capitolo ventotto ( 2pt )

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Forse, domani potete sperare in un doppio aggiornamento.

 AVVISO: gli aggiornamenti riprenderanno in
maniera costante, da settembre.

Vorrei ringraziare tutti voi, che avete recensito,
o che avete messo la storia fra le vostre preferite.

Grazie di cuore.

Buone vacanze e buon studio a tutti voi ;)

Buona lettura.

CHRIS

Stiles e Tommy rientrano in stanza poco dopo che Peter è andato via. Il bambino si guarda intorno e poi corre verso di me, << Papi ma papà? >> domanda irrequito, lo guardo con un sguardo pieno d' amore e gli rispondo << E' andato a casa. Doveva fare una cosa. Ci aspetta, andiamo? >>, mi guarda e annuisce.

Prima di uscire, Derek mi ricorda che io la sua Ancora, annuisco e poi esco da casa Hale.

Appena arriviamo a casa nostra, Tommy corre verso la porta, aspetta con impanzienza che la apro; una volta dentro, si catapulta alla ricerda di Peter. Lo trova disteso sul divano, con le zanne e gli artigli fuori, ma questo non sembra spaventarlo, anzi si avvicina a lui e gli posa una mano su una guancia, e lentamente ritira gli artigli, appena li raggiungo Peter si mette a sedere e mi trascina con lui sul divano; gli stampo un bacio sulla fronte e ritira anche le zanne.

Ci incastriamo tutti e tre come pezzi di un puzzle, e dopo che Tommy si è addormentato lo porto nella sua nuova camera a dormire; ritorno di là e ritrovo Peter a sedere composto che mi guarda.

<< Perchè non mi hai detto nulla delle conseguenze? >> chiedo senza troppo giri di parole, abbassa gli occhi e si sfrega le mani, << E' complicato da spiegare. Non sono nemmeno io bene come funziona. Ma so, che se non ho voi accanto a me, potrei trasformarmi nel mostro che sono >>. Gli alzo il mento e vedo i suoi occhi blu velati di lacrime, << No. Non sei un mostro. E io ti amo per quello che sei. E lo stesso vale per Tommy >>.

<< Chris >>, lo guardo e capisco di cosa ha bisogno. Ha bisogno della sua Ancora. Ha bisogno di me.

Gli bacio la fronte e poi gli sfilo la maglia, emette un ringhio basso e profondo, come se dovesse non c'è la facesse a controllarsi, << Shh, va tutto bene pulce. Ci sono io qui con te, e di là, se ti concentri sul suo odore, c'è anche il piccolo >> dico cercando di farlo calmare, ma non sembra funzionare.

Appena mi sfilo la maglia, Peter si attacca alle mie labbra, lo prendo per i fianchi e lo stringo più forte a me; questo contatto al momento sembra calmarlo un pò, ma non abbastanza per farlo rimanere del tutto calmo.

Peter sfila i pantaloni ad entrambi in tempo record, e dopo poco, mi ritrovo seduto sul divano con Peter messo a cavalcioni su di me.

Mi basta uno sguardo per capire di cosa ha bisogno, ma non voglio fare sesso per calmarlo, voglio farci l' amore. Perchè è questo il nostro; è amore incondizionato. Gli lascio una carezza lungo la sua schiena e lo guardo negli occhi, << Chris ti prego >> mi chiede implorante, << Lo so Pet di cosa hai bisogno. Ma voglio che prima ti calmi e finchè non sarai tranquillo, non accadrà nulla >>, mi guarda con uno sguardo implorante e appoggia la sua faccia nell' incavo del mio collo. Lascio una carezza sui suoi capelli, e appena mi rendo conto che qualcosa di bagnato è sul mio collo, capisco che Peter non c'è la fa più.

Gli strattono leggermente i capelli e gli faccio alzare il viso, gli faccio segno di si, e lo bacio. Peter non se la fa ripetere una seconda volta, e dopo qualche secondo, il nostro bacio diventa scoordinato, fatto di labbra, lingue e denti.

Si cala sulla mia erezione e si accascia sul mio petto, emette un gemito di soddisfazione, lo abbraccio per i fianchi << Va meglio adesso? >>, annuisce sul mio petto e stiamo per un pò così.

Dopo quello che mi sembra un' eternità, Peter incomincia a muoversi, di solito sono io che prendo il controllo, ma questa volta glielo lascio fare a lui, con i suoi tempi e i suoi bisogni.

Le nostre labbra non si mai staccate, le nostre mani sono rimaste li, una incastrata all' altra.

Siamo sdraiati sul divano, Peter si è messo sdraiato quasi su di me, in questo modo riesco ad accarezzare la sua schiena, in tutta la sua lunghezza, mentre l' altra mano, e occupata a tenere la mano di Peter. Finalmente si è calmato.

<< Saranno tutte le fasi lunari così da oggi in poi? >> domando posando la sua mano sul fianco, si sistema meglio e mi guarda spaesato, << Io credo di si. E un problema per te? >> risponde preoccupato, lo guardo e nego con la testa.

<< A proposito com'è che nostro figlio non si è svegliato? >> mi domanda baciandomi l' angolo della bocca, sorrido e lo guardo soddisfatto, << Ho trovato un metodo infallibile. Gli ho infilito come pigiama, una tua maglia, che stranamente porta anche il mio odore. Appena glielo infilato si è addormentato di sasso, quindi credo che dormirà tutta la notte.

A proposito di dormire perchè non andiamo a letto anche noi? Il jetlag mi uccide ogni volta >>, recuperiamo le nostre cose, e quando per sta per infilarsi dentro il letto, gli lancio una maglia e un paio di boxer, lo guardo confuso di Peter mi fa capire che non ha colto il messaggio e gli rispondo << Sai dolcezza, non siamo solo io e tu. Adesso con noi c'è un bambino che è nostro figlio, e sai non vorrei traumatizzarlo; non voglio che ci trovi nudi, nel caso si svegliasse e avesse bisogno di noi >>, mi guarda oltraggiato, e mi rilancia gli indumenti.

Chris si avvicina con gli indumenti e mi guarda serio, << Pet per favore non incominciare a fare i capricci. Sù adesso ti vesto e poi andiamo a nanna >>, mi guarda offesso << Non sono Thomas sai >>, appena ci finiamo di vestire entrambi, il bimbo fa la sua comparsa in camera nostra.

<< Papà? >> domanda mezzo addormentato, sfregandosi l' occhio, << Dimmi piccolo >> gli rispondo, << Posso dormire con voi? Non riesco a calmarmi >>, Peter scende dal letto e lo prende in braccio; il piccolo si abbandona fra le sue braccia e dopo essersi sistemati nel letto, gli lancio uno sguado pieno d' amore e li raggiungo.

To be continued.....

( il prossimo capitolo sarà incentrato sugli sterek )

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