capitolo 34

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"Stai tremando"proruppe lilly nei suoi pensieri "quest'attesa mi sta uccidendo!"mormorò "non é una buona idea... non darmi le stesse risposte di oggi,dico solo che non é una buona idea"fece spallucce. Sentì il suono che annunciava l'arrivo dell'ascensore ed il cuore cominciò a galoppare. Evan era un'amante fantastico,il suo corpo le sue mani erano fantastiche soprattutto il modo il cui azzerava la sua mente mentre la possedeva era intenso, ma tutta quella faccenda non faceva per lei. Non sapeva neppure come lilly l'avesse convinta ad iniziare.
Si alzò dalla poltroncina si diede un'ultima occhiata allo specchio che rifletteva una donna più grande che non aveva nulla a che fare con lei. aprì la porta "sperò sia chiaro che questa é l'ultima volta"sibilò all'amica tutta sorriso compiaciuto "cristallino!"rispose lilly.
Eccoci qui,pensò kiki ancora davanti alla porta della stanza numero dieci che la separava da evan,gli dirò che questa é l'ultima volta e che non mi deve più cencare si disse, lisciò la maglia di evan che le arrivava appena sotto al sedere percorse il corridoio come al rallentatore sembrava che stesse andando al patibolo, il ticchettio dei tacchi attutito dal lungo tappeto ed il suo respiro sembravano andare all'unisono con il suo cuore,si fermò davanti a quella porta come fece la prima volta,pensò anche di tirarsi indietro pensò anche che si era ripromessa di baciarlo e aprì azzerando la mente ed entrando a passo felpato.
Evan o meglio rafael non stava più nella pelle,era teso, nervoso,quella sera era completamente lucido,non aveva toccato alcool e si era preparato al meglio, ora erano li entrambi,tutte le sue fantasie si stavano concretizzando.
Lei era ferma sulla porta,lui seduto sul divano, era vestito con dei jeans chiari tagliati sulle ginocchia ed una t-shirt grigio scuro che gli mettevano in risalto il corpo da dio greco che aveva.
Nessuno si muoveva,nessuno parlava, ray sapeva di doverle lasciare tempo,ma sapeva anche che come aveva detto lilly probabilmente si sarebbe incazzata come una furia " vieni qui" le ordinò con voce roca e la sentì muoversi per la stanza finchè il suo profumo non fu chiaro alle sue narici,era in piedi davanti a lui, la sfidò,sperando così di ottenere una reazione,le passò una mano attorno alla coscia nuda attirandola più vicino ed appoggiò la fronte sul suo ventre. "Ciao ti sono mancata"chiese dolce,evan in tutta risposta si mosse piano mise una mano sulla sua e la guidò sulla sua erezione sentendolo sospirare,kiki si divincolò rapida ed indietreggiò di alcuni passi. Lui si alzò e le si avvicinò di nuovo sovrastandola con il suo corpo e abbracciandola facendola aderire al suo corpo e non si mosse,non disse niente,voleva provare a farle capire chi fosse ma con scarso successo "evan cosa succede?"lui non parlò ancora e cercò le sue labbra. Katherine tremava,aveva paura e si negò dandogli solo la guancia,non stava andando come si era prefisso, le sfiló la maglia e la gettò sul divano,e riprovò fingendo possesso ottenendo lo stesso risultato "baciami"le intimò sentendo il suo cuore battere all'impazzata contro il suo petto "non posso"mormorò. Ray le posò dei baci infuocati lungo il collo scatenandole dei brividi,kiki s'irrigidì e lui si bloccò,calma si disse ripetendolo a cantilena nella sua testa,si spostò sul'altra spalla e risalì verso la mascella e succhiò la pelle, kiki si arrese scostandolo, adorava tutto quello che quel ragazzo se pur sconosciuto le scatenava,le stesse cose che sentiva per ray, gli mise le mani attorno al collo affondando le dita fra i suoi capelli e alzandosi leggermente sulle punte dei piedi si umettò le labbra e lo baciò.Avida era la bocca che incontrò,morbita,esperta decisa, ray approffittò quando lei dischiuse le labbra per esplorarle la bocca con la lingua...un lampo le gelò il sangue e si allontanò da lui spingendolo via con forza e rafael capì che kay aveva realizzato l'inganno perfettamente macchinato da lilly.
La sua amica l'aveva ingannata, come aveva potuto farle questo,non ne era sicura al cento per cento ma quella bocca,quel bacio, quel corpo era stato su di lei in varie forme,mentre la scopava in svariati modi, avvinghiato a lei calmo e silenzioso mentre avevano condiviso il letto, non poteva essere che evan fosse ray, una piccola parte del suo cervello non lo voleva ammettere, provò un senso di vergogna, umiliazione,ray avrebbe pensato che lei era una ragazza facile abotuata a fare sesso spinto o che magari lo volesse ingannare per poi ricattarlo o peggio, le girava la testa, se il ragazzo di cui era follemente innamorata fosse li, si girò verso la luce rossa della telecamera sicura che lilly stesse spiando i risultati della sua perversione. Allo stesso tempo rafael si rimise seduto portando i gomiti sulle ginocchia ed unendo le dita davanti alla bocca in attesa che succedesse qualcosa,qualunque cosa sperando che lei si gettasse su di lui dichiarando il suo amore e soprattutto ponendo fine a quella tortura diventando sua per sempre.

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