Roberta's POV
Il tempo ultimamente vola velocemente, sembrava ieri il primo d'ottobre. Invece, siamo al al 30 ottobre e domani è Halloween, una festa che proprio non sopporto: la valanga di caramelle e dolci riempiono la maggior parte degli scaffali dei negozi, la gente non fa altro che travestirsi e fare scherzi se non vengono dati loro dei dolci, in TV esistono solo film e serie horror, le case sono decorate come se stessero andando in rovina o come se fossero infestate, ma la cosa peggiore è che tutti gli studenti di ogni scuola pretendono una mega festa.
Ed ecco che arriva il bello, io sono il presidente d'istituto e l'organizzazione di ogni evento tocca a me, aiutata dai pochi membri del consiglio studentesco. Quindi, per ogni festa che organizzo, devo pensare ai festoni, alla musica, alle bevande, al cibo e all'intrattenimento. Però per il ballo di Halloween, che si terrà questa sera nella palestra della scuola, devo pensare anche alla gara di scherzi contro i ragazzi.
In queste settimane noi ragazze ci siamo portate avanti come punteggio, ora stiamo a 38 mentre i ragazzi sono riusciti a fare 10 punti. Devo dire la verità, non pensavo che riuscissero a fare questi punti ma sono stati furbi e hanno saputo sfruttare le fobie di alcune di noi e anche la forte emotività che caratterizza la maggior parte delle ragazze.
-Roberta, io vengo vestita da Arrow questa sera!- a svegliarmi dai miei pensieri è Helena che corre tutta euforica verso di me. Lascio un sospiro e lascio cadere per terra il festone che tenevo in mano. Sospiro mentre cerco di essere brava e svolgere il mio ruolo di presidente ma mi guardo intorno e noto che la palestra e ancora priva di festoni e di ogni tipo di sistemazione, ci sta tutto in mezzo ai piedi.
Lascio andare un brontolio dalla mia bocca e faccio smettere Helena di saltare mentre continua a ripetere di cosa si travestirà questa sera.
-Ok Helena, sono contenta per te, ma per piacere, puoi appendere gli striscioni arancioni che ci sono dentro quella scatola?- dico indicando gli striscioni mentre prendo dei palloncini arancioni e neri per gonfiarli con la bombola di elio.
Helena si blocca e guarda il mio tutore sulla spalla, si gira come un piccolo automa e va vicino ai festoni che gli ho indicato, li prende e si avvicina alla scala per sistemarli nelle pareti. Purtroppo lo dovrei fare io questo lavoro degli striscioni ma ho il tutore alla spalla per colpa di Steve e del suo tiro spettacolare: lo potrei già levare ma per sicurezza ho deciso di tenerlo ancora un altro po'.
Ho tenuto questo affare per tre settimane, ma sono stata costretta a tenerlo, io non volevo manco andare all'ospedale per far controllare la spalla. Ha insistito mio fratello Edward vedendo che il livido sulla spalla era diventato più scuro e si era anche gonfiato, e poi mio padre e Eric mi hanno trascinata letteralmente in macchina: sulla mia salute non si transige e non nego che le loro attenzioni mi piacciono molto. Questo tutore è insopportabile ma grazie a lui vengo trattata come una principessa da tutti, non vengo manco presa di mira per gli scherzi ma so che da oggi questa bolla che si è creata intorno a me scoppierà, tutto ritornerà alla normalità.
Continuo a gonfiare i palloncini visto che mi riesce benissimo ma la voce di Isenya che urla il nome di Helena mi fa voltare di scatto e vedo che la scala si è aperta in due e la ragazza sopra di essa sta per schiantarsi al suolo: è grazie allo scatto repentino di Oliver, sbucato da non so dove, che riesce a prenderla in tempo evitando un grave incidente.
Preoccupata mi avvicino a loro e, appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo ancora accovacciato per terra, guardo attentamente la scala: è stata sabotata. Le corde che servono per non farla aprire erano state tagliate e nessuno se n'è reso conto.
Sotto c'è lo zampino dei ragazzi, ne sono sicura.
-STEVE!- urlo e in men che non si dica il ragazzo mi è accanto con un sorriso stampato sopra.
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BAD GIRLS vs BAD BOYS: una classe di ragazze pericolose
RomanceSe hai un milione di dollari e non vivi nella gratitudine sei una persona davvero povera. Se hai davvero poco ma sei grato di ciò che hai, sei realmente ricco. (Anthony Robbins) Roberta Dark è una semplice ragazza di 18 anni e fa parte di una delle...