capitolo 28

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"Rafael, mi vuoi spiegare?se dici questo dopo quello che hai passato non lo posso ignorare"lo incoraggiò. Ray si alzò dalla sedia e andò a guardare le luci della città che correvano sotto di loro "non ti piacerà"precisò cupo "figliolo sto cercando di capire cosa impedisce a noi di accettare la causa perché é evidente che c'è un conflitto"lo rassicurò.
Ray non smise di guardare fuori;in realtà era il suo riflesso che stava fissando,tutto lo aveva portato d kiki ma quello che vedeva riflesso non gli piaceva,ora lui sapeva e lo teneva segreto, "ti ricordi del mio amico elay?"chiese "certo! Come si fa a dimenticate il fratello dell'altra nostra super cliente!quel ragazzo mi piace!" Disse dilungandosi "bene"fece una pausa "quello che non sai é che lilly anni fa ha fondato un club esclusivo sotto al player"sorpirò "ah!e quindi? Dov'é il problema? Hai conosciuto li la ragazza?"ipotizzò,a quel punto ray si voltò appoggiando le spalle sul vetro"non esattamente li ho conosciuto kay!",vide il padre corrugare la fronte e proseguì "papà;lilly gestisce un club del sesso,un club privè particolare,dove le donne fanno sesso spinto senza freni senza coincolgimenti,donne rispettate con un vizio nascosto e io ho pagato per avere una donna!" Il padre si alzò "ma sei impazzitò"urlò con tutto il fiato che aveva in corpo "te lo avevo detto che non ti sarebbe piaciuto"disse "e non mi piace!mettere a rischio il nome dello studio,la carriera per sesso!te stesso! rafael"respiró profondamente"ho conosciuto katharine alcuni mesi fa,non andavamo d'accordo non ci piacevamo anzì direi che era un odio reciproco fino a che non abbiamo iniziato a parlare mentre eravamo in vacanza,é una buona amica di lilly ed elay, mi sono addirittura offerto di rivedere la sua causa convinto che l'avvocato che ha non abbia fatto i suoi interessi e..."si fermò un istante "va bene é una tua amica non capisco dove vuoi arrivare!"disse martin "lilly era convinta che noi fossimo...stessimo...bene...e ci ha unito al club" spiegò per filo e per segno tutto quello che prevedeva il contratto le regole che erano ferree fino ad arrivare alle vacanze appena trascorse "solo ieri ho scoperto la verità,ma sono innamorato di lei per tutto specie per la sua testardaggine e so che lei mi respinge perché la sua vita é un casino" concluse.
Il padre cambiò posizione sulla sedia portando le mani alla bocca picchiettandilosi le labbra con gli indici,suo figlio sapeva che quel gesto significava che stava prendendo una decisione. "Sei sicuro che lei ti ami"fece il padre con tono cupo ray annui "voglio sposarla... mi sento come se senza di lei niente avesse senso" . Martin di alzò dalla sedia si richiuse la giacca, aggiusto la cravatta e la lisciò, pigiò un pulsante del telefono davanti a lui " louise puoi raggiungerci?"chiese gentile alla sua segretaria che entrò quasi subito con il suo blocco e la fedele penna. "Chiama de luca,digli che é priorità assoluta e che verrà lautamente ricompensato" louise annui confusa e cercò spiegazioni sul volto di ray che guardava perplesso il padre, questa non era la decisione che di aspettava prendesse,infatti vittorio de luca un ometto curioso per natura sulla cinquantina,era il miglior investigatore privato che si potesse trovare su piazza, vittorio era discreto aveva molte qualità,quello che piaceva a martin era la sua tenacia perché niente lo fermava fino a che non avesse soddisfatto tutte le richieste del cliente e martin gli passava spesso del lavoro. "Digli di scoprire tutto su katherine sirls!lo voglio sapere per ieri!"disse schiarendosi la voce"ma papà"intervenne ray mentre louise usciva"nessun ma,ero già tentato di fare ricerche perché la storia di
Di stefano non mi convince"sospirò "perchè aspettare due anni prima di fare denuncia,quando ne verrò a capo deciderò"concluse incrociando al petto le braccia.
Tornando a casa ray era turbato, aveva letto il fascicolo per ore senza venirne a capo,suo padre aveva ragione, molte cose non tornavano,girò l'auto e alle tre del mattino era appeso al campanello di katherine che andò ad aprire dopo molto "rafael sono le tre del mattino che c'è?" Chiese assonnata lui la scansò ed entrò in casa "entra pure"fece lei sarcastica e si azzittì non appena incontrò lo sguardo del suo compagno di viaggio, erano cupi e quando lei distolse lo sguardo con un mezzo sorriso arrossì,era in mutante con un top a fascia corto senza reggiseno,"vado a vestirmi"disse, tornò poco dopo,lo trovò seduto comodamente sul divano si era tolto la giacca,era ancora vestito come all'aereoporto e la maglia blu che indossava risaltava il suo corpo, i muscoli tesi "posso offrirti qualcosa da bere?" Domandò mentre legava i capelli in una coda spettinata "magari una spiegazione"puntualizzò porgendole la cartellina che aveva sulle gambe, kiki la aprì ed impallidi, si sedette affianco a lui "sei un amico di stefano quindi"suppose "il padre é uno dei nostri migliori clienti"spiegò "mi vuoi dire che cosa ti é preso?"chiede con tono serio, "cosa mi....cosa mi.. é preso?"urlò kiki alzandosi in piedi " beh é lampante che è una bravata" provò "una bravata?"ripetè di rimando "una bravata?!"alzò il tono "vattene da casa mia ray"indicò la porta e lui si alzò " dalle prove verrai condannata!lo capisci!" Sibilò alterato "adesso te ne devi andare" riprovò con tono di sconfitta "no!" Rispose ray prendendola alla sprovvista e facendola cadere sotto di lui sul divano, "lasciami rafael"lo implorò mentre lui la baciava "smettila"riprovò sulla sua bocca cercando di colpirlo,lui in tutta risposta continuò A baciarla con foga, non doveva andare così la serata, bloccò le sue mani con le sue, e la senti piano piano sciogliersi e rispondere alle sue invasioni.

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