CAPITOLO 32

8.9K 434 13
                                    

Eric's POV
Mia sorella è strana, deve avere fatto qualcosa: è strana.
La vedo strana.
I suoi movimenti, i suoi maglioni extralarge, i suoi capelli che sembrano stranissimi, tipo finti: mi sembra troppo strana.
Per non parlare  del comportamento abbastanza irruento nei confronti di Samantha, se non le dividiamo, ci ritroviamo una rossa senza capelli e una mora che mostra trionfante il suo nuovo trofeo.

-Ehi amore, a che pensi?- mi domanda Anna venendo vicino a me: quanto è bella con solo i miei vestiti addosso.

-Mia sorella, non mi sembra lei- dico e lei si mette tra le mie gambe abbracciadomi forte, facendo poggiare la mia testa sui suoi seni morbidi: non mi stancherei mai di lei e della sua dolcezza e sono felice di poter passare queste vacanze tutti e due insieme.

-Io la vedo sempre la solita, poi le ragazze mi hanno assicurato che per il momento non si taglia più. Semplicemente corre e fa quello che le riesce meglio: cercare di uccidere le donne da facili costumi- dice accennando al modo in cui aveva richiamato la nuova compagna di Desmon.
Quelle due non si possono proprio vedere, devi tenerle d'occhio e stare attento ad ogni loro minimo movimento perché è un battito di ciglia e te le vedi subito pronte a sbranarsi vive.

-Beh, forse mi sto facendo trop...- la mia frase viene interrotta da un urlo di mia sorella. 
Subito mi allerto: manco la vigilia del nuovo anno si può stare tranquilli.
Senza pensarci due volte mi fiondo in camera sua insieme a mio fratello, Anna, Giulia e Desmon, pensando sicuramente in una nuova possibile lite. Invece la troviamo seduta sul letto con Marco e Michele accanto e tra le braccia un piccolo fagotto azzurro che si muove sorridente.

-Oh mio Dio! Ma sei un amorino coccoloso, ti spupazzo tutto per bene ora- urla alzando il bambino per poterselo baciucchiare tutto in faccia, e il bimbo mostra il sorriso più bello che potessi vedere mentre i suoi occhioni grigi risplendono felici di stare tra le braccia di mia sorella e ricevere tutte quelle attenzioni.

-Di chi è ora questo moccioso?- domanda il mio ragazzo guardando male il piccoletto di si e no quattro/cinque mesetti: sembrano madre e figlio i due. 

-Ma che moccioso, è un amore! Sembra mio figlio: abbiamo lo stesso colore di capelli- dice mia sorella eccitata dal tenere quel piccoletto tra le braccia.

-Ma no è tuo figlio, vero?- domando deglutendo a vuoto: ci manca solo questo e siamo al completo.

-Certe volte mi domando se ci siete o ci fate: è sempre stata in America, avreste visto la pancia crescere fino a sei mesi fa e l'avreste vista anche partorire. Quindi, potate tranquilli, è nostro figlio, lo abbiamo adottato da poco. Signori e signore, vi presentiamo Ivan Mancini- dicono in coro Marco e Michele  e tutti tiriamo un sospiro di sollievo.

-Ma me lo rubo io e ciao a tutti. Se non venite in America con lui, io resto qui, sappiatelo- dice Roberta cullando il piccolo che la guarda con occhi incuriositi.
Bene mia sorella non ritorna a  casa senza questi due, ora si che mio fratello diventa una iena.

-Credimi, lo potrai accudire tranquillamente: le sorprese non sono ancora finite. Io e Michele ci trasferiamo nella casa vicino alla tua  a New York e altra cosa importante tu gli farai da madrina, merita una zia come te- dice Marco e posso sentire il cervello di mio fratello esplodere.

Roberta inizialmente è stupita, non sembra crederci neanche lei. Poi, come svegliata da uno stato di trans,  inizia a saltare con il piccolo in braccio che accenna  un bellissimo sorriso.
-Ma amore di zia ci pensi? Tu, io e Ares tutti soli soletti al parco, mentre papà e mamma fanno le  loro porcherie a casa- dice Roberta e il bambino ride con lei. Poi si strofina gli occhietti forse per la stanchezza e si mette comodo sul seno di mia sorella: deve averla presa come un ottimo cuscino, infatti in poco tempo si addormenta sereno. 

BAD GIRLS vs BAD BOYS: una classe di ragazze pericoloseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora