Coraggio.
Parola del tutto estranea ad Hope Smith.
Lei ed il coraggio erano due cose completamente diverse.
Come l'acqua e il fuoco, come il ghiaccio e il vapore, come il sole e la luna, come la notte e il giorno.
Un po' anche come lei ed Harry.
E mentre il ragazzo che le stava seduto accanto, cingendole le spalle con un braccio, a ridacchiare per una battuta del film che solo lui stava gradendo fino a quel momento, Hope continuava a ripetersi che doveva avere coraggio.
Doveva avere il coraggio di dire basta, di ribellarsi –ottenendo risultati.
Ma, come già detto, il coraggio era una delle tante cose che le mancavano.
Harry parve distrarsi per un attimo dalla televisione, puntando il suo sguardo su Hope.
-Mi sembra di notare che il Film non sia proprio di tuo gradimento- fece ironico.
-Ma cosa te lo fa pensare?- borbottò, infastidendosi ancora di più quando la spinse più vicina a lui, accorciando maggiormente le distanze fra i loro corpi.
La mano 'libera' finì cautamente sulla sua coscia, disegnando cerchi immaginari con le dita e accarezzandola di tanto in tanto.
La ragazza trattenne il respiro.
Harry continuava a tenere lo sguardo fisso su di lei, così come la mano sulla sua pelle, in attesa di una qualunque reazione.
Gli piaceva vedere la ragazza mordersi il labbro inferiore imbarazzata.
Più che altro gli piaceva avere la certezza di esserne proprio lui la causa.
Hope, invece, trovava improvvisamente interessante quella commedia da quattro soldi di cui non ricordava nemmeno il titolo.
E così il ragazzo continuava a guardarla, mentre lei teneva lo sguardo fisso sul televisore.
Harry iniziava a stancarsi, il clima era un po' troppo calmo.
Decise di scaldare l'aria.
Hope notò il suo sguardo tentennare sulle sue labbra, poi su suoi occhi, mentre lentamente si avvicinava.
Si voltò verso di lui, scoprendolo estremamente vicino.
Avvertiva il suo respiro sulla pelle, i loro nasi si sfioravano appena.
Come sempre, la ragazza era incapace di reagire.
Sapeva già cosa le aspettava, le labbra di Harry erano a pochissimi centimetri dalle sue.
Ma, contro ogni aspettativa, non la baciò.
La bionda rimase stupita, ma dovette ricredersi quando quelle due labbra finirono sul suo collo.
Il ragazzo le lasciò un lieve bacio dietro l'orecchio.
-Questo è molto più interessante del Film-
Ad Hope non sfuggì il tono di voce eccitato che aveva usato.
Harry continuò, scendendo con dei languidi baci per tutto il suo collo.
Sentì la ragazza sospirare, cosa che lo spinse ulteriormente a continuare.
Se Hope era stanca della situazione, era anche stanca di trattenersi.
Se odiava profondamente Harry, amava la sensazione che i suoi baci le provocavano.
Se la irritavano le battutine maliziose che le venivano rivolte, la rassicuravano quegli abbracci possessivi.
Oltre alle voci provenienti dalla TV, in quel salotto non si sentiva altro che lo schiocco dei baci di Harry e il respiro irregolare di Hope.
Quest'ultima aveva in testa talmente tanti pensieri che non si accorse nemmeno del ragazzo che insinuò una mano sotto la sua maglia.
Non si accorse nemmeno della sorta di gemito che si lasciò sfuggire quando le labbra di Harry toccarono un punto in particolare del suo collo.
Il riccio sentì una scarica di adrenalina circolare per tutto il corpo.
Non aveva mai visto Hope in quelle condizioni, sembrava quasi che le piacesse ciò che stava facendo.
E non l'aveva mai sentita gemere.
Chiuse gli occhi, continuando quella dolce tortura per entrambi.
Sentì la ragazza sospirare il suo nome, mentre la sua mano le accarezzava l'interno coscia.
Si morse il labbro inferiore. Si stava eccitando, e parecchio.
Cosa che non sfuggì ad Hope.
La ragazza riaprì gli occhi che, lasciandosi andare, aveva chiuso.
Due morbide labbra si poggiarono sulle sue, baciandole voracemente.
Coraggio.
Per una volta voleva avere coraggio.
Per una volta avrebbe voluto vedere Harry Styles vulnerabile sotto i suoi occhi, avrebbe voluto avere lei la situazione in mano.
Coraggio.
Si staccò da quel bacio che le stava piacendo fin troppo.
Osservò il ragazzo che aveva un espressione eccitata.
Coraggio.
Si alzò all'improvviso, lasciando Harry sbigottito.
La sua espressione però cambio, quando vide la ragazza spegnere la luce.
Le immagini che scorrevano in televisione erano l'unica cosa che illuminava la stanza.
Hope si morse il labbro inferiore con fare sensuale, sapendo quanto lo facesse impazzire.
Si sistemò poi a cavalcioni su di lui, vedendolo deglutire rumorosamente.
Non sapeva cosa stava facendo, era una questione di principio ormai.
Coraggio.
Le guancie le si colorarono di rosso quando notò la ben evidente erezione del ragazzo. Arrossì perché sapeva di esserne la causa.
Affondò una mano fra i suoi ricci, vedendolo chiudere gli occhi e godendosi quel tocco.
Probabilmente aveva trovato uno dei suoi punti deboli.
Harry portò entrambe le mani sui suoi fianchi, avvicinandola ancora di più.
-Baciami- le sussurrò, gli occhi ancora chiusi.
Hope non se lo fece ripetere due volte.
Le loro lingue si esploravano, si cercavano.
Il ragazzo non potette fare a meno di avvolgere quel corpicino così esile fra le sue braccia.
Dopo un lasso di tempo che parve infinito, i due si staccarono con riluttanza.
Hope si morse il labbro inferiore, meravigliata da quanto potesse essere audace quando voleva.
Ma questa non era lei.
E si sarebbe fermata, se fosse stata lucida.
Harry fissò come in estasi la ragazza che si trovava di fronte. Quando le sue labbra si andarono a poggiare sul collo non riuscì a trattenere un sospiro.
Hope sussultò quando lo vide liberarsi da solo della sua maglietta.
Osservò ogni dettaglio del suo torace leggermente scolpito, coperto da qualche tatuaggio.
Portò una mano sulla sua spalla, muovendola più giù sulla clavicola.
Scese sul suo petto, sfiorando con le dita quelli che dovevano essere due uccelli.
Continuò a tracciare linee immaginarie sul suo stomaco, mentre Harry non le levava gli occhi di dosso.
Spostò cautamente dei ricci che gli erano ricaduti sulla fronte, perdendosi nel guardare quegli occhi che sembravano brillare così tanto nonostante la poca luce.
Si chinò in avanti, baciando di nuovo il suo collo.
Sentì il respiro di Harry mozzarsi, lo vide gettare la testa all'indietro chiedendole di continuare.
Non avrebbe mai immaginato di trovarsi in una situazione del genere, ma per una volta era lei a comandare.
Per una volta sapeva cosa si provava ad avere qualcuno in pugno.
Harry mosse il bacino contro il suo, facendole intendere quanto fosse eccitato.
Hope si staccò dal suo collo, non sarebbe andata avanti.
Il ragazzo la afferrò frettolosamente non appena notò che stava per alzarsi.
Poggiò una mano sulla sua coscia mentre l'altra andò a poggiarsi sulla sua schiena.
-Fallo di nuovo, ti prego-_______________________________________________________
Seduta a gambe incrociate vicino ad uno dei tanti alberi del cortile, Hope sospirò.
L'indomani l'aspettava quella famosa interrogazione, ma ancora la mancava metà del secondo capitolo e, di conseguenza, non aveva nemmeno iniziato il terzo.
Sospirò di nuovo. Troppi pensieri per la testa.
Per fortuna, la sera prima lei ed Harry erano scesi ad un compromesso: il ragazzo rimase solo fino a quando lei non se ne andò a dormire.
Si alzò, guardandosi intorno.
Alexandra era in classe a ripassare Matematica, sarebbe stata interrogata subito dopo l'intervallo.
Fece per andarsene, ma una figura imponente la bloccò.
-Copriti- grugnì, abbottonandole altri due bottoni della camicetta. –Non voglio che qualcuno che non sia io ti guardi-
Hope pensò di lasciar perdere alle cose senza senso che Harry diceva, ciò che indossava era tutto tranne che scollato o provocante.
Il ragazzo si posizionò dietro di lei, avvolgendola come sempre con le sue possenti braccia.
La bionda non oppose resistenza, ormai non aveva più senso.
-Ti ho pensata tutta la notte- le sussurrò, con lo stesso tono di voce eccitato della sera precedente.
E al solo ricordo di quel momento di 'intimità', Hope arrossì violentemente.
-Avrei voluto averti lì con me e baciarti- continuò, sussurrando lentamente al suo orecchio, come se nessuno altro avrebbe dovuto sentire.
-Avrei voluto toccarti- fece aderire ancora di più i loro corpi.
Hope lo ascoltava mordendosi il labbro inferiore.
-Avrei voluto sentirti gemere sotto di me-
Al solo pensiero Harry chiuse gli occhi, lasciando qualche casto bacio sul collo della ragazza.
L'arrivo di alcuni studenti lì accanto tranquillizzò Hope, almeno Harry avrebbe dovuto contenersi.
Il ragazzo continuò semplicemente ad abbracciarla da dietro.
-Come va con la storia?-
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BAD OR GOOD?
Fiksi PenggemarGià da tempo ormai, Harry aveva fatto capire chi era agli studenti della Holmes Chapel High School. Al primo anno era lo sfigatello preso di mira dai ragazzi più grandi. Al secondo era un ragazzino che iniziava a ribellarsi. Al terzo era il brutto...