Twelve

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Apro gli occhi rendendomi conto di essere stesa su un letto, sul suo letto, quindi mi alzo velocemente e mi sistemo i capelli cercando il suo sguardo nella piccola stanza, spero solo di non aver fatto o detto cose stupide mentre dormivo.

Nella stanza non c'è.

Un dottore apre velocemente la porta e lui entra sorridendomi, ma non è un sorriso dolce, anzi sembra quasi malizioso e strafottente allo stesso tempo, ed è molto molto strano.

"Non combinare guai con la ragazza" dice il dottore dall'esterno tossicchiando, mentre Harry gli fa un cenno con il capo, poi si volta verso me.

"E tu chi saresti dolcezza ?"

Io aggrotto le sopracciglia confusa.

"So di essere bello, ma non mi stressate troppo ragazze. Avresti dovuto chiamarmi prima di catapultarti nella mia stanza" si avvicina alzandomi il mento, per poi avvicinare il suo viso al mio.

"Mi stai per caso prendendo in giro Harry ?" lo spingo via.

Lui mi guarda, poi, ancora con quel sorrisino stampato in faccia mi squadra da capo a piedi.

"Ah, tu devi essere la piccola migliore amica di Harry" constata lui, ridendo.

Cosa ha tanto da ridere? Io seriamente non sto capendo più nulla.

"Harry ma che stai dicendo ?" Gli chiedo io avvicinandomi per veder che si senta bene.

"Io non sono Harry" mi dice lui ridendo, per poi zittirmi mentre cerco di parlare mettendomi il dito indice sulle labbra "Piccola ragazzina ingenua, lui non ha detto nulla, mh ?"

"Ti sei mai chiesta il motivo per il quale lui è qui ?" Lo ascolto in silenzio incrociando le braccia al petto.

"Semplice, dolcezza. Perchè io e lui siamo la stessa persona"

Io lo guardo con gli occhi spalancati.

Non è realmente possibile. Di cosa sta parlando?

È cose se avessi la lingua attaccata al palato con la colla, non riesco a pronunciare una singola parola.

"Senza parole, mh ?" si avvicina fino quasi a toccare il mio naso con la punta del suo "ti posso giurare che ora sei con l'alterego migliore" dice lui continuando, per poi indicarsi.

"Il più intelligente" fa ancora un passo verso di me, facendo toccare i nostri petti.

"il più simpatico" incastra i suoi occhi color smeraldo nei miei.

"il più bello" appoggia una mano sulla mia guancia e, al suo contatto rabbrividisco.

"il più furbo"si avvicina sempre di più al mio corpo.

Questo è davvero troppo.

"Il più antipatico" dico io mettendogli le mani sul petto.

"Il più narcisista" lo spingo via.

"Il più stronzo" incrocio le braccia al petto.

"Vuoi che continuo ?" Dico io muovendo le braccia.

Lui mi guarda e sul suo viso ricompare quel sorrisino che mi sta facendo innervosire.

BipolarismDove le storie prendono vita. Scoprilo ora