Dopo varie vicende il Branco Luna è riuscito ad avere un territorio fisso. Tutto bene finché non si unisce al branco Sky, un lupo bianco che ha il potere di viaggiare nel tempo. Ma...se lui non riuscisse più a tornare nell'era di partenza?
Krepta e...
Tornammo alle tane fianco a fianco in forma di lupi, subito mi si avvicinò Aki. <Hey Capo! Tutto tranquillo qui, voi? Com'è andata?>mi sorrise. <Alla grade!> esplosi euforica. Facevo fatica a trattenermi. Lei mi guardò sorpresa. <Wow, allora dopo mi racconterai.> mi fece l'occhiolino e si allontanò.
Andai nella tana che condividevo con il mio nuovo compagno e vi trovai subito Lidya che rosicchiava un osso. <Ciao mamma!> disse scodinzolando. <Bella la passeggiata?> Annuii accucciandomi tra le foglie della mia cuccia. <Sky era con te?> mi chiese. Annuii ancora. <Sky che ruolo ha tra di noi?> Alzai il muso verso la mia cucciola. <In che senso?> se fossi stata umana sarei diventata rossa come un pomodoro. <È solo un amico o cosa?> chiese lei sempre rosicchiando l'osso. Riordinai le idee nella mia testa, ma comunque non riuscii a trovare una risposta decente. Decisi di dirle la verità. <Lily, ascolta.> sospirai e la cucciola mi guardò curiosa <Ti manca tanto Papà?> <Si, un po. Anzi, mi manca tanto.> guaì guardandomi. La guardai negli occhi. Si vedeva che soffriva e lo vedevi anche in Elros. A loro mancava una figura importante: il padre. Mi venne un'idea. <Che ne dici se Sky diventasse il tuo nuovo papà?> La lupetta mi guardò stupita facendo ruzzolare l'osso a pochi centimetri dalle sue zampe. <Davvero?> Sorrisi. <Davvero davvero.> <Waaaa!> saltò facendo volare l'osso dalla parte opposta della tana <Devo dirlo ad Elros!> e corse come un fulmine fuori dalla caverna. Risi. <Lo prendo come un si.>
Avevo deciso, anche con l'aiuto dei miei cuccioli, che avevamo bisogno di un maschio Alfa. E chi meglio di Sky? Quella mattina uscii dalla tana a muso alto e fiero. Il lupo bianco mi aspettava accanto alla roccia dove facevo gli annunci al nostro branco. Ci salii sopra ed ululai svegliando e richiamando i lupi. I cuccioli furono i primi ad arrivare e si misero sotto la roccia. Mi sedetti mentre aspettavamo gli ultimi lupi. Appena arrivarono cominciai. <Amici, ho notato che da quando Thalon se n'è andato, tutti avete sentito la mancanza di una figura importante.> passai lo sguardo su tutti i presenti <Un Maschio Alfa è la figura più importante in un branco e, a nostre spese, lo abbiamo compreso.> tutti erano curiosi ed attenti <Quindi, senza altri giri di parole, vi presento il nuovo Maschio Alfa: Sky!> Sky ululò e gli altri lupi con lui.
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Eccolo il nuovo Alfa che mi porterà ancora sole nella mia vita. Mentre lo guardavo ululare era splendido con il pelo mosso dal vento. Eccolo il mio nuovo Alfa, il mio compagno.
Nel pomeriggio decisi di andare a fare un giro da umana. Vennero con me Aki e Blaze oltre a Sky. Decidemmo di andare nel nord italia, la mia terra natale. Uscimmo dal portale già in sembianze umane e ci avviammo verso il fondo valle, dove si estendeva una città piuttosto grande. Incrociammo una strada stretta e ci avviammo verso il centro città.
Arrivammo in una via bellissima in cui si vedevano le montagne ad appena pochi chilometri da noi. Entrammo nel centro storico e ci ritrovammo circondati da negozi e bancarelle, probabilmente era giorno di mercato. Ci inoltrammo tra la gente che camminava tra le vie della città e passammo davanti a molte bancarelle piene di cose inutili o bellissime. Ad un tratto mi incuriosii della classica bancarella indiana, dove vendevano magiette con stampe di animali o persone tribali. Sul tavolo c'erano i soliti braccialetti o collane o portachiavi che si trovano sempre. In parte, nascosta tra delle statuette in legno di animali, una scatolina trasparente conteneva una collana di cordino nero allacciata ad una pietra nera lucente che quasi mi ci riuscivo a specchiare.
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<Mi scusi,> richiamai l'attenzione dell'uomo dietro il bancone <perché quella collana è leggermente nascosta?> facevo fatica a distogliere lo sguardo dalla pietra. <Perché è una collana tribale.> risponde lui con accento da indiano d'America <Possiede proprietà magiche.> Di magia ne sapevo un bel po, ma una collana? <Di che tipo di magia si tratta?> L'uomo mi sorride. <Di una magia pericolosa, non può essere usata da ragazzi inesperti.> disse guardando i tre ragazzi dietro di me che chiaccheravano. <Ragazzini, giusto.> dissi guardandomi le mani. Qui ero solo una ragazza come tante altre, non una Capobranco esperta e madre di due cuccioli. Lui sospirò fingendo rassegnazione. <Ma se vuoi, potrei dartela... ragazza lupo.> A quelle parole alzai la testa di scatto e lui mi fece l'occhiolino. Non so come, ma lui sapeva cos'ero, sapeva da dove venivo, sapeva che non ero una vera umana. Dieci minuti dopo stavo camminando con la collana al collo e una misteriosa frase nella testa: "Chi la indossa può aiutare gli altri, la magia può cambiare aspetto ed essere". Cosa diavolo poteva dire?
Entrammo in una via non molto grande, ma piena di gente. Molti negozi di vestiti e gioielli ci passavano accanto. Mi misi a guardare alcune vetrine, soffermandomi sui costi. Era troppo cara la merce per me. Avrei dovuto avere un reddito mio. Ad un tratto una sensazione inquetante mi pervase, che fosse un attacco di panico? Respiravo veloce ed a fatica, cominciai a guardarmi attorno, guardare tra la gente. I ragazzi che erano con me mi chiamavano e chiedevano se stavo bene. Eravo voci lontane nella confusione della gente.
La testa cominciò a fare male, ma non mi arresi. C'era qualcosa che non andava e qualcuno che mi stava guardando. Ma chi? Mi soffermai sui volti delle persone, uno ad uno. In lontananza, dietro un telone bianco, due occhi marroni sorpresi e sconvolti mi guardavano.
