Capitolo 8 - Occhi Grigi

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Quella sera rimasi fuori a guardare le stelle. La luna piena era così bella.
Una figura mi si avvicinò mentre i grilli cantavano nella scura notte d'estate. Si sedette accanto a me e alzò il muso imitandomi per guardare il cielo.
<Grazie.> disse.
Stupita di quella parola, mi voltai verso il lupo. <Per cosa?>
<Per avermi dato una nuova casa.> disse lui abbassando il muso per guardarmi, sempre con la sua faccia seria.
Ridacchiai. <Non preoccuparti, ogni Capobranco che si rispetti deve sempre offrire una casa ad un lupo sperduto.>

Alzò di nuovo il muso al cielo. <Prima di incontrarti vivevo con i miei due fratelli, Furlan ed Isabel. Erano due lupi più giovani di me di pochi mesi, Isabel era la più piccola ed aveva il pelo rosso scuro, proprio come te, tanto che, appena ti ho visto la prima volta, avevo sperato che fossi lei.> aveva gli occhi lucidi e sapevo che tentava in tutti i modi di trattenere le lacrime.
<Un giorno, ormai quasi due lune fa, stavamo andando a caccia di cervi. Appena ho sentito un colpo, subito corsi in cerca dei miei fratelli. A pochi metri di distanza ho trovato Isabel che piangeva sul corpo morto di Furlan.>

Abbassò il muso ed una lacrima lucente cadde a terra. <Abbiamo corso solo pochi metri prima di sentire un'altro colpo. Isabel era stata ferita ad una zampa. Ho provato di tutto per farla camminare, ma lei non ce la faceva. Pochi minuti dopo i cacciatori ci hanno raggiunto.>

Appoggiai la testa sul suo collo. <Mi dispiace molto Levi.> sussurrai con gli occhi lucidi.
<Gli ho uccisi tutti quei bastardi.> aveva gli occhi sbarrati ancora pieni d'odio e di dolore <Hanno ucciso mia sorella appena mi sono buttato sul primo dei tre cacciatori. Un colpo secco alla testa. L'hanno uccisa davanti ai miei occhi.> le lacrime cominciarono a scendere dal suo muso bagnando l'erba sotto di noi.
<Ho pregato tanto che me la riportassero indietro, che qualche angelo mi potesse aiutare. Poi ho trovato te.> alzò il muso guardandomi con occhi di speranza.
Lo guardai con occhi lucidi, capivo bene quel che provava. Anche io avevo perso da poco l'unico che mi aveva portato felicità per davvero.

<Hai i suoi stessi occhi.>
Sbarrai gli occhi e alcune lacrime ribelli caddero a terra dal mio muso. <Perdonami, io...>
Mi guardò stupito delka mia reazione. <Per cosa ti stai scusando?>
Deglutii nonostante la gola secca. <Io...non potrò mai aiutarti.>
Non lo avevo mai visto sorridere, ma in quel momento accennò un sorriso appena appena. <Lo hai già fatto. Mi hai aiutato continuamente dal primo giorno che ti ho incontrato.>
Rimasi senza parole, li a guardarlo come una scema.

Ad un tratto si schiarì la voce guardando in avanti come se non fosse successo nulla. <Per questo ti aiuterò nel tuo ruolo di Capobranco.>
Lo guardai con zampe tremanti e la felicità che sprizzava da tutti i pori. <Levi...>

Sospirò. <Meglio se andiamo a dormire.>
<Si,> sorrisi guardandolo <te vuoi rimanere fuori? Dalle nuvole si prevede pioggia questa notte.>
Lui guardò in alto verso il cielo. <Ci sono tane libere?>
Controllai dietro di noi le tane. <No.>
Lui annuì.
<Ma, se vuoi,> tornai a guardare lui <nella tana degli Alpha  c'è sempre posto per un forestiero.> gli spinsi una spalla per gioco e poi mi avviai alla mia tana.
Lui ridacchiò. <Se proprio non c'è altro.> poi mi raggiunse.

☆~☆~☆~☆~☆

La mattina seguente mi alzai di soprassalto appena sentii un ululato strano.
Mi precipitai fuori dalla tana vuota e trovai davanti a me  Eren incazzato che ringhiava contro a  Levi, il quale non gli degnava il minimo sguardo mentre sgranocchiava la sua colazione.

<Che diavolo sta succedendo???> esclamai sconvolta.
<Mamma!> urlò Lidya correndomi incontro <Eren è impazzito! Ti prego calmalo tu.> guaì.
Vedendo gli occhi impauriti della mia lupetta, mi voltai incazzata verso il maschio della mia cucciolata. <EREN! Hai visto la faccia di tua sorella?! Hai visto che ha paura di te?!> sapevo bene che lui teneva molto al legame von Lily, così decisi di focalizzarmi su questo punto.
Il lupetto guardò la sorella e, preso dai rimorsi le venne vicino per tranquillizzarla.

In tutto ciò, Levi sospirò continunando a rosicchiare l'osso.
<Puoi spiegarmi cosa è successo?> chiesi al lupetto.
<È vero che quello ha dormito nella nostra tana?> rispose Eren fissando con la coda dell'occhio il lupo grigio e nero.
<Si, questa notte ha piovuto, come puoi ben vedere, così gli ho proposto di stare da noi dato che tutte le tane sono occupate.>

<Datti una calmata, moccioso.> si alzò Levi da dietro di lui, per poi avvicinarsi <Tua madre mi ha solo fatto un favore. Dovresti scusarti del tuo comportamento.>
Eren si voltò verso di me con il muso basso. <Scusami, mamma.>
Mi schiarii la voce. <Non devi scusarti con me.> sorrisi tentando di aiutare quel povero lupetto di fornte a me.
Lui si voltò verso Levi ed abbassò il muso, anche se lo sguardo era sempre quello da sfida. <Scusami.>

Il lupo grigio e nero mise una zampa sul muso di Eren facendolo guaire. <Porta più rispetto per tua madre, e anche se non lo sono a pieno, anche per il Maschio Alpha.>

Poi tolse la zampa e si mise al mio fianco sedendosi

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Poi tolse la zampa e si mise al mio fianco sedendosi.
<COOSA?! ALPHA??!!> urlò Eren furioso con i denti scoperti e ringhiando.
<In realtà non glielo avevo ancora detto.> sussurrò Lily verso me e Levi.
Entrambi la guardammo male e poi ci voltammo verso il lupetto.
<S-si, non sarà un Alpha vero e proprio, mi aiuterà solo nella gestione del branco con un "Segretario", diciamo.> sorrisi innocente.

Lui si calmò leggermente e scrutò il lupo al mio fianco. <A me comunque non mi convince questo.> disse per poi voltarsi ed andare via.
<Ci sarà molto da lavorare con lui.> guardai Levi che stava ancora guardando Eren.

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