capitolo 21

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Capì di aver esagerato nel momento i cui vide i suoi occhi scurirsi ed il suo sorriso sprarire.
"Io..non volevo"balbettò cercando di rimediare,ma kiki si mise a nuotare verso la riva sorpassò i suoi amici e uscì dall'acqua. "Che cazzo le hai detto!!"lo ammonì lilly,lui fece spalluce "le ho detto che non ha i soldi per comprarsi un costume"disse con tono di difesa "sei un'idiota rafael!" Gli lanciò contro la palla e si diresse verso la riva dove kiki stava già prendendo le sue cose e stava cercando di trattenere le lacrime. "Ma che ho detto?"chiese l'ignaro avvocato"stavamo scherzando" proseguì "non mi sembra di averle detto niente di così scioccante. "Kiki ha avuto problemi seri con il locale che possedeva,ha perso tutto,ora sta ricominciando a riprendersi per questo lil ha insistito nel farla venire" spiegò elay guardando verso gli ombrelloni dove la sorella stava parlamdo con katherine e tenendo la maglia dell'amica a mo'di sciarpa "torniamo a riva" disse con tono serio. Nel frattempo lilly aveva raggiunto kiki e la trovo in lacrime "si é rotto"non aveva più retto lo sconforto "tesoro ne prenderemo un altro"la consolò l'amica"dai lilly non puoi pagare tutto tu"singhiozzò. "Kay!"la chiamava così solo quando voleva essere dolce con quelle tre lettere aveva formato un acronimo che significava'katherine are you?'e lo aveva formato una sera dopo che era andata via la corrente e l'amica si era presentata al club al buio in silenzio per farle paura come nei film dell'horror. Fu così che le venne l'idea di far incontrare i suoi amanti al buio. Sconosciuti al buio. In quegli anni a katherine andava tutto bene,gli affari andavano bene e aveva anche trovato un lavoretto extra come insegnante di danza che era la sua passione più grande in una palestra prestigiosa della città,poi una sera una tragedia l'aveva colpita e non volle più saperne di insegnare. Solo lilly sapeva il motivo reale, agli altri diceva che aveva smesso perché il locale la impegnava molto.
"Che piano hai ideato per conquistare sam?"chiese cambiando discorso cercando di ricomporsi mettendosi l'asciugamano attorno al corpo.
Lilly allargò il sorriso le porse la maglia e le fece cenno di andare al chhiosco per bere qualcosa di fresco,più che altro non voleva orecchie indiscrete considerato che il fratello,la sua vittima e ray stavano ormai avvicinandosi a loro. Si sedettero all,ombra delle palme del chiosco ordinarono thè freddo "non è freddo!é ghiacciato!"puntualizzò lilly guardando il cameriere in cagnesco,"quando elay va da claire noi resteremo in quattro"spiegò "allora organizzerò una cena per noi al di fuori del resort e quando saremo a metà strada tu fingerai di sentirti male e costringeremo ray a riportarti a casa tanto più che ora si sente in colpa così..""tu e sam cenerete da soli?"terminò kiki. "Facile no!"affermò. "Cos'é facile?"chiese una voce alle loro spalle facendole sussultare. Ray guardò kiki con un'espressione dispiaciuta le si era avvicinato abbastanza da farle venire la pelle d'oca, "katherine io..." ciminciò "non ora avvocato laik!"sibilò scontrosa,finì il thé e se ne tornò in casa.
Mentre l'acqua scorreva sulla pelle katherine pianse di nuovo. Li da sola sotto la doccia di quella lussuosa casa vacanze si sentiva completamente fuori posto,lilly le pagava i vestiti le faceva un po' di spesa, l'aiutava anche troppo, quindi la decisione di andare a lavorare nel suo segretissimo club era stata obbligata, la consolava che evan il suo prezioso ed unico cliente le faceva dimenticare ogni cosa, con lui si scioglieva e gli permetteva di usarla come più gli aggradava anche se si sentiva umiliata ma sapeva che i suoi soldi pagavano conti che non sarebbe mai riuscita ad estinguere,si giustificava così con se stessa. Era diventata davvero una puttana.
Rafael bussó alla porta del bagno più volte invano lei non lo sentiva" ...butto giù"rieccheggiò quando si destò dal suo sconforto,chiuse l'acqua ormai fredda si fasciò con un asciugamano e aprì la porta incatenando il suo sguardo a quei maledetti occhi nocciola.
Lesse negli occhi della bionda tinta davanti a lui così tanto dolore che istintivamente l'abbracciò come per proteggerla,era abbituato a vedere ogni sorta di disgrazia con il suo lavoro,ma quella ragazza odiosa gli fece venire un nodo alla gola. "Lasciami ray"gli disse con la testa appoggiata al suo petto bagnandolo"mi sento una merda!sono desolato". La scostò da se solo un poco,vide i suoi occhi smeraldo gonfi dal pianto,era convinto che fosse lui la causa e si chinò per baciarla portando le mani più giù verso la curva del sedere, cosa gli fosse preso non se lo riusciva a spiegare,i capelli di kiki gli avevano inzuppato la maglia,la sentì quasi rispondere a quel un contatto intimo,allora aveva ragione,anche lei era attratta da lui,la sentì spostare le braccia e le mani dal suo petto e scorrere verso il suo collo, "kiki andiamo a fare spese"proruppe lilly in quel momento magico si spostò da ray immediatamente ed arrossì imbarazzata "sssi!" Rispose continuando a fissarlo basita. Non si sarebbe aspettata una cosa del genere proprio da lui,era tanto che non veniva baciata il quel modo e il cosa era appena successo, l'avrebbe tormentata per tutto il resto della giornata,era terribilmente pericoloso stare accanto ad un ragazzo che probabilmente era abituato ad aver "una ragazza per porto" ed aveva imparato a sue spese che doveva stare lontana da ragazzi ricchi come ray.

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