capitolo 18

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Venne con un grido quasi animale.
Le aveva fatto un male cane ,il suo orgoglio le aveva impedito di dargli  soddisfazione, di dirgli di smettere. Si alzò dal letto con le gambe molli, uscì dalla stanza,solo quando entrò nel salottino si rannicchio dietro una poltrona e pianse tutte le lacrime,si senti liberata,quel pianto non fu solo per quell'atto ma per tutte le vicessitudini che l'avevano portata li.
Lo sentì uscire dalla stanza,e l'acensore scendere,le sarebbe bastato aprire la porta e lo avrebbe visto dandogli la conferma di quanto l'avesse sconvolta ,ma ancora una volta l'orgoglio ebbe la meglio.
Ray guardò il suo riflesso allo specchio mentre risaliva , vide un ragazzo di trentotto anni con gli occhi nocciola intenso e capelli scompigliati post orgasmo che non vedeva da tanto,troppo tempo, Quella ragazza orgasmo dopo orgasmo lo aveva reso suo schiavo e per quanto avesse fatto per allontanarla nella sua testa ora era ben marchiata a fuoco.
"Elay hai un sigaretta?"gli chiese,erano anni che non fumava più ed aveva reso il suo corpo un tempo che allenava quotidianamente in palestra, adesso ne sentiva il bisogno,quella donna perversa aveva un leggero odore di fumo sulla pelle che gli era penetrato nelle narici, elay  fece cenno a ray di seguirlo fuori gli porse una sigaretta e lo guardo accenderla,lui fece lo stesso e lo vide abbassare le spalle rilassato quando soffiò via il fumo dai polmoni. "Come hai fatto a rintracciare claire?" Domandò "sapevo che me lo avresti chiesto amico!credimi se lilly non avesse messo tutto sotto chiave ti avrei già aiutato,ma non posso" rispose mortificato e cambiò discorso "il nostro volo é alle sei vuoi un passaggio?". Lui tentennò "si é meglio". Spense la sigaretta "credo che andrò a casa!prima che tua sorella vedendo sam mi costringa a portare a casa quella!"disse indicando lilly e kiki che erano appena uscite "possibile che quando sono qui c'è anche lei!". Elay fece spallucce "non è male se la conosci" riferì provocando una smorfia sul volto di ray.
"É una delinquentella come tante che difendo senza arte ne parte"sentenziò acido fissando kiki che in quell'attimo si girò e gli fece la linguaccia. "Che bambinetta"sibilò"ti sbagli,katherine ê una delle persone più forti che conosco,ne ha passate tante ray, si é rifiutata di accettare l'aiuto che lilly le aveva offeto,non ha neanche voluto che io intercedessi con te per chiederti aiuto a scrocco" lo rimarcò. Rientrarono e notò che la suo giovane inamichevole futura compagna di viaggio aveva gli occhi gonfi,in quell'istante notò per la prima volta quanto fosse fragile e soprattutto bella.
Sorrise,era sicuramente tutto l'alcool che avevacin corpo a parlare così, la giornata era stata pessima suo padre lo aveva ripreso come se fosse un novello e aveva bevuto per rilassarsi e si era sentito dire che non poteva avere kay così l'aveva marchiata con il sesso ed infine aveva ricominciato a fumare. Ray si ritrovò nella sua stanza a guardare il soffitto,e sentì il profumo di kay nelle narici, le sue mani avevano ancora il suo odore inebriante, si mise a sedere guardò l'ora che tuonava le tre e decise di fare una doccia per smorzare la tensione. Quella doccia tiepida al buoio fece galoppare la sua fantasia e si ritrovò a passare una mano su e giù sul suo menbro mentre l'altra accarezzava le mattonelle per sostenerlo,quando venne si sentì vuoto e solo e senza sapere il perché si ritrovò a pensare a katherine e alle parole di elay. 

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