capitolo 13

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Il venerdì serasembrava non arrivasse mai,le docce fredde non lo calmavano e neppure il lavoro,stava uscendo di senno,pensava solo a lei alle sue mani sul suo corpo per non parlare della bocca!pensieri sconci sulla bocca che lo leccava lo trastullava,ogni volta i pantaloni gli si gonfiavano per l'eccitazione e gli mancava l'aria se pensava a lei mentre lo cavalcava. "Basta"si ammonì.
É una stramaledetta donna non mi deve fregare la pago profumatamente,questo era il discorso interno che si fece.
L'aver visto ray all'ora di pranzo non era stato il massimo,non lo aveva salutato di proposito ma lo aveva osservato a lungo a distanza di sicurezza "com'é ray come avvocato?" Chiese all'amica intenta scegliele un nuovo completo intimo "é uno squalo,ma senza offesa tedoro ê troppo caro per le tue tasche!se vuoi posso chiedergli di dare un occhio al tuo caso...."le propose"mi deve un favore"fece spallucce e sorrise"no grazie se fosse glielo chiederei io stessa ma se é così caro allora é inutile chiedere!"lilly annui e cambiò completamente discorso mentre le metteva davanti al naso due completi la perla di divesa fattezza e colore "blu"disse "corallo"allungò lilly decisa a scartare il blu con una faccia schifata. "Non lo posso provare?"miagolò verso l'amica "ne hai già mille di quel colore per non parlare del nero!questo é diverso e pou lo compro io"kiki sospirò'" grazie pet averlo precisato"fece ironica"prego"rispose lilly prima di cacciarla dentro al camerino.
Quando uscì perfino il ragazzo della ragazza del camerino affianco sgranò gli occhi vedendola "dovresti indossare solo biancheria intima"si complimentò l'amica e si voltò verso il ragazzo che si girò dall'altra parte. "Costa 1500€ lil!!non é il caso!"l'lilly finse il broncio"sono soldi miei fingi che sia il tuo regalo di compleanno".
Quando uscì ad attenderla c'erano altri sei pacchetti quindi guardò di traverso l'amica"beh sai!non ho saputo resistere!metti che evan strappi anche queste come fai!"scherzó facendo spallucce, l'unica cosr che poté fare fu abbracciarla e prometterle che in quella vacanza avrebbe fatto di tutto per aiutarla nel suo samproject.
Il venerdì sera era arrivato, era in anticipo,non le interessava, entrò sicura di se nella stanza del piacere e si mise i piedi accanto al divano sui suoi trampoli e con la lingerie nuova fresca di bucato. Anche ray era in anticipo,aveva avuto una mattinata terribile in tribunale e il pomeriggio era stato ancora più orrendo,il caso che seguiva era davvero pessimo,un caso di omicidio dove il cliente affermava la sua innocenza e giurava di essere stato incastrato,peró tutte le prove erano contro di lui,vincere e dimostrare che era innocente non sarebbe stato così semplice.
Ora era li! Aprì la porta incredulo nel sentire un profumo devastante di hypnotic poison,lei era già li.
"Avvicinati al divano evan ti prego" ubbidì quasi come un automa,aveva atteso tanto quella sera ed ora era privo di forza. Si sedette in malo modo sul divano e senti delle mani acarezzare il tessuto della giacca.
Si appoggiò allo schienale e restò fermo in attesa,la verità era che avevano rovinato quel momento "cosa c'é evan" lui non rispose e a kiki venne istintivo mettersi a cavalcioni su di lui ed abbracciarlo. Sentì le mani di lui scorrerle lungo la schiena e la testa appoggiarsi contro il suo seno. La strinse forte. Non si mosse. Non sappe dire per quando restatono così,il tempo si era fermato,e quel momento fu unico per entrambi,nessuno dei due si era sentito così perso con i rispettivi partner,mai.
Porto le mani sul gancetto e le slacciò il reggiseno e glielo tolse con una tale calma che a kiki mancò l'aria nei polmoni "baciami kay" la supplicò e lei gli passo una mano tra i capelli e lo baciò in fronte,lui in quel momento la odio per non aver avuto le sue labbra,ma capì che la donna che lo stringeva non era davvero una abituata a farlo per soldi,lo scacciò dalla mente e le prese un capezzolo tra i denti,lo sentì indurirsi nella sua bocca e fece lo stesso con l'altro continuando a toccarla sentendola aderire al suo corpo come un guanto.

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