ALASKA
La ragazza è stata molto gentile ad accompagnarmi agli spogliatoi, l'unica cosa molto strana è che qui è tutto buio. Accendo subito la torcia del telefono per cercare l'interruttore per accendere la luce ma sembra sia introvabile. Sono ancora di fronte la porta quindi mi giro, sperando di trovare Harry.
«Harry, la ragaz-» non finisco la frase accorgendomi che non sono in uno spogliatoio, e lì Harry non c'è.
Sembrava così dolce quella ragazza, ma è soltanto una puttana. Non avrà il mio Harry se è questo ciò che vuole.
Ma non ho modo di impedirglielo se sono chiusa qui dentro.La porta ovviamente è chiusa a chiave e non ho sufficiente forza per poterla abbattere, e non c'è nulla di molto pesante per almeno provarci essendo in uno sgabuzzino poco fornito di attrezzi. Il flash del mio telefono non riesce ad illuminare tutta la stanza per intero quindi mi avvicino agli scaffali per vedere se c'è qualcosa che possa aiutarmi.
Oltre a carta igienica e kit del pronto soccorso non c'è nulla, e non ho nessuna idea di come uscire di qui. Un grande aiuto mi viene dato dalla mia mente, non entrando nel panico.Poi, mi viene in mene un'idea. Estraggo le chiavi di casa dalla tasca e infilo la chiave più fina e appuntita nella serratura. Negli anni passati, durante l'infanzia, funzionava sempre quando io e mia cugina scassinavamo lucchetti di case abbandonate nelle quali avevamo il sospetto che ci fosse qualche cucciolata. E così infatti è, la serratura scatta e tirando giù la maniglia la porta si apre. Sono fuori.
HARRY
«Non è possibile che se ne sia andata senza avvertire Horan, neanche un messaggio niente.» Cammino innervosendomi sempre di più con la ragazza di prima, è una cazzata enorme, non è stata molto brava nella recita.
«Tu!» sbraito tirando un pugno al muro.
«Dieci minuti all'inizio dell'incontro» Aaron annuncia, ma sono troppo infuriato per preoccuparmene.
«Tu, sai dov'è, perché non smetti di fare la puttana e me lo dici?» l'ho raggiunta e sono di fronte a lei, piccoli sospiri ci separano. L'unico motivo per cui non le metto le mani a dosso è per il fatto che sia una donna, sennò a quest'ora era già dolorante sul pavimento.
«Davvero, io non lo so» ghigna masticando una fottuta gomma.
«Non portarmi per il culo! Dimmi dov'è!» sento il viso andarmi in fiamme mentre sbatto le mani contro al muro ghiaccio facendola sobbalzare dallo spavento.
«Harry, calmati.» dice Niall appoggiandomi una mano sulla spalla facendomi per allontanare ma la scanso bruscamente.
«Ti ho detto che non lo so.» dice lei disinvoltamente.
«Cazzo!» sbraito tirando un secondo pugno al muro, a pochi centimetri dal suo orecchio. Sobbalza di nuovo ma riesce a ricomporsi immediatamente.
Mi allontano da lei, schifato dalla sua faccia piena di cosmetici. Torno verso Niall ed invio un messaggio a Brandon.
Io: non chiedere spiegazioni. Cerca Alaska nei dintorni della palestra
Risponde subito acconsentendo senza domandare nulla come avevo chiesto, ma non sono ancora del tutto convinto che lei dica la verità.
«O magari lo so.» bingo. Torno immediatamente davanti a lei, alzando le sopracciglia in attesa di una sua risposta, che non arriva.
«Allora? Dove cazzo è?»
«Potrei saperlo.. Oppure no. Dipende»
«Da cosa cazzo dipende?» il mio corpo si sta accaldando, sono incazzato.
«Mhh.. Te lo dirò ad una condizione»
«Quale fottuta condizione» stringo i pugni lungo i miei fianchi, sentendo le nocche diventare bianche, guardandola con disprezzo.
«Che tu mi dia un bacio»
«Cosa? Cazzo, no!» indietreggio dimostrando schifo dalla mia espressione per quella puttana.
«E dai.. Uno solo» si avvicina, accarezzandomi il petto. Sento i suoi freddi anelli sin da sotto la canottiera e mi salgono i brividi, non so se per l'ira o lo schifo o entrambi.
«Harry..» Niall mi ammonisce, ma non so cosa fare. Devo assolutamente sapere dov'è Alaska e questa qui non me lo dirà se non in cambio di un bacio. Alla fine è solo un bacio e nessuno verrà a saperlo se Niall manterrà il segreto, ma so che lo farà. Spero.
«Devo, Niall» sconfitto mi avvicino a lei, alla quale le brillano gli occhi di vittoria.
Appoggio le mie labbra sulle sue, morbide al gusto di arancia, facendo toccata e fuga.
Appena indietreggio, allontanandomi velocemente da lei sento la porta d'emergenza alla fine del corridoio sbattere, Niall correre in quella direzione. Mi sporgo, vedendo Alaska scappare dall'edificio, da me.
Immediatamente, sbatto i pugni al muro a pochi centimetri dalla testa della ragazza. «Puttana!» le sputo e corro più veloce del possibile al di fuori.
Che casino. Che fottuto casino.
Una volta fuori chiamo il suo nome svariate volte e dalla poca lontananza so che lei mi ha sentito chiaramente ma sembra volermi evitare. Corro ancora più velocemente, sorpassando Niall che ha di poco rallentato e raggiungendola, afferrando il suo braccio.
«Alaska! Alaska aspetta..» ansimo riprendendo fiato.
«No-non toccarmi.. Mi fai schifo..» si ferma girandosi a guardarmi, strappando via il suo braccio dalla mia presta. Il suo bellissimo viso bagnato di salate lacrime. I suoi bellissimi occhi blu sono diventati rossi. Dolore e disperazione si possono leggere limpidamente sul suo volto angelico. Mi si rompe il cuore nel vederla così, ed è colpa mia.
«Mi fai schifo» la sua voce pacata, insensibile, non trasparisce alcuna emozione. Apatica.
Riprende la sua corsa, molto più lentamente di prima e se ne va.«Alaska..» la mia voce ovattata.
«Alaska!»
«Alaska!» lacrime cominciano ad inumidire anche il mio volto. Sta scappando. Sta scappando da me.
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TORNATAAAA
Ahiahiahi, le cose si mettono maleee
Georgia è proprio puttana, sia nella fantasia che nella vita reale.
Credetemi, mi era mancato così tanto scrivere, immergermi nei miei sogni e metterli nero su bianco, provare questo amore e desiderio sproporzionato per Harry, ma ora sono qui con un nuovo capitolo ed è questo ciò che conta.
Domanda: novità?
Io dal 16 al 19 giugno vado ad Amsterdam, non vedo davvero l'ora
Domanda numero due: quali sono i vostri programmi per questa estate? E che anno farete a settembre?
Io, oltre ad Amsterdam, andrò a Verona principalmente per vedere la casa di Romeo e Giulietta, poi mi farò un giro con due mie amiche, due giorni.
E farò il terzo anno ragioneria, se dio me la manda buona.KISSES
Maddie x
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Realized
Fanfiction"Sai quella sensazione di non respirare più dalla troppa felicità?" Second book of the Right Number Trilogy. © 2015 All Rights Reserved Maddalena Temperini. Imagined and created by me.