Insecure

Un piano

Vado a farmi una doccia fredda per pensare a cosa devo davvero chiedergli, non lo so precisamente nemmeno io ma so l'obbiettivo, la meta.
Esco, mi asciugo velocemente, infilo l'intimo, dei jeans strappati, una maglia a maniche lunghe del Metallica e di corsa scendo le scale, mi metto gli anfibi, prendo la borsa e chiudo la porta quasi sbattendola.

Nelle cuffiette Beautiful Disaster di Fedez e Mika mi impedisce di pensare e finalmente mi libero da tutto quello che in questi giorni mi sta opprimendo, perché a volte quelle voci che senti ogni giorno attraverso un telefono o un MP3 possono farti stare bene o almeno sollevarti per qualche minuto, ne bastano tre.

Senza nemmeno accorgermene vedo Andrew seduto su un tavolino all'esterno del bar, sta fumando una sigaretta mentre guarda senza staccare lo sguardo lo schermo del cellulare. Gli vado incontro cogliendolo di sorpresa, infatti si alza subito allarmato.
-Hey calmati sono io-
-Carol mi ha fatto spaventare, dai non farmi sembrare il fifone che non sono-
Mi abbraccia teneramente e lo ricambio, chi sa se mi abbraccerá cosí dopo avergli detto tutto, poi dopo un minuto si stacca e si siede per finire la sigaretta che ha lasciato sul posacenere.
-Posso sedermi?- dico indicando la sedia di fronte a lui.
-Ma certo, vuoi che ti ordini qualcosa?-
-No no stai tranquillo, devo, anzi dobbiamo essere concentrati- Lui mi guarda con le sopracciglia arricciate ed io mi schiarisco la voce ed inizio a dirgli tutto e dopo essere arrivata al tradimento di Peter lui mi ferma di colpo. -Cosa? Mi vuoi dire che quel lurido verme ti ha tradito per una troia?- Lo guardo cercando di capire cosa vorrebbe fare, i suoi occhi sono un misto tra stupore e rabbia. -Andrew calmati, sono qui per questo, ho un piano e spero tu collaborerai con me- Con la sedia mi avvicino a lui e tiro fuori un volantino. -Beh, cosa centra ora la festa di Jennifer sabato sera?-
Ridacchio leggermente -Ehm... diciamo che bisogna andarci in coppia, in teoria Peter dovrebbe andare con me ma in pratica no-
Lui mi guarda come se avesse avuto un colpo di genio. Ah, ho capito. In pratica ti verrò a prendere io alle otto davanti a casa tua vestito super elegante e tu pure. Giusto?-
Imbarazzata tiro giú la testa -Ehm... si il piano è quello... ma solo se... se lo vuoi anche te... n-non voglio obbligarti- Mi prende la mano e me la stringe -Noi andremo alla festa e a Peter roderá tanto il culo che non riuscirá a non guardarti. Okay?- Vedo che ride e mi tranquillizzo anche io -Grazie Andrew, sei davvero un ottimo amico, ora che ne dici di ordinare?-
-Ma certo Carol, cosa vuoi? Io prendo una birra- Penso un attimo -Mojito- forse è un po' pesantuccio ma chissene -si un Mojito grazie- Andrew va al banco ad ordinare ed io prendo dalla borsa il telefono, ormai é abitudine avere le sue chiamate ed i suoi messaggi, apro Whatsapp per togliere le notifiche e lo vedo. Il suo ultimo messaggio.
P:"Perché non sei venuta?" Subito mi viene da ridere, poi ci rifletto e decido di ignorarlo, cosí esco dalla chat e mando un messaggio a Jennifer
Io:"Ciao Jen, sabato ci sono. Ovviamente in coppia"
-Ecco il tuo Mojito signorina- alzo lo sguardo ed Adrew si sta sedendo con la sua Ceres in mano e una scodellina di patatine che sta posando sul tavolino. -Grazie mille- gli sorrido e bevo un sorso nel mio cocktail.

Il pomeriggio é passato tra risate e vecchi ricordi. Mancano due giorni alla festa e se non ci fosse stato Andrew l'avrebbe avuta vinta Peter, so giá che mettermi, giusto per ferire ancora di piú colui che mi ha reso sua e poi si è annoiato... Mi ha fatto innamorare per poi sparire. Beh se vuole giocare si faccia avanti. Sono pronta e per citare Hunger games... Che la fortuna sia sempre a tuo favore... ossia mai.

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Buonasera a tutti. Siamo arrivati a 1,4k di letture. Questo mi rende felice, ne vado fiera. Quindi volevo ringraziare ognuno di voi per questo... grazie.

Ah non ammazzatemi per quello che sta succedendo plis.
Un bacione,
Noemi.