lo bacia e lui non si stacca subito. Cosa voleva farmi capire? Che sono una povera illusa? Corro via mente sento un urlo.
-Carol. Aspetta fermati!-
L'unica cosa che riesco ad urlare è una -Vaffanculo a te e la cagna!-
Dove posso andare? Dove? Non mi resta che andare a casa, di nuovo ma stavolta non farò la depressa. No. Così vado spedita sperando che Peter non mi stia inseguendo. Apro la porta e vado in camera mia, ora? Cosa posso fare? Prendo il telefono e mando un messaggio a Mike rassicurandolo anche se mento fa niente, lui potrebbe fargli del male fisico e quello scompare dopo poco tempo, lui ha bisogno di un male tale e quale al mio, un male psicologico, emotivo e mi metto a pensare. Idea! Chiamo un mio amico che potrebbe aiutarmi.
-Andrew? Possiamo incontrarci più tardi? Se puoi e se vuoi mi servirebbe che mi facessi un favore grande-
-Ma certo, vieni al bar in piazza, sono lì-
-Okay, grazie mille-
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Ciao a tutti, rieccomi.
Mi ero bloccata e non sapevo come andare avanti ma ora ci sono😉
Spero vi piaccia. In questo periodo la voglia di far andare tutto bel verso giusto e in vacanza. Sarebbe un falso lato di me.
Comunque cercheró di continuare presto promesso.
Un bacione.
Noemi
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Insecure
Teen FictionQuesta è la storia di una ragazza insicura la storia di una ragazza dolce e sognatrice la storia di una ragazza che ha solo voglia di amare la storia di una ragazza alla ricerca di una certezza