Ma che diavolo...? Chi é sto qui? Non ho mai sentito nessun James io! Ma per ora non diró niente alla mamma, le lascio un po' di tempo.
Mi preparo una camomilla e torno a letto, mi addormento profondamente con il profumo delle lenzuola appena cambiate.
"Aaaaaaaaaaah"
Sento un urlo, corro in camera di mia mamma e un uomo le sta tirando pugni senza sosta, provo a scansarlo da lì ma é troppo forte, mi scaraventa contro il muro provocandomi un taglio sulla gamba dovuto al vaso in frantumi caduto dal comó, lei urla e lui continua, vedo del sangue e lo sento che sta urlando ma capisco sola la parola James.Mi sveglio di soprassalto, mia mamma mi sta scuotendo preoccupata. Capisco che é solo un incubo.
Mamma:" stavi urlando e mi sono precipitata qui. Tutto bene?"
Io:" Si si, scusa mamma per averti svegliato"
Mamma:" tranquilla ero sveglia sono le nove"
Io:" Cooooosa?! É tardissimo, avevo promesso a Peter che ci sarei stata stamatina, vuole farmi conoscere la sorellina"
Mamma: " oh allora preparati dai."Mi alzo di scatto dal letto e vado sotto la doccia, velocemente infilo dell'intimo, dei jeans neri, Nike anch'esse nere, una t-shirt grigia scura e una felpa abbastanza larga, indovinate? Sempre nera!
Scendo di sotto prendo il cappotto, la borsa e vado di corsa nel punto in cui dovevamo vederci io e Peter.Peter POV's
La vedo arrivare ovviamente conciata come un becchino ma sempre stupenda.
Io:" Ma buongiorno dormigliona"
Carol:" scusa, scusa, scusa! Non avevo messo la sveglia, idiota che sono, scusa, scusa!"
Io:" Hey calma, non é successo niente" le prendo una mano, la trascino verso di me, con la mano libera le sposto la sua ciocca di capelli indomabili e la bacio con passione, mi stacco con calma "andiamo?"
Carol:" Okay"
Mi sorride, cazzo che sorriso! Ma come fa a essere così perfettamente meravigliosa?
Tenendola per mano camminiamo verso casa mia, ogni tanto ci guardavamo con infinita dolcezza, a volte la vedevo guardare in basso, allora mi fermavo e la baciavo teneramente.
Io:"eccoci arrivati"Carol POV'S
Mi ritrovo davanti a un palazzo bluetto con tanti piccoli balconcini alternati a grandi finestre. Peter dopo aver aperto il portone di legno scuro mi riprese la mano e mi fece attraversare un grande giardino con alberi senza foglie e erba quasi del tutto scomparsa, alla fine del giardino c'erano imponenti scale di pietra , salimmo in silenzio e arrivammo davanti ad una porta blu scuro che subito si aprì davanti a noi mostrando la figura di una donna alta, aveva i capelli raccolti in uno chignon alto, gli occhiali neri le donavano un' aria anni '50, aveva in mano un mestolo, trattenni a stento una risatina, era una signora buffissima, nonché Annie, zia di Peter. Abitava con lui, suo padre e Alice da quando era morta Johanna, la madre di Peter.
Annie:" Oh tu devi essere Carol, piacere di conoscerti, io sono Annie e sono la zia si Peter"
Io:"Piacere mio signora"
Annie:" Oh perpiacere non chiamarmi così, mi fa sentire vecchia, chiamami soltanto Annie."
Io:" Okay Annie"Peter mi fece entrare e mi prese il cappotto e la borsa per metterli sull'attaccappani, stessa cosa fece per il suo giubotto. Mi prese per mano e mi porto in cucina dove c'erano suo padre ed Alice.
Papà:" ciao Carol, piacere di conoscerti"
Io:"Buongiorno" e rivolgendomi alla bambina" e tu devi essere Alice"
Alice:" Siiii! Sono io! Ma perché sei tutta nera? Tu e il mio fratellone vi siete già dati il bacino?"
Peter:" Piccola peste smettila" mi guarda con un'espressione carica di scuse " noi ora andiamo in camera mia, Alice guai a te se entri"
Alice:"okay... Ciao Carol!"Mi viene da ridere, amo già sta famiglia, amo l'entusiasmo di quella bambina, a casa nostra manca quella spensieratezza così bella.
Peter intanto mi ha portato all'interno della sua stanza, é colorata di blu, alle pareti ci sono tutti i suoi disegni, sono stupendi! Nel letto sono sparse matite e fogli, sull scrivania cumuli di libri, di fianco al computer una videocamera, probabilmente viene utilizzata per i suoi video. Sul muro di fianco al letto c'é una porta-finestra che porta ad uno dei tanti balconcini. In questo breve momento peter non so come ha riordinato il letto e la scrivania, boh saró rimasta incantata.
Peter POV'S
La vedo incantata e si guarda intorno, io ne approfitto per riordinare come posso la mia camera, stranamente riesco a liberare il letto e la scrivania in tempo prima che si risvegliasse dal suo sogno.
Le prendo le mani e la metto a sede sul letto, con una mano le accarezzo il viso scostandole sempre quel dannato ciuffo, lei mi guarda intensamente e io pure, mi mordo il labbro e mi avvicino baciandola, prima con infinita dolcezza poi subentra la foga e la passione, le nostre lingue si scontrano e la stringo sempre di più, lei mi mette la mano tra i capelli, io con la mano libera cerco di far scendere la cerniera della felpa, lei se la leva e continuiamo a baciarci.
Ci stacchiamo solo il tempo per riprendere fiato e le tolgo la maglietta, rimane in reggiseno, apro un attimo gli occhi, le sue guance si tingono di rosso, é bellissima, non é troppo magra, ha quelle curve che mi eccitano da morire, lei mi solleva la maglietta e insieme cerchiamo la cerniera dei jeans, le sclaccio i pantaloni e li lascio cadere per terra lei fa lo stesso con i miei, rimane in intimo, é pari a una dea greca se non di più, cara Afrodite lei ti fa un baffo! Mi guarda tutta imbarazzata io le sorrido e lei timidamente posa le mani sul mio petto, é tenera nei suoi piccoli gesti, la bacio delicatamente e la faccio coricare, lei chiude gli occhi e io cerco tra la sua schiena l'attaccatura del reggiseno, lo slaccio e levo quella cosa superflua.
Si mette le mani sul viso, io le levo e la bacio dicendoglio con un sussurro...
Io:"Stai tranquilla, sei stupenda, non aver paura"
Carol:"ma...ma..."
La bacio, la amo troppo e troppo ho aspettato.
Incomincio a baciarla sul collo e lei tira la testa indietro.Carol POV'S
Tiro la testa indietro, sono eccitata ma allo stesso tempo ho paura, é la prima volta.
Peter intanto scende e bacia appena sopra il seno, e scommetto di esser diventata bordó, scende e mi fa sussultarePeter:"tranquilla, muri insonorizzati"
Gemo timidamente sotto di lui, sale un attimo per baciarmi e giù di nuovo, é arrivato alle natiche e un altro sussulto.
Ora sale deciso e mi bacia stringendo con una mano la mia. Con l'altra apre un cassetto e tira fuori una bustina, capisco subito e lui mi guarda con estrema dolcezza.
Peter:"Ti amo"
Io" anche io" con un filo di voce.Delicatamente mi leva gli slip, e anche lui i suoi boxer, infila il coso ed entra.
Lui mi bacia soffocando i miei gemiti.
Entrambi veniamo tra un bacio e un altro.Peter:"Mia"
Sorrido, gli ho dato tutta me stessa.
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Visto?
Le cose si fanno interessanti.
Questo capitolo, come i prossimi, é più lungo, spero approviate.
Non so cosa dire se non,
Un bacione
Noemi.
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Insecure
Novela JuvenilQuesta è la storia di una ragazza insicura la storia di una ragazza dolce e sognatrice la storia di una ragazza che ha solo voglia di amare la storia di una ragazza alla ricerca di una certezza