Fourteen

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Mi allontano da lui furiosa portando le braccia ai lati del mio corpo con le mani strette in due pugni.

È un bambino. Non si rende nemmeno conto delle conseguenze delle sue azioni.

Come cavolo si è permesso ?
Ora sono arrabbiata sul serio.

Mi volto per andarmene quando sento stringermi il polso, ma non mi volto, per non dargliela vinta.

Mi prende di forza, e io sposto lo sguardo sulla sua mano piena di anelli di metallo, freddi al contatto con la mia pelle, che mi stringono il polso, e lasciano dei segni rossi, tutto pur di non guardarlo in faccia.
Lui mi posa la mano sotto il mento per farmi alzare lo sguardo, e vedo, ancora una volta, quel suo sorriso irritante contornargli le labbra rosee.

"Lasciami" sibilo io minacciandolo.

"Eddai non scaldarti, pensavi solamente di aver baciato il tuo amore eterno" dice sorridendo sfacciatamente.

"Come cavolo ti è venuto in mente ?!" dico liberandomi con forza il braccio e mettendomi le mani tra i capelli.

"Perchè, davvero ti interessava baciare Harry ?" Chiede continuando a ridere.

"E se anche fosse ?" Il suo sorriso si spegne, venendo sostituito da uno sguardo senza emozioni, poi se ne va come se nulla fosse.

Io lo seguo fino a piazzarmi davanti a lui.

"Non puoi andartene così, non avevamo finito di parlare !" gli urlo impedendogli di passare.

"Se pensi che ti debba delle scuse, beh hai sbagliato persona, perchè io non lo farò" dice lui senza emozioni superandomi e continuando a camminare.

Entriamo nuovamente nella struttura mentre io cerco di stare al suo passo, poi lui entra nella sua stanza e mi sbatte la porta in faccia, cosa che mi fa infuriare ancora di più.

Entro nella solita stanza bianca, pronta a urlare di nuovo contro di lui, senza minimamente essere considerata, ma lui resta in silenzio.

Si appoggia al muro della stanza, rigirandosi gli anelli tra le dita e aspettando che io dica qualcosa.

Prima che possa parlare lui mi zittisce dicendo: "Se devi rompere i coglioni, fallo dopo. Tra un'attimo arriva una mia amica" e quel sorrisino sfacciato ritorna sulle sue labbra.

Io sbuffo uscendo dalla sua stanza, poi dalla casa, per prendere l'auto e sbollire la mia rabbia.

Perchè, nonostante tutto, io cerchi ancora di avvicinarmi a lui ?

So che è solamente un' idiota, ma è come se volessi conoscerlo, d'altronde è di Harry che stiamo parlando, magari la sua parte peggiore, ma pur sempre di Harry.

**

12 novembre 2015

"Accidenti James !" Mi ritrovo con la farina sulla faccia, sulla maglia e perfino tra i capelli.

Proprio oggi a James è venuta la splendida idea di ritrovarsi a casa sua per fare una torta.

Quello pensa solo a mangiare.

Il biondo mi guarda, trattenendosi dal ridere per il mio aspetto, così io cerco uno straccio per pulirmi.

"Scusa" dice lui, poi scoppia in una fragorosa risata, accompagnata dai miei sbuffi.

BipolarismDove le storie prendono vita. Scoprilo ora