{ Ciao ragazze :) grazie mille per l'entusiasmo, sono contenta che vi stia piacendo. Sta per cominciare una carrellata di sorprese. A presto! }
Ora che ho venticinque bambini in meno e cento euro in più, posso trovare la motivazione per festeggiare questo compleanno. Ad essere onesti metà del corrispettivo spetterebbe a Ignazio, che si è pure dimostrato più paziente e giocherellone con i nostri girini... ma lui non guadagna già abbastanza?
« Senti... Questi dovremmo dividerli... » decido di mostrarmi educata, formando un mazzetto con i contanti.
« Per chi mi prendi, Riccio? Io mi sono solo divertito aiutandoti! » rifiuta con un sorriso allegro. Ovvio che mi aspettavo reagisse così, e senza troppe proteste mi fingo commossa da quel gesto e intasco il bottino.
« Posso darti un passaggio in macchina? Devo andare a casa di Aurora, quindi... » si offre ancora, quando arriviamo a quell'imbarazzante momento dei saluti. Come potrei preferire aspettare l'autobus.
Mentre raggiungiamo la sua Bmw bianca noto delle ragazzine con i borsoni in spalla che lo guardano con occhi sgranati. Stavano chiacchierando a voce alta fino a pochi secondi fa, ora mormorano a stento. Ignazio non le ha neppure notate, forse ci è abituato. In effetti questa è la prima volta che mi trovo in sua compagnia da quando ha letteralmente spiccato il volo, e mi fa uno strano effetto; non riesco a mettermi nei loro panni, per me è un ragazzo qualsiasi. E poi, diciamocela tutta, fosse figo.
Mentre salgo dal lato passeggero noto che ora fissano anche me, oh Dio, chissà se stanno fraintendendo. Ma la sensazione di essere ammirata e anche invidiata non fa propriamente schifo.
« Bene, Riccio. Siamo pronti? » esordisce Ignazio, mettendo in moto e guardando dagli specchietti.
« Prontissimi! - rispondo allacciando la cintura – Ti ricordi che mi chiamo Allegra, in verità?? »
Evidentemente quel milione di volte che glielo avrò ripetuto, non è bastato.
Lui ride. Per la precisione sono tre ore e mezza che ride. E penso che prima o poi una gomitata sui denti potrei dargliela.
« Per me sei solo Riccio! » risponde entusiasta, immettendosi nelle strade e lasciandoci alle spalle le ragazze tuttora basite.
« Scusa Ignazio... ma l'ho sempre odiato quel soprannome... » dico sincera, imbarazzata. Mi passo inevitabilmente la mano tra i capelli e riaccomodo i boccoli dal lato destro del mio collo, lontani dal suo sguardo.
« Mica ci si può scegliere un soprannome, cara. A me piace, ti descrive » spiega gesticolando un po'.
E sticazzi, che fantasia. Se fossi rossa come mi chiamerebbe, Gingerina?
« Mi arrendo. » decido, tanto fare cambiare idea a questo testone è praticamente impossibile.
« Allora... Visto che ci tieni e che soprattutto insisti, ti racconto che ci faccio a Bologna? E lasciami parlare senza troppe interruzioni, te ne prego » fa tutto da solo, rubandomi una piccola risata. In effetti non gli ho concesso troppe attenzioni oggi.
Mi racconta del tour internazionale che ha appena terminato e di mille altri impegni, perdo subito il filo, ma che da questi mesi ricomincerà a lavorare ad un nuovo album assieme al suo gruppo. Con mio grande stupore apre il sipario pure sui trascorsi personali, sulla sua nuova situazione non-sentimentale. Sembra piuttosto amareggiato, nonostante sia rimasto lo stesso ragazzo ottimista di un tempo. Più lo ascolto e più noto come sia cambiato e maturato, come riescano a coesistere in lui un lato infantilmente giocherellone e uno razionalmente distaccato.
Mi scoccia ammetterlo, ma non è più il semplice cretinetto simpatico che conoscevo e avevo imparato a detestare. Anzi, ha un certo non so che.
Il tragitto fino a casa mia non è abbastanza lungo per contenere le sue chiacchiere, così i discorsi rimangono a metà. La mia famiglia e quella di Aurora si suddividono una bifamiliare, come un unico grande clan. Ignazio sapeva sempre dove posteggiare la sua bicicletta arancione al tempo, e sa perfettamente dove posteggiare la sua auto lussuosa adesso.
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Stupendamente Odioso
FanfictionL'amore è cieco, si sa, ma non siamo anche noi stessi a volerci tappare gli occhi?