Capitolo 14 - Vacanza II

70 6 1
                                    

<Grazie per essere venuto con me.> dissi guardando Levi mentre addentavo un pezzo di bistecca.
Lui mi guardò con li suo sguardo distaccato. <Mi hanno obbligato in realtà.>
Deglutii e guardai il piatto con aria triste. <È vero.>
Appena notò la mia espressione si schiarì la voce. <Ma sono stato bene in questi giorni.>
Sorrisi alle sue parole. Era il suo carattere e non potevo farci niente, amche se mi piaceva anche per questo suo lato sincero e freddo.

Finito il pranzo, ci alzammo dal tavolo del salone e tornammo in camera per decidere cosa fare nel pomeriggio.
Enteammo e, appena chiusi la porta alle mie spalle, Levi prese il mio mento con due dita e, mettendomi l'altra mano sulla guancia, mi baciò, un bacio delicato e lungo.
Una scossa mi pervase il corpo e le mie dita si infilarono tra i ciuffi dei suoi capelli.
Appena li tirai leggermente, lui gemette e mi cinse i fianchi avvicinandomi a lui.
Fui io a gemere quando lui chiese l'accesso alla mia bocca con la lingua. Nel frattempo le sue mani erano scivolate sotto la mia maglietta e mi accarezzavano la schiena.
Eravamo al limite entrambi e facevamo a gara a chi dei due perdeva il controllo oer ultimo.
Dopo appena pochi secondi persi la gara e li spinsi contro il muro.
Levi gemette quando appoggiò la schiena alla parete ed io cominciai a slacciargli i pantaloni.

Poi ci fermammo a guardarci e notai che i suoi occhi stavano diventando grigio chiaro, quelli della sua forma lupo.
Di colpo mi prese per mano e mi trascinò in camera passando per lo specchio d'entrata.
Mi guardai e rimasi sorpresa: j miei occhi eranovonpletamente dorati (quelli della mia forma lupo) e lo sguardo era completamente diverso. Quella ragazza che avevo visto, non potevo essere io. Quella ragazza voleva il suo compagno a tutti i costi, lo voleva per se in modo egoista...

Levi mi buttò alla fine del letto matrimoniale distraendomi dai miei pensieri. All'istante capii che qurlli che avevo visto negli occhi di quella ragazza era quello che volevo io.
Affondai le labbra nelle sue ancora una volta e gli sbottonai la camicia.
Stavo per toglierla, quando qualcuno bussò alla porta.

Ci fissammo un attimo, prima che lui dicesse. <Vado io.>
Si chiuse la camicia veloce ed andò verso la porta d'entrata dove aprì alla cameriera.
Mi presi un istante per ricompormi. Mossa saggia quella di andare tu, Levi. Se fossi andata io l'avrei sbranata.

Tornò dopo alcuni secondi. <È per te.> mi disse porgendomi una busta bianca.
Ancora distesa sul letto, la presi e la aprii leggendo il contenuto.

Sbarrai gli occhi e dcattai sefuta con la lettera in mano. <COSA?!>
Il ragazzo si sedette al mio fianco. <Cos'è?>
Gli porsi la lettera mentre quardavo nel vuoto sconvolta. <Thomas è passato mentre noi eravamo via. La ferramenta chiude perché il proprietario va in pensione.>
Levi prese il foglio velocemente e lo lesse incredulo. <E ora?>
Scossi la testa. <Non lo so. Questa sarà l'ultima settimana di lavoro, poi chiude.>
Mi mise um braccio sulle spalle in una sorta di abbraccio. <Vedrai che ce la caveremo.>

☆~☆~☆~☆~☆

Cercammo di non pensarci per il pomeriggio, ma senza renderci conto stavamo già guardando un mio possibile lavoro.
<Cercano anche una segretaria d'azienda.>
Lo guardai male. <Davvero mi ci vedi come segretaria?>
Sospirò. <No.>
Mi presi la testa fra le mani. <Cosa stiamo facendo.>
<E se non ci pensassimo fino al ritorno dalla vacanza?> propose Levi.
Annuii. <Si, altrimenti non ci godiamo l'ultimo giorno.>

Continuammo a camminare per la via ed il ragazzo buttò in un cestino la rivista con gli annunci.
Ad un tratto entrammo nella piazza principale e notai dei bambini che giocavano con un pallone nel centro.
Passammo per il perimetro della piazza e guardammo un po le vetrine dei negozi.
Una coppia di fidanzati ci passò accanto ridendo spensierati ed entrarono in una porta di legno tra due negozi.
Levi era rapito da quella scena quanto me. <Sarebbe bello avere una casa tutta nostra.>

Sorrisi. <Si, e dove li metti tutti gli altri?>

Lui sospirò. <Giusto.>
E se davvero avessimo dovuto scogliere il branco? Cosa sarebbe successo? Speravo con tutta me stessa di non arrivare mai a quel punto.

Wolfspirit 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora