Capitolo 8: Whitney Houston

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{ Ciao ragazze, come sempre vi ringrazio tanto per le letture :) questo capitolo è più lungo del solito. Buon fine settimana! }

Sono passati tre giorni e di Gianluca c'è stata appena l'ombra di un messaggio. Con la scusa di comunicarmi gli orari di questa stramaledetta cena a casa di Stuart Little.

Altrimenti, chi l'avrebbe sentito?

Non ci capisco più niente. L'agenzia matrimoniale chiude i battenti.

Mi sento così stupida ad aver pensato che anche lui volesse dare una piega più decisa al nostro sentirci. Invece mi sembra ovvio che così non fosse.

Uomini e stronzi sono risaputi sinonimi nel vocabolario.

« Ciao, che bello vedervi!- ci accoglie la fidanzata di Piero, appena Aurora ed io approdiamo.
« Che bello che ci avete invitati piuttosto! - risponde la mia amica, che di sicuro non mi sta leggendo nella mente.
Io ed il mio ingombrante strascico di imbarazzo mettiamo un passo oltre l'uscio, stando bene attente a eventuali occhi verdi nei dintorni. Ancora niente. Ma eccomi qui, a quella che ha tutta l'aria di essere una serata per coppiette che in realtà non siamo.

« E così questa è la vostra casa... - commento guardandomi attorno circospetta. Uno striscione di un fan club balugina sotto al mio sguardo indagatore.

« No no, io non vivo qui. Ci vengo solo a dar da bere alle piante quando lui è via » si premura di chiarire Gioia.
Bene, questo palese disagio non fa che aumentare la mia perplessità sulla serata.

Il vero padrone di casa si degna di accoglierci con il suo solito entusias...no, in verità appare turbato. Ed i modellanti pantaloni di tuta che indossa stanno turbando me.

« Ciao ragazze, tutto bene vero. Bello che siete venute - dice tanto per, capiamo subito entrambe che l'aria qui dentro è tesa. Dove sono gli alcolici?!
« Ciao Piero! Come stai??? » si entusiasma la mia amica protendendosi per baciarlo.
È pazza, Aurora è ufficialmente pazza. Perché gli parla se ha le palle più che girate!
« Accomodatevi, Gioia falle entrare dai. Io arrivo subito » ordina infine, senza badare sul serio la mia amica, e si defila.

Questa serata finirà male, premesse peggiori di queste non potevano essercene.
« Lo stavo già facendo... » sussurra lei, ma tanto la possiamo sentire solo noi. Cade inevitabilmente un velo di imbarazzo generale. Che prende presto una piega di compatimento per questa povera crista. Quindi è così che si finisce fidanzandosi con un vip? Quindi è questo il rischio che stavo correndo prima di rovinare tutto con un bacio? Senza lingua, tra l'altro. Parliamone.
« Il principe vorrebbe cenare in giardino, ma fa un po' fresco con l'umidità. Se preferite restiamo in salotto » ci propone Gioia, guardando le nostre braccia nude. Eh certo, perché noi ci siamo pure tirate per venire in questo mattatoio. Gambe scosciate, sandaletti e petto al vento, alé proprio.

« Nessun problema, va benissimo anche in giardino » mi sento in dovere di dire. Mi dispiacerebbe obbligarla a riapparecchiare all'interno.

« Al limite ci presterai una felpa » si prende confidenza Aurora. Tra femmine si fa così, no?

« Ma volentieri, solo che io qui non ho nulla di mio... C'è solo roba di Piero... Ve ne daremo di sue, allora » si impanica leggermente. Sto aspettando che un omino di Candid Camera sbuchi da una palma e ci dica che è uno scherzone, che tutto va bene qui, che la coppia del secolo resterà il faro che illumina la notte degli altri poveri sfigati come me.

E invece no. C'è solo Aurora che mi guarda con la stessa aria agonizzante che ho stampata in faccia anche io.

« Figurati, assolutamente, scherzavo apposta » fa saggiamente retromarcia, mettendo una mano sulla spalla di questa povera ragazza.

Stupendamente OdiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora