CAPITOLO 18

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Roberta's POV

Un altro giorno di scuola ha inizio e con la mia calma mi sto dirigendo verso il plesso camminando per le strade della città: il sole splende alto nel cielo oggi nonostante il leggero vento autunnale che soffia. Le foglie degli alberi si sono oramai tinte di rosso e di giallo creando un meraviglioso contrasto con il verde delle aiuole e il traffico mattutino rende tutto molto più suggestivo: sembra la scena di un film.

Sorrido, contenta di non aver usufruito del passaggio che i miei fratelli volevano darmi: mi sarei persa questo paesaggio incredibile.

Fischietto per un po' il motivetto di una canzone che avevo sentito ieri sera alla radio mentre studiavo, ogni tanto mi fermo davanti a qualche edicola o giornalaio per leggere i titoli scritti a caratteri cubitali, poi come se niente fosse ritorno a camminare fino a quando non arrivo davanti al cancello della scuola.

-Ci siamo, sono arrivata- dico ad alta voce parlando solo con me stessa.

Entro nel cortile e sorpasso le macchine e le moto parcheggiate, vado verso il solito muretto e con calma inizio a fumarmi una sigaretta mentre mi guardo in giro: già proprio una bella giornata.

-Tu mi stai lasciando con la scusa che tra noi era solo sesso?!- sento una ragazza urlare e per poco non mi strozzo con il fumo quando vedo che la ragazza in questione è proprio Sophie che cerca di camminare davanti a Desmon, fallendo miseramente.

Non dovrei interessarmi di queste cose ma vedere Desmon che cammina verso di me fa risultare la cosa quasi impossibile.

-In pratica non ti sto lasciando, sto interrompendo la nostra relazione puramente carnale. Pensavo di essere stato chiaro che volevo solo sesso e niente cose serie con te- dice Desmon mettendosi una mano in tasca e il braccio che si flette leggermente fa gonfiare il suo bicipite coperto solo da una maglia a maniche lunghe abbastanza aderente su di lui: dovrebbe essere vietato venire a scuola così, lui attira troppi sguardi femminili e sento gli ormoni di molte ragazze ballare una bachata. Dovrebbe venire con un sacco della spazzatura in faccia, forse eviterei molte seccature.

-Ma, io pensavo che...pensavo che dopo tutte quelle volte...io e te...noi...- Sophie inizia a borbottare cose senza senso e Desmon si ferma di colpo facendo sbattere la ragazza contro la sua schiena.

-Non esiste un "noi", un "io e te" non è mai esistito Sophie, mettitelo in testa. Ora, evapora via- dice Desmon e la poverina scappa mortificata sotto lo sguardo di tutti quelli che hanno visto la scena.

-Aria ragazzi, non è successo niente. E tu, chiudi la bocca che entrano le mosche- dice Desmon rivolto prima a tutti quelli che si sono soffermati troppo a guardarlo e poi a me: non mi sono accorta di avere la bocca aperta fino a quando non me lo ha detto lui.

Chiudo subito la bocca e ritorno mi maledico per aver lasciato cadere la sigaretta che era ancora a metà.

-Non è successo niente? Quello non mi sembrava niente- dico calpestando la sigaretta ancora fumante sul terreno mentre ne prendo un'altra dallo zaino.

-Vuoi farmi la predica per caso? Vuoi assumere il posto della mamma che rimprovera il figlio quando sbaglia? Me ne dai una? Di sigarette intendo, le mie sono finite e non le ho potute comprare- dice mettendosi proprio alla mia destra.

-Bah, non ho mai visto un ragazzo con il ciclo. Tu sei il primo- dico passandogli quello che mi ha chiesto: me ne restano solo tre nel pacchetto, devo comprarne uno nuovo oggi pomeriggio.

-Chi spiritosa!- mi dice in tono acido con la sigaretta tra le labbra e lui che cerca di accendersela con il suo accendino che non accenna manco a fare le scintille.

BAD GIRLS vs BAD BOYS: una classe di ragazze pericoloseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora