Capitolo 6: Grazie

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{scusate se sto postando in ritardo ultimamente, mi rimetterò presto in pari ;) grazie mille a tutte per dedicare del tempo alla storia. Un abbraccio!}

« E insomma... Così... Ehhh... »

Ignazio esordisce in questo modo, appena la macchina si mette in moto.

« Puoi accostare per favore? Credo che prenderò un autobus » lo interrompo bruscamente, le dita strette attorno all'apertura della porta. La serratura però scatta, impedendomi ogni movimento avventato. Come buttarmi fuori dall'auto in corsa per scappare come una lepre.

« Non passano gli autobus a quest'ora se non sbaglio » replica lui con tono severo.

« In realtà si, ma siamo noi a vietarti di prenderlo » gli dà man forte Aurora, sporgendosi con il capo tra i nostri sedili.

« Meglio se ti metti la cintura Auro, questo crede di vivere in un rally »

« Ah! Tu e Gianluco lo state davvero facendo un rally, mi pare! » risponde a tono lui, buttando la testa all'indietro come se la sapesse lunga.

« Perché io non so niente?! » strepita Aurora, avida di informazioni.

Neanche io ci sto capendo più niente.

« Ma perché non c'è niente da sapere! » esclamo arrossendo.

« Hai visto che avevo ragione? Questi già si piacciono e frequentano » risponde Ignazio guardando la mia amica dallo specchietto retrovisore. Come se io non fossi presente.

« Scusami, stai parlando di me e senza sapere assolutamente niente. » metto bene in chiaro, iniziando ad infervorarmi.

« So che messaggiate e che vi vedete, mi sembra più che abbastanza! » cantilena lui, con quello stupido occhietto ridotto a fessura. Il suo baffetto non dissimula affatto un sorriso di saccenza.

Sono più infastidita per come lui crede di essere onnisciente, che del fatto che si faccia gossip su di me. Non voglio che nella sua testa ci sia l'idea di me già accoppiata con Gianluca.

« A parte che non sono affari tuoi, ma sbagli eccome. Ci siamo visti solo oggi e di messaggi ce ne sono stati tre in croce! » chiarisco stringendomi la borsa al petto, come per mettermi al riparo. Mi sto sentendo aggredita.

Aurora sta avendo la decenza di restare zitta ad ascoltare, prima di dare giudizi affrettati come il buzzurro al mio fianco.

« Quei tre messaggi in croce che sono bastati a farvi uscire insieme oggi... » mette il puntino sulle i lui, sbilanciandosi verso di me e lanciandomi una occhiata vispa.

Lo odio. Intensamente.

Mi volto dall'altra parte infastidita. Da un lato vorrei fare la preziosa e vantarmi di poter interessare a Gianluca, soprattutto con lui che non mi ha mai considerata, dall'altro parlare con Ignazio delle mie cose mi sembra una eresia. Voglio dire, non abbiamo nessuna confidenza. Sono passati dieci anni da quando eravamo nella stessa compagnia di amici, sono cambiate tante cose, non è che adesso salta fuori dal nulla e tutto può tornare come prima. Anche perché il prima, a me, non è mai piaciuto.

« Ma almeno è carino Gianluca? Frequentabile? » mi domanda cautamente Aurora, avvicinandosi di nuovo con la testa al mio sedile.

Neanche questo vorrei dirlo davanti al carciofo.

« Carino è carino, ma ancora è presto per farmi una idea. Anche perché dovevamo andare al cinema e invece Il Volo qui ci ha infranto i piani » dico stizzita, agitando una mano verso il lato guidatore.

Stupendamente OdiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora