Desmon's POV
Suonano ripetutamente alla porta e Roberta, con aria visibilmente seccata, si alza per accogliere i nuovi arrivati: penso proprio che oggi pomeriggio il demonio si impossesserà nuovamente di Roberta. Già guardandola si capisce che il solo pensiero di avere Sophie qua, a casa sua, la rende particolarmente nervosa: il suo nervoso lo si percepiva già dal suo modo di tagliare il pane.
Osservandola attentamente, ho capito che la ragazza che ho di fronte, con questi atteggiamenti rozzi è anche molto orgogliosa: il suo orgoglio riesce quasi a superare il mio. Aspettiamo che la ragazza rientri in stanza e quando lo fa, al suo seguito, vediamo almeno una decina di ragazzi che fa il loro ingresso in sala e con loro ci sta anche Sophie che si comporta come se fosse a casa sua guardandosi in giro con aria di superiorità.
«Allora ragazzi e ragazze, per la vostra gioia vi porto nuovi amichetti. Aspettate un secondo...-prende il telefono in mano e con la lingua tra i denti inizia a scorrere sul display -Scusate, ma se ricordassi tutti i vostri nomi sarei un dio. Partendo per ordine, loro sono: Jacob Steven, Derek Tomson, Joshua Dallas, Emmett Hale, Nathan Launter, Oliver Queen, Jace Turner, Claude Werst, Anthony Smith, Mike Jamies e Alexander Prince. Li ho appena detti e me li sono appena scordati, vi darò dei soprannomi mi sa. Ma prego, fate come se foste a casa vostra» dice Roberta indicando ogni ragazzo che, al richiamo del proprio nome, ci saluta con una semplice alzata di mano e un movimento impercettibile della testa.
Ero talmente preso a guardare ogni movimento della padrona di casa, che non mi sono completamente accorto che Sophie si è comodamente seduta sulle mie gambe e mi tocca come se volesse provocarmi. In un primo momento ho la sensazione di percepire un erto sguardo da parte di Roberta, ma quando alzo lo sguardo mi rendo conto che lei sta facendo la finta tonta e si siede comodamente sul suo divano di pelle nera, si china leggermente con il busto facendo notare maggiormente le protuberanze del suo seno morbido ed esce orgogliosa una borsa nera enorme da sotto il tavolino. Canticchiando un motivetto molto carino, inizia a cercare qualcosa là dentro, anche quando le suona il telefono che ha in tasca non smette di cercare, e risponde a quella chiamata come se niente fosse, con il telefono tra spalle e orecchio e le mani dentro il borsone.
«Pronto mamma, si...si....Dimmi?Ok...capito....domani mattina?...ok....si, ci sono loro con i loro ragazzi....si domando di fermarsi...pure ai ragazzi...si...tranquilla....si, ho capito!...Ciao...ciao mà...si ok...va bene. Glielo dico con te che senti: Dormite tutti da me questa notte, quindi chiamate i vostri per avvisare. Contenta?...Ok, chiudi tu che ho le mani occupate» dice con calma.
Dopo quello che ha detto Roberta, noto il suo telefono di casa diventare un centralino. Tutti chiamano i proprio genitori, io mi limito a mandare un messaggio ai miei, giusto per fargli sapere di me e di mia sorella.
«Rimaniamo tutti, quindi mega festa tra noi!» diciamo e Roberta ci guarda con sguardo da maniaca e alza lentamente una casetta di un film: Annabelle.
In questo momento fa più paura la sua faccia che la copertina del film, ma le ragazze non sembrano contente di ciò e danno vita al loro pensiero in coro.«Tassativamente no!» dicono ma hanno parlato al muro, dato che la mia nuova conoscenza se ne frega e sta già mettendo il film. Dopo varie proteste, tutte le ragazze eccetto Sophie e Roberta, salgono al piano di sopra, nella stanza di Roberta presumo, e noi in silenzio guardiamo il film.
Siamo tutti seduti tra il divano e le poltrone, solo Sophie è sulle mie gambe mentre Roberta è schiacciata dai due gemelli che sembrano volerla proteggere da tutti questi ferormoni maschili. Il film non è niente di che, forse mette un po' d'ansia, ma nonostante ciò, Sophie è gettata sul mio collo è si stringe a me tremante senza nemmeno vedere la parte più entusiasmate che viene interrotta dal grido di uno dei gemelli.
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BAD GIRLS vs BAD BOYS: una classe di ragazze pericolose
RomanceSe hai un milione di dollari e non vivi nella gratitudine sei una persona davvero povera. Se hai davvero poco ma sei grato di ciò che hai, sei realmente ricco. (Anthony Robbins) Roberta Dark è una semplice ragazza di 18 anni e fa parte di una delle...