Eleven

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19 ottobre 2015

È mattina e stranamente mi alzo serena, mi vesto e scendo a far colazione.

Mi siedo a tavola e metto la marmellata sul mio toast, mia madre mi sorride e si siede con me, così parliamo un pò di quello che ci succede, degli esami che terrò tra qualche anno, di come va con il suo lavoro, di papá.

"Non voleva dirtelo perchè sapeva che l'avresti presa male"

Io, pur di non guardarla in viso, mi concentro sulle briciole di toast nel mio piatto, oppure liscio il tovagliolo con le mani.

Sono sua figlia e avrebbe potuto, anzi dovuto, dirmelo.

Esco di casa dopo essermi pettinata i capelli, e decido che oggi, in questa stupenda giornata di autunno, sarei andata a scuola a piedi, così mi infilo le cuffiette e mi incammino verso l'istituto.

Dopo una decina di minuti mi si affianca un James sorridente, che mi inizia a parlare contento come se io lo stessi ascoltando.

Mi inserisco nella sua conversazione togliendomi gli auricolari dalle orecchie.

"Ti vedo particolarmente felice stamattina Katilyn Johnson"

Io gli sorrido, poi decido di restare in silenzio per godermi questa camminata con il mio irlandese preferito.

Arrivati a scuola James mi riferisce che ha una lezione, quindi io mi siedo su un muretto vicino al cancello d'entrata per aspettare Helena.

"Kat !" Mi chiama lei, mentre io la salutò con la mano sorridendo.

Lei mi raggiunge con il fiatone, dopodichè si appoggia al muretto per riprendere fiato.

"Ho corso per tre isolati per arrivare in orario, poi quando ero quasi arrivata mi sono ricordata che oggi la signorina John è misteriosamente assente dopo che è misteriosamente caduta dalle scale" mi dice ancora ansimando.

Io ridacchio, poi lei mi fulmina con lo sguardo e si siede sul muretto al mio fianco.

"Allora, é vero ? L'hai davvero trovato ?" Mi chiede lei guardandomi ansiosa.

"Non ne sono sicura, ma il posto dell'indirizzo è quello che ho visto la scorsa notte, di questo sono certa"

Helena mi guarda annuendo, poi non aggiunge altro e io sposto lo sguardo sulla calca di studenti del primo anno che cercano di passare per entrare in classe.

Sorrido al ricordo di me stessa, pochi anni prima, in lì in mezzo per cercare di passare, impacciata, troppo bassa per i ragazzi dell'ultimo anno.

"Mi faccio spazio tra gli studenti per cercare di passare, ma improvvisamente un idiota mi urta facendomi perdere l'equilibrio. 

Quando già sento il mio fondoschiena toccare terra, qualcuno mi afferra, risparmiandomi davvero una brutta caduta.

"Sta attenta" ride guardandomi con due occhi meravigliosamente azzurri "a quelli dell'ultimo anno piace far cadere quelli del primo" 

"Grazie" dico mentre mi conduce fuori dalla calca prendendomi per mano.

"Di niente" mi sorride lui.

"Katilyn" gli porgo la mano, e lui non perde tempo a stringerla.

"James" 

Sorrido ricordandomi di aver preso una cotta per lui, il primo anno di college.

"Quanto dista da qui il posto ?" Parla lei guardando il telefono.

"Una ventina di minuti, ci arriverò subito"

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