Capitolo quindici

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DEREK






Rimaniamo tutti e tre in silenzio, mio zio puzza di ansia da tutti i pori, e non capisco il perchè, di solito ha sempre avuto un atteggiamento menefreghista verso tutti e invece adesso si sta preoccupando di un cacciatore, e non di un cacciatore qualunque, ma di Chris Argent.<< Okay adesso mi spiegate cosa succede >> le parole piene di rabbia di Stiles mi strappano via dai miei pensieri, lo guardo non sapendo bene cosa dire e mio zio risponde al posto mio << Non succede nulla. Me la sbrigo io con i Calavera. Mi dispiace di essere venuto qui Derek, adesso ce ne andiamo >> sto per rispondergli ma Stiles lo fa al posto mio, << Non ho idea di cosa stia succedendo, ma se vengo a scoprire cosa succede, voi due - indicando sia me che mio zio - siete morti. E no, non vai da nessuna parte, chiamo Deaton e gli chiedo di venire qui >>, mi guarda furioso e poi esce dalla stanza.Dopo che Stiles ha chiamato Deaton, mio zio è tornato vicino a Chris, lo guardo cercando di capire cosa stia succedendo, quando nel suo odore sento oltre a quello di ansia si mischia quello della paura.<< Peter perchè ti stai comportando così con Chris? Noi non ci siamo mai presi cura dei cacciatori, nonostante stiano dalla nostra parte >> Peter a quelle parole scatta e in un secondo si trasforma in un lupo, e in conseguenza alla sua azione mi trasformo anche io.<< Anche tua madre la pensava così. Tua madre, mia madre e tutto il resto del branco, l' unico a pensarla in maniera diversa era tuo padre. Porterai anche il nome degli Hale, ma non sarai mai come tuo padre. Sei come tutti gli altri >> dice emettendo un ringhio, non aveva mai ringhiato contro di me; mi metto sulla difensiva appena sento l' odore di Stiles vicino a me, proteggendolo da un possibile attacco.<< Adesso basta. Tutti e due >> tuona mio marito. Ritorno alla mia forma umana, ma Peter continua a ringhiarmi contro, << Peter è arrivato Deaton - quelle parole lo riportano al suo aspetto normale - Ha bisogno di te. Io e Derek andiamo nell' altra stanza a parlare >>, mi prende per mano e mi guarda facendomi segno d' andare nell' altra stanza. Mi guarda in un modo che non ammette repliche, così lo seguo, e nel frattempo che noi usciamo Deaton fa il suo ingresso.Abbraccio mio marito, una volta che siamo in cucina, sento Peter che spiega al dottore quello che è successo, ma una carezza sui miei capelli mi fa spostare l' attenzione su mio marito.<< Der dimmi che sta succedendo. Perchè Chris è ridotto in quelle condizioni? >> lo guardo e gli spiego brevemente che sono successi un pò di casino con dei cacciatori. Non è che poi sia del tutto una bugia, diciamo solo che è qualche omissione di dettagli. Certo Stiles non la penserebbe davvero così, ma al momento è l' unica cosa che posso dirgli senza far frullare troppo infomazioni nella sua testolina; anche se sono sicuro che avrà iniziato a fare mille ipotesi, di ogni genere.Si allontana da me e mi guarda in un modo che non riesco a decifrare, << Tu faresti di tutto per salvarmi Sourwolf? >> che razza di domande sono? Certo che farei di tutto per tenerlo al sicuro, non potrei mai perdonarmi se gli succedesse qualcosa.<< Stiles, perchè mi stai facendo questa domanda? Certo che farei qualunque cosa per te >>, << Anche mentire Der? >> annuisco alla sua domanda e mi guarda come se non sapesse bene cosa fare.Poche volte gli avevo visto questa espressione sul viso. La prima è stata quando mi disse che mi amava e la seconda fu quando mi disse che aveva combinato un casino con un libro degli incantesimi di Deaton.<< Credo che tu zio stia insieme a qualcuno e credo...>>, << STILES >> mi guarda male e gli faccio segno di continuare a parlare, << Dicevo, credo che quel qualcuno sia Chris >>. No. Non è possibile, mio zio non avrebbe mai fatto una cosa del genere alla nostra famiglia.Lascio mio marito bruscamente, ed entro come una furia nell' altra stanza, << TU! Mi devi una fottuttissima spiegazione >> dico ringhiando, Peter non mi guarda nemmeno, e troppo concentrato su Chris.<< E tu invece dovresti uscire da qui >> mi risponde Deaton arrabbiato. Lo guardo male e rimango nella stanza, finchè il rumore di alcuni passi veloci, mi fanno spostare l' attenzione. Stiles. Corro per casa, fino a quando non lo trovo nel bagno che rimette anche l' anima. Mi metto dietro di lui e passo una mano lungo la sua schiena, cercando di farlo stare meglio.




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