Cap 31• Esiste solo lui e nouvelle cuisine

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Night changes - One Direction

Elèna 

Passo il tempo in taxi a cercare di tranquillizzare JJ sull'abbigliamento e fare raccomandazioni a Eleonora. Quando riconosco che ci stiamo avvicinando all'albergo però inizio ad agitarmi anche io. Non avrei mai pensato che, dopo tutto quello che è successo con Henry, mi sarei ritrovata ad andare a cena con lui. Certo siamo con altre quattro persone, ma questo non diminuisce la mia ansia. Scendiamo dal taxi e ci avviamo all'entrata dell'albergo. Prendo un enorme respiro quando sono davanti alle porte scorrevoli, mi faccio coraggio ed entro.

«Sicura che fosse qui l'appuntamento?» chiede Eleonora.

«Mmh sì sicura, saranno in ritardo» rispondo io.

«Elèna?» la voce di Adam. Mi giro e lo vedo avvicinarsi a noi. Devo ammettere che è davvero un bel ragazzo e lo posso dedurre anche dal fatto che JJ lo sta mangiando con gli occhi.
Sorrido e gli vado incontro.

«Adam, ciao!» lo saluto.

«C-che ci fai qui?» chiede lui con lo sguardo confuso.

«Henry non te lo ha detto? Andremo a cena tutti insieme» gli dico indicando anche JJ ed Eleonora. Lui scuote la testa e si avvicina alle ragazze.

«Piacere, io sono Adam» porge la mano a JJ ed Eleonora che si presentano a loro volta.
Adam inizia ad intrattenere le ragazze parlando del più e del meno e non posso fare a meno di notare che JJ è rimasta zitta per tutto il tempo. Che le prende? Non si comporta mai così davanti a un ragazzo a meno che...
I miei pensieri vengono bloccati quando con la coda dell'occhio noto uscire dall'ascensore Henry. Mio Dio! È bellissimo. Indossa un paio di pantaloni neri, questa volta senza buchi, una camicia sempre nera e un po' velata e sopra una giacca con una sciarpa che gli cade morbida intorno al collo.

Sembra un modello e l'idea che possa averlo fatto davvero in passato mi fa rendere conto che effettivamente lui in un certo senso è famoso, soprattutto in Inghilterra.
Non sono mai stata in Inghilterra per la mia stupida paura di volare e anche per la mia relazione a distanza. Ogni vacanza, ogni weekend libero veniva usato per tornare a casa piuttosto che viaggiare e per come sono andate le cose è una delle cose di cui mi pento di più.

Lascia la chiave alla receptionist che gli sussurra qualcosa all'orecchio.
Ma perché sono tutte così le donne? Non riescono proprio a evitare? Lui la liquida in poco e quando si gira finalmente mi vede.
Fa una faccia strana, forse non gli piace il vestito o come mi stanno capelli? Che ansia, vorrei non aver accettato l'invito. Di sicuro non sono all'altezza del posto dove andremo a cena. Non ne azzecco mai una, mannaggia a me.
Si avvicina e tutto il resto si ferma. Ci siamo solo io e lui. Io ferma che lo guardo e lui che cammina con passo sicuro verso di me. Il tempo sembra dilatarsi e sembra quasi che Henry si stia muovendo a rallentatore. L'unica colonna sonora di questo momento è il mio respiro affannato e il battito del mio cuore. Mi scordo di tutti gli altri: Adam, Eleonora e JJ.
Esiste solo lui.
Ci ritroviamo faccia a faccia e l'aria si fa elettrica. Lui mi fissa per un po' e poi fa un mezzo sorriso rivelando solo una delle due fossette.

«Ciao» sussurro cercando di rompere il silenzio anche se esce così piano che non sono neanche sicura mi abbia sentita.

Lui si avvicina lentamente per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.

«Sei bellissima»

Sento il sangue affluire velocemente alle guance e sono sicura di essere diventata rossa come un pomodoro maturo.

«Henry» grida Adam dall'altra parte della hall. Lui mi lancia un ultimo sguardo facendomi cenno di seguirlo per poi avviarsi verso Adam e le ragazze.
Dopo essere ritornata in me vado anche io verso il gruppo.

Underground Love (1). La mia ancora di salvezza ➳ H.S. [IN LIBRERIA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora