capitolo 33

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Tre mesi di niente, tre mesi di vacanze,feste,tre mesi in cui la vita é tornata ad essere vita,si era perfino rimessa in gioco,aveva aperto una nuova società con l'amica ed ora stava per aprire un piccolo locale che realizzava tutti i suoi sogni,non era stato facile entrare nello studio laik con lilly al suo fianco e far stendere un contratto per la nuova società,lilly le avrebbe dato tutto il capitale che le mancava in cambio del cinquanta per cento degli utili, quella era la parte semplice, guardare negli occhi profondi di ray quello la torturava, lo aveva evitato con cura e maestria, non aveva risposto alle sue chiamate,non aveva risposto ai suoi messaggi anche se li aveva conservati e riletti come una pazza. "Firma qui"era professionale ma lei lo sentiva sulla pelle "e qui"si stava scaldando e non alzava gli occhi dai fogli "credo sia tutto" katherine appoggiò la penna sorrise a lilly e si alzò dalla sedia come se quella stessa scottasse e cadde nell'imbarazzo vedendo l'amica non cogliere il segnale e restare immobile "andiamo?"espirò a mezza voce.lilly si alzò pigramente "festeggiamo sta sera al nuovo locale!" lilly sembrava entusiasta dell'idea,per lo meno quei due sarebbero stati nella stessa stanza, "grazie,bell'idea lilly! Purtroppo ho altri impegni". Ed eccolo il segnale negli occhi di ray,finalmente pensò lilly "cos'è devi uscire con una nuova ragazza?" Finse curiosita vedendo katherine fuori dalla porta tirare le orecchie "non é nuova ma si!esatto!!". Sorriso maligno per le labbra di lui,sofferenza e un cuore dolorante per lei. Lilly mimò 'alle ventitre' a fio di labbra e lui mosse il capo impercettibilmente in un si.
Si era preparato per mesi, la resistenza di katherine nel non volerlo tra i piedi in quei mesi gli aveva fatto pensare che forse lei aveva solo giocato con lui o che magari non era poi così interessata, magari anche se era tornata ad una vita accettabile,non voleva riprendere da dove avevano lasciato credendo che il padre avesse fatto chiarezza sul suo passato .. ma.. quello sguardo combattutto mentre usciva dal suo studio, gli fece capire forte e chiaro che non era finita,niente dubbi, era ora di chiudere i giochi e prendersi il premio. Basta aspettare, basta incertezze, quella sera alle ventitre rafael laik si sarebbe messo allo scoperto.
Quello stesso pomeriggio katherine aveva i capelli raccolti alla meglio peggio,dei pantaloni vecchi della tuta molto comodi, uno scalda cuore grigio e una canotta rosa pallido al di sotto, era sopra ad una scala a grattare i muri del nuovo locale che poi avrebbe ridipinto lei stessa di bianco e rosso con trafili in oro,era tutto nella sua testa il bancone,sedie,tavoli,cucina,bagni,
Voleva assolutamente mettere un tavolo da biliardo,trasformare quegli ottocento metri quadri in qualcosa di spettacolare,unico.
La porta d'ingresso si aprì,lei da dov'era non poteva vedere "sono io!!"urlò stridula lilly,kiki scese dalla scala e le andò incontro vedendo tra le mani dell'amica cataloghi di ogni cenere"ho fame!ordiniamo la cena?" Kiki l'aiutò con quelle riviste "ma che ore sono?"la interrogò "le sette""non mi ero resa conto dell'ora,ok ordiniamo". Lilly prese il telefono "che dici di vedere evan sta sera alle undici?"intanto fissava lo schermo e scorreva la rubrica " stai scherzando vero?"lilly avviò la chiamata e la guardò dritta negli occhi "lui ha chiesto di te!e che io sappia non ti fai una scopata dalla vostra ultima volta ho detto si!".vide gli occhi di katherine infuocarsi "vacci tu se hai accettato senza chiedere" lilly ordinò la cena senza dar peso alle proteste e dando l'indirizzo di katherine "così hai tempo per prepararti"suggerì con non curanza vedendo l'amica alzare le braccia in aria per poi abbassarle sui fianchi in segno di resa .
Perfetto sogghigno levando subito il sorriso soddisfatto dalle labbra quando vide katherine guardarla di traverso.
Stava finalmente bene, teneva ray distante con ogni scusa, aveva finalmente tutto di nuovo, principalmente una vita, era riuscita anche ad essere felice per l'ex marito che aveva trovato una nuova donna e si erano riappacificati tanto che si propose di aiutarla con i lavori al locale senza secondi fini e senza chiederle troppi soldi "il materiale soprattutto e poi vediamo"le aveva detto con gentilezza, si vedeva che quella nuova donna più vecchia di lui di qualche anno gli aveva giovato, era sempre stato un bel ragazzo da giovane ed era comunque un bell'uomo anche se non cambiava tutto quello che tra loro era stato,ogni uno per la propria strada.
"E cosa dovrei mettere miss 'si si è disponibile'"mimò le vergolette con le dita come fosse un'adolescente "é stato molto specifico!"mandò giù un sorso di coca"desidera che indossi lo stesso completo che avevi la prima volta con tanto di autoreggenti" la sfidò maliziosa "ma se me lo ha letteralmente strappato di dosso!!"abbaiò e lilly quasi scoppiò a ridere e si morse la lingua per non rivelarle troppo "hai quello praticamente identico di tahiti!metti quello tanto non credo lo terrai per molto"le fece l'occhiolino. Ma non poteva semplicemente non mettere niente si chiese, alla fine essere aggindata in una stanza buia non le pareva tanto sensato. Evan per questo incontro era stato dettagliatissimo anche troppo continuó a pensare, le scarpe,i vestiti,perfino gli orecchini ed il trucco per non parlare dei capelli. La cosa la convinceva poco. Poi pensò a rafael e sentì una stretta al cuore,stargli lontana era la cosa giusta da fare si disse convincendosi mentre metteva in moto la sua adorata auto,alle ventidue e trenta era già seduta nella saletta in attesa che evan arrivasse.

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